... roller coaster kinda rush

Prologo.

"Che cosa spinge due persone a legarsi? Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole. Probabilmente il cominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di sé, a scoprire pian piano quel che il cuore cela. Imparare a volersi bene, ad accettarsi per i difetti, i pregi, per le arrabbiature e le battute. O forse accade perché doveva accadere. Perché le anime son destinate a trovarsi, prima o poi."

Piero chiuse con un colpo secco il libro che stava leggendo sbuffando rumorosamente e tornando a guardare il mare che si infrangeva prepotente sugli scogli su cui era seduto.

Leggi "Undici Minuti" di Coelho, ti aiuterà a riflettere! Gli aveva detto suo fratello.

Certo, grazie mille Francesco.

Cos'era una persecuzione?

Amore, amore di qua, amore di là... era ovunque quel maledettissimo amore. Come se fosse l'unica cosa a cui uno dovesse pensare! Aveva già abbastanza problemi per la testa lui, senza che ci si mettesse quel cavolo di amore.

Era così difficile pensare che un ragazzo di a malapena ventidue anni non avesse ancora trovato l'amore della sua vita? O, più semplicemente, che non si fosse ancora mai innamorato?

Piero non se ne era mai fatto un grande problema, eppure in quell'ultimo periodo era come se non dovesse pensare ad altro e di certo il fatto che il loro singolo si chiamasse Grande Amore non aiutava la gente ad evitare l'argomento.

Ma soprattutto: era così difficile pensare che non fosse l'obiettivo principale della sua vita in quel momento? Che avesse altro per la testa che non cercare una persona?

Piero non era tipo che si accontentava, non era tipo che frequentava una persona pur non nutrendo un vero interesse nei suoi confronti, solo per appagare il desiderio di avere qualcuno accanto.

Piero credeva nelle anime gemelle: credeva che da qualche parte nel mondo si nascondesse il suo di grande amore, che doveva solo trovarlo.

Sei solo un illuso se credi di innamorarti di una persona senza viverla! Gli diceva sempre il suo amico e collega Gianluca quando capitava di toccare l'argomento.

Non esistono le anime gemelle, esistono persone che si conoscono, che si vivono, che si innamorano e che dunque arrivano a completarsi. L'anima gemella non cade dal cielo! Gli dava corda quell'altro, Ignazio.

Parlavano bene loro, felicemente fidanzati con due ragazze che rispecchiavano a pieno l'ideale di persona che avrebbero voluto al loro fianco.

Quando tornò a casa trovò nel salotto Mariagrazia, la sua sorellina da poco diventata sedicenne, che ripeteva insieme alle amiche per un'imminente interrogazione. Salutò la sorella con un bacio sulla guancia e le sue amiche con un sorriso ed un collettivo Ciao ragazze e si rifugiò in cucina per prepararsi un caffè.

Mentre aspettava che fosse pronto la sua attenzione cadde inevitabilmente sulla voce della sorella che ripeteva la lezione: "Platone diceva che secondo la mitologia greca gli uomini erano stati originariamente creati con quattro braccia, quattro gambe e con due volti. Questi uomini erano più forti di qualsiasi altra cosa, persino più forti degli déi, persino più forti dello stesso Zeus e questo il padre degli déi non poteva tollerarlo. Così li divise, destinandoli all'eterna ricerca della loro metà."

Tutto il resto poi divenne ovattato; ormai nella testa del giovane uomo ronzavano solo le stesse domande.

E se... e se le anime gemelle esistessero davvero?

Se esistesse davvero qualcuno che ci completa nel modo più perfetto che possa essere concepito?

Se esistesse davvero la nostra esatta metà?

Buonasera a tutti!

E' finalmente arrivato il momento di condividere questa "cosetta" a cui sto lavorando da un po' ormai.. che dire? Spero vi piaccia, io ormai mi ci sono affezionata!

Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate!

un bacio e al prossimo capitolo xx