Capitolo 11.

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"Mi dici dove stiamo andandooo?" si lamentò Veronica, mentre una risata cristallina riempiva le orecchie e il cuore di Piero.

"No, principessa. Deve aspettare ancora un po'." Rispose Piero mentre la trascinava bendata per le strade della Grande Mela.

Poi finalmente il suo fidanzato le tolse la benda dagli occhi e davanti a lei si presentò un lago e una barchetta che aspettava solo loro. Mentre faceva abituare gli occhi alla luce del sole che splendeva nel cielo di New York, si guardava intorno per cercare di capire dove fosse e un sorriso le si dipinse sul volto non appena riconobbe Central Park.

"E' da un po' che pensavo di portarti qui, in uno dei miei posti preferiti e... eccoci qua." Spiegò lui con una punta di imbarazzo nell'attesa di scoprire la reazione della ragazza "Ho sempre pensato fosse uno dei posti più romantici di questa immensa metropoli e non vedevo l'ora di venire qui con te."

Non fece in tempo a finire la frase che le labbra della ragazza si erano aperte in un enorme sorriso e lei si era gettata al suo collo, stringendolo in un abbraccio.

I loro nasi congelati a causa del freddo pungente newyorkese poi si scontrarono, prima di far ritrovare le loro labbra in un bacio appassionato.

"Deduco ti sia piaciuta la sorpresa." Ammiccò Piero ancora vicinissimo alle labbra di lei.

"Tantissimo." Lo baciò nuovamente lei "Andiamo?" lo tirò poi lei verso la barchetta con lo stesso entusiasmo di una bambina il giorno di Natale.



La mattinata passò serenamente, tra risate, abbracci, coccole e passeggiate mano nella mano per Central Park.

Per ora di pranzo si rifugiarono in uno dei tantissimi diner che trovarono per la strada e continuarono a lasciare scorrere il tempo spensierati, come due semplici ventenni innamorati.

L'ora di ritornare alle loro responsabilità arrivò presto però e a malincuore dovettero abbandonare la loro bolla perfetta per ritornare in albergo dal resto del team.

Dentro il taxi per ritornare al loro hotel si lasciarono andare a tenerezze, consapevoli che poi sarebbero dovuti rimanere discreti davanti agli altri almeno per tutta la sera.

Il viaggio in taxi fu però più breve del previsto e in men che non si dica la vettura si fermò davanti all'hotel riportandoli bruscamente alla realtà.

"Oggi è stato tutto perfetto." Sospirò Veronica ancora accoccolata al petto di Piero.

"Lo è stato, piccola. Ti prometto che avremo altre giornate tutte per noi." Le promise lui lasciandole un bacio sulla testa.

Pagò il taxi e quando Veronica stava per aprire la portiera e scendere lui la ritirò verso di lui facendo scontrare le loro labbra.

Veronica sorrise a quel contatto per poi staccarsi: "Dobbiamo andare."

"Andiamo." Ripeté lui e scesero dal taxi, non prima di averle rubato un altro bacio.



Fingere di non essere quello che in realtà erano quella sera fu più difficile del previsto. La verità era che non avevano mai dedicato tutto quel tempo solamente a loro e questo non aveva fatto altro che intensificare quel sentimento che già provavano l'uno per l'altra.

... roller coaster kinda rushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora