Accidenti a me e quando ho accettato! Pensò per l'ennesima volta Veronica quella mattina, mentre era seduta intorno alla penisola della cucina di casa Wyatt.
Denise e Paul Wyatt vivevano in una bellissima villa poco fuori Dallas e avevano due figli: Joseph, Joe per gli amici, un uragano di ventisette anni – non a caso amici e familiari lo chiamavano Danger – e Nicholas - ma guai a chiamarlo così.. mi fa sentire vecchio, meglio Nick - ventitré anni e un carattere decisamente molto più pacato rispetto a quello del fratello.
Nicholas era riservato e molto riflessivo, ma sapeva essere anche sensibile, affettuoso, premuroso... insomma, sotto certi aspetti l'uomo da sposare.
E Veronica ci era cascata, inutile provare a negarlo.
Erano innamorati, non c'era dubbio. La loro sarebbe potuta essere la storia più bella di sempre – e sotto certi aspetti lo fu anche – però c'era sempre stato un grande, enorme si potrebbe dire, ostacolo, che negli ultimi tempi per Veronica era diventato un vero e proprio incubo: Nick era fidanzato da tempo immemore con una bellissima ragazza del Rhode Island, Olivia.
A detta sua le cose con Olivia non andavano da tempo, ma lui non riuscì mai a lasciarla davvero andare.
Quante volte il ragazzo aveva mentito a Veronica – o meglio Ronnie come la chiamavano lì – dicendo che l'avrebbe lasciata, quante volte avevano litigato, quante volte Veronica si era sentita messa da parte, poco importante.
Eppure altrettante volte lei lo aveva perdonato, pur avendole mentito così tante volte: Veronica era innamorata, non c'era niente da fare.
Era un amore cieco il suo.
Era innamorata a tal punto da non riuscire a vedere come le cose stessero veramente. Quando la loro storia sembrava avesse finalmente cominciato ad ingranare veramente, quando Olivia finalmente era sparita dalle loro vite, l'anno di studio a Dallas terminò e Veronica fu costretta a tornare in Italia.
E ci provarono, ci provarono a farla andare... o almeno, lei ci provò.
Nick invece, tempo un paio di settimane, e tornò tra le braccia di Olivia. Fu allora che Veronica trovò il coraggio di dare finalmente un taglio a quella storia e ricominciare da capo.
Rivedere Nick dopo tanto tempo non aveva risvegliato in lei sentimenti che per anni aveva cercato di reprimere o cose del genere, però era sicuramente inutile negare l'incredibile imbarazzo che provava nell'avere Nick e Piero nella stessa casa.
Piero che, fin dal primo istante insieme a Nick, si era premurato bene di "marcare il territorio" e definire bene il suo ruolo nella vita della ragazza e questo la rassicurava non poco.
Se il suo imbarazzo poco dopo si sciolse, rimpiazzato piuttosto dalla gioia di avere l'occasione di passare di nuovo del tempo con quelle persone che per un anno erano state in tutto e per tutto la sua famiglia, lo stesso non si poté dire di Piero, perennemente teso come una corda di violino.
Nick non si privava certo del piacere di lanciargli provocazioni, a cui Piero cercava di non rispondere data la promessa che aveva fatto la sera prima alla sua ragazza.
Se non fosse stato per lei, gli avrebbe già messo le mani in faccia.
E Veronica d'altro canto se ne era resa conto benissimo; e se da una parte era felice che si stesse controllando così tanto per lei, dall'altra si dispiacque di averlo messo in una situazione del genere, in cui lui sicuramente non avrebbe voluto ritrovarsi. Così di tanto in tanto gli prendeva la mano, gli lasciava carezze sulla gamba, sulla nuca e anche qualche bacetto per cercare di dimostrargli quanto lei stesse apprezzando tutto quello.
STAI LEGGENDO
... roller coaster kinda rush
Hayran Kurgu"Che cosa spinge due persone a legarsi? Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole. Probabilmente il cominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di sé, a scoprire pian piano quel che il cuore cela. Imparare a volersi bene, a...