Piero si rigirò per l'ennesima volta nel letto; quella notte proprio non c'era verso di riuscire a prendere sonno. Le parole della sorella e i suoi occhi delusi lo continuavano a tormentare senza lasciargli un attimo di tregua.
Veronica, dall'altra parte, non aveva potuto fare a meno di notare l'irrequietezza del suo compagno a fianco a lei e nel sentirlo girarsi di nuovo si lasciò scappare un sospiro.
Non era certo così che aveva immaginato la loro prima notte insieme dopo quel lungo periodo separati.
La sera a cena Mariagrazia non si era fatta proprio vedere.
Vani furono i tentativi della madre di cercare di evitare di ferire Piero ulteriormente, che alla sola idea di avere la sua sorellina contro stava dando di matto, giustificando l'assenza della piccola di casa con scuse a cui non credeva neanche lei.
Tutti in quella casa sapevano quanto Mariagrazia aspettasse ogni volta con ansia il ritorno del fratello e la cena al suo ritorno da un lungo viaggio era ormai una tradizione che la famiglia Barone portava avanti da anni.
In compenso Veronica aveva avuto occasione di conoscere finalmente la tanto amata mamma di Piero, con cui era riuscita a passare un bel pomeriggio, tra chiacchiere in cui si era un po' raccontata e vecchie fotografie di Piero e gli altri figli da piccoli.
Quando Piero le aveva detto di voler andare a prendere la sorella a scuola e passare con lei il pomeriggio e che - di conseguenza - lei avrebbe dovuto passare il pomeriggio da sola con sua madre l'avrebbe ucciso. Letteralmente.
Io, da sola con sua madre? E' impazzito per caso? aveva pensato.
Già l'idea di conoscerla la terrorizzava, sapendo quanto la donna fosse importante per il ragazzo, addirittura abbandonarla così per un intero pomeriggio... assolutamente no.
Inutile dire che, con quel bellissimo e tenerissimo broncio che tanto le era mancato in quelle due settimane, Piero era riuscito a convincerla e così dopo pranzo si era ritrovata nella cucina di casa Barone davanti a due caffè fumanti a fare chiacchiere con Eleonora.
L'atmosfera gioviale di quel pomeriggio continuò poi anche durante la cena, alla quale si unirono anche Gaetano e Piero, che però non fu di troppe parole. Veronica, così come anche i suoi genitori, lo notò e cerò di distrarlo il più possibile, magari facendogli raccontare di momenti divertenti che avevano vissuto insieme durante il tour.
Inutile dire, però, che i risultati non furono assolutamente quelli sperati.
La ragazza si girò verso di lui e, avvicinatasi, gli cinse i fianchi in un abbraccio, facendo aderire il suo corpo con la schiena di lui. Poi gli lasciò un bacio sulla spalla.
"Ehi.." soffiò lei piano sulla pelle del ragazzo.
"Scusami, ma non riesco proprio a prendere sonno." disse sconsolato.
"Vuoi una camomilla, amore? Te la vado a preparare, così ti rilassi un po'." Si propose lei stringendolo e lasciandogli dolci baci tra il collo e la spalla.
"No amore, grazie. Al massimo vado a farmela io adesso. Tu dormi pure tranquilla." Rispose lui lasciandole un bacio sulla mano, prima di alzarsi dal letto per scendere in cucina.
Veronica controllò l'orologio e sospirò ancora una volta.
Decise di raggiungerlo in cucina; non le interessava dormire, voleva solo stare con lui. In realtà aveva previsto di passare quella notte in bianco solo che... solo che pensava l'avrebbero passata a fare l'amore, non camomille.
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... roller coaster kinda rush
Fanfiction"Che cosa spinge due persone a legarsi? Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole. Probabilmente il cominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di sé, a scoprire pian piano quel che il cuore cela. Imparare a volersi bene, a...