Capitolo 22.

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Il tour europeo che aveva impegnato i ragazzi de Il Volo era ormai soltanto un ricordo, un bellissimo ricordo.

I tre ragazzi infatti avevano approfittato di quel tour europeo per andare in giro per le più belle città europee insieme alle loro fidanzate.

Parigi, Londra, Madrid, Vienna e ancora tante altre.

I tre ragazzi si erano poi stabilizzati a Bologna per preparare il concerto tributo ai tre tenori che si sarebbe tenuto di lì a poche settimane a Firenze, nella magica Piazza Santa Croce.

E mentre i ragazzi erano impegnati nella preparazione di uno dei concerti più importanti della loro carriera, Michele aveva mandato Veronica insieme ad una sua nuova artista, scoperta qualche mese prima in un talent show, per seguirla nella promozione del suo album da poco uscito.

Veronica e Piero erano costretti dunque a rimanere lontani, una in giro per l'Italia insieme alla sua artista, l'altro relegato a Bologna, con lo stress alle stelle e una casa da ristrutturare.

Sì, perché alla fine l'avevano comprato quel famoso appartamento di cui si erano entrambi follemente innamorati. E nonostante fosse già perfetto così com'era, avevano comunque deciso di mettere qualcosa di loro, con il progetto di andarci a vivere da Settembre. 


La notizia di questa lontananza non era stata presa particolarmente bene da Piero che, oltre al fatto che avrebbe voluto la sua ragazza vicino in quel periodo particolarmente stressante per lui, avrebbe passato anche il suo compleanno senza di lei.

Così si era ritrovato a dover vedere – a mezzanotte del giorno del suo compleanno - la sua ragazza su FaceTime e a dover accontentarsi di un bacio volante e di una carezza virtuale invece di poterla accarezzare, toccare, baciare.

Fantastico, insomma.

E poi c'erano quei maledettissimi tre puntini in movimento sullo schermo che lo stavano facendo letteralmente impazzire dato che smaniava dalla voglia di vedere Veronica.

Poi finalmente sullo schermò apparve la sua ragazza con i capelli raccolti, il viso struccato e un sorriso smagliante sulle labbra. Come ogni volta che erano lontani, Veronica indossava una maglia di Piero come pigiama perché così lo sentiva più vicino.

"Tanti auguri, amore mio!" esclamò sorridente lei, facendo sorridere di conseguenza anche Piero.

"Grazie piccola." Sorrise lui mandandole un bacio "Come è andata la giornata?"

Il discorso sfociò in racconti delle rispettive giornate, conditi da sorrisi e risate, carezze virtuali e parole dolci.

"Vorrei che tu fossi qui." Disse lui rattristendosi improvvisamente "E mi sento tremendamente egoista a pensare una cosa del genere perché starò tutto il giorno chiuso in studio a provare e passeremmo davvero pochissimo tempo insieme, però... però quel pochissimo tempo vorrei passarlo con te."

"Amore mio..." soffiò emozionata la ragazza che adesso smaniava dalla voglia di raggiungerlo "Mi dispiace non essere lì con te oggi, anche io avrei voluto tanto."




Se qualcuno avesse potuto leggere la mente di Piero quel giorno avrebbero trovato solamente due parole, fisse e incancellabili: mi manca.

Per tutto il giorno Piero rimase piuttosto silenzioso e non bastarono le incitazioni di Ignazio e di Gianluca a tirarlo su di morale; così, alla fine, i due decisero di demordere, sapendo benissimo che la mancanza di Veronica era insostituibile, soprattutto in quel periodo in cui erano tutti – ma Piero in particolare – sottoposti a grande stress.

... roller coaster kinda rushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora