Capitolo 9.

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"Ciao." Lo salutò Veronica in un quasi impercepibile sussurro, abbassando la testa imbarazzata non appena lo vide con solo un asciugamano attorno alla vita.

Piero deglutì e il cuore alla sua vista mancò un battito, ma cercò di mostrarsi il più possibile lucido e risoluto: "Ti serve qualcosa?"

"Posso entrare..?"

Piero sospirò: "Senti Vero, non mi sembra il caso d-"

"Ti prego." Lo interruppe lei "Ho bisogno di parlarti."

Piero sospirò di nuovo arreso e si spostò di poco, così da lasciarle lo spazio per entrare. Chiuse la porta e si girò verso di lei a braccia conserte.

"Ti ascolto. Che cosa devi dir-" non fece in tempo a finire la frase che le labbra di lei furono sulle sue, per unirle in un bacio a stampo.

In un primo momento, stupito dalla reazione di lei, non fece niente, ma non appena provò ad approfondire il bacio Piero si staccò.

"Che stai facendo?" chiese brusco.

"Pensavo lo volessi anche tu..."

"Lo volevo." Asserì lapidario, ma nel vederla così vulnerabile addolcì il tono "Lo voglio. Ma ne abbiamo già parlato e tu sei stata molto chiara."

"Sì, è vero. Ma poi tu oggi mi hai detto quelle cose e io..."

"Ti ho detto quelle cose e te ne sei andata come se nulla fosse."

"Avevo bisogno di pensare."

"A che cosa?"

"A tutto!" sbottò lei "A tutto, Piero. Non possiamo semplicemente buttarci di pancia nelle cose, bisogna anche rifletterci un secondo. Soprattutto nella nostra situazione. Lavoriamo insieme, stiamo insieme ventiquattro ore su ventiquattro e... tu mi piaci, Piero. Non fraintendermi, mi piaci tanto e con te sto bene. Ma...se dovesse andare male?"

"Sta già andando male!" esclamò di rimando lui "Io sto letteralmente impazzendo. Vederti tutti i giorni, ma non poterti sfiorare, toccare, baciare mi sta facendo diventare pazzo. Vederti scherzare con Gianluca e Ignazio mi fa morire di gelosia, non riesco a starti vicino, non riesco a guardarti... sta già andando tutto male."

"E' difficile anche per me." Ammise lei.

"E allora proviamoci. Proviamoci Vero, potrebbe essere la storia più bella di sempre."

"... o potrebbe finire malissimo."

"Non avremo però nessun rimpianto."

Veronica esitò qualche istante prima di avvicinarsi al ragazzo sempre di più fino a quando i loro corpi non si toccarono. Gli sorrise tra le lacrime emozionate che ormai solcavano le sue guance e, dopo aver accolto il suo volto tra le mani, Piero asciugò amorevolmente le lacrime di lei con i pollici per poi far congiungere le loro labbra.

Il bacio si intensificò presto e lì, in quel mondo in cui si erano rifugiati non esisteva distanza, non esisteva lavoro, non esistevano amori impossibili, nessun amore proibito.

Solo puro e semplice amore, quello di cui si parla nei film, nei romanzi, nelle canzoni.

Quell'amore che ti fa sentire completo, quell'amore che ti rende completo.

Quel tipo di amore per cui il sole potrebbe smettere improvvisamente di sorgere e di tramontare, quel tipo di amore per cui la pioggia, in fondo, non è poi così triste.

Quel tipo di amore che loro stavano – finalmente – cominciando a scoprire insieme.

E quella notte finirono per farlo quell'amore.

... roller coaster kinda rushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora