L'aeroporto di Fiumicino era stranamente poco caotico quella mattina.
Era il 3 Febbraio e quella mattina il team al completo sarebbe partito per gli Stati Uniti per dare inizio alla lunghissima tournée che li avrebbe tenuti occupati fino all'estate.
Era stata una mattinata faticosa un po' per tutti; lo era stata per Gianluca, che aveva dovuto salutare la sua ragazza e la sua famiglia che, fatta eccezione per la madre che l'avrebbe seguito per i prossimi due mesi, non avrebbe rivisto per molto tempo.
Lo era stata per Ignazio che, seppur per poco, aveva dovuto lasciare in Italia la fidanzata Alessandra con la promessa però che lo avrebbe raggiunto non appena sarebbe terminato il suo stage a Milano.
E in qualche modo lo era stata anche per Piero che però se da una parte era profondamente triste all'idea di lasciare la sua famiglia per così tanto tempo, dall'altra smaniava dalla voglia di rivedere Veronica e non vedeva l'ora di cominciare questo viaggio in giro per il mondo insieme a lei.
"Hai preso tutto? Non è che per caso poi mi torni indietro?" scherzò per l'ennesima volta Giorgia davanti ai controlli dell'aeroporto di Bologna, dove avrebbe lasciato l'amica di lì a poco.
"Non tornerò per un po', stai tranquilla." Rise Veronica reggendole il gioco.
Le due amiche si guardarono mentre sui loro visi si dipingeva un sorriso triste, poi istintivamente si abbracciarono con gli occhi lucidi.
"Mi mancherai scema, mi mancherai da morire." disse Giorgia stringendola più forte.
"Anche io, ma ricordati che quando vuoi potrai chiamarmi e ti prometto che questi mesi passeranno in frettissima."
Giorgia si staccò dall'amica e si asciugò in fretta le lacrime, sospirando forte e rumorosamente: "Vai adesso o farai tardi... Ti voglio bene!"
"Te ne voglio tanto anche io!" disse Veronica prima di sparire tra la folla di persone nell'aeroporto bolognese.
Ti aspettiamo nel lounge al primo piano. Fai presto, non vedo l'ora di rivederti!
Veronica lesse il messaggio e un sorriso le si dipinse sul volto. Con il suo bagaglio a mano si avviò a passo svelto verso il luogo in cui si trovava il resto del team con lo stomaco chiuso e il cuore che le batteva forte per l'emozione di rivedere finalmente il suo Piero.
In quella settimana non si erano visti per niente, se non con qualche videochiamata su skype e lei non vedeva l'ora di essere di nuovo tra le sue braccia.
Finalmente arrivò a destinazione, le porte scorrevoli si aprirono e davanti a lei si materializzarono Ignazio e Piero che, abbandonati sui divanetti, smanettavano con i loro cellulari.
Al rumore delle ruote della valigia sul pavimento Piero alzò lo sguardo e un sorriso a trentadue denti gli si dipinse sul volto non appena incontrò gli occhi della ragazza.
L'istinto di correrle incontro però dovette sedarlo, a causa di Ignazio e dei loro genitori che della loro storia ancora non sapevano niente.
"Eccolaaa!" si limitò allora a dire alzandosi in piedi e abbracciandola affettuosamente.
La ragazza salutò poi tutti i presenti prima di sedersi di fianco a Piero, che immediatamente riprese il cellulare in mano.
Il cellulare di Veronica trillò poco dopo.
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... roller coaster kinda rush
Fanfiction"Che cosa spinge due persone a legarsi? Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole. Probabilmente il cominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di sé, a scoprire pian piano quel che il cuore cela. Imparare a volersi bene, a...