Capitolo 28.

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Piero, appena uscito dalla doccia, si recò in cucina dove trovò Veronica intenta a cucinare la cena per la sera. La abbracciò da dietro facendola sussultare e le lasciò tanti piccoli baci sul collo.

"I tuoi vanno a cena fuori, così ho invitato Francesco e Mariagrazia a cena da noi, per non farli stare da soli." Gli disse lei cedendo per qualche istante e lasciandosi cullare dalle forti braccia del ragazzo.

Piero annuì non nascondendo la sua delusione.

"Che c'è?" Chiese allora lei.

"Speravo potessimo passare la serata per conto nostro." ammise sincero.

"E io pensavo ti facesse piacere passare la serata con i tuoi fratelli: fra un po' ripartiremo e non avrai modo di vederli per un bel po'."

Piero annuì, sforzandosi di fare un sorriso: "Certo, infatti. Avremo altre occasioni solo per noi." Veronica annuì distratta, deludendo per l'ennesima volta le aspettative di Piero, che non si aspettava  un Certo amore! , ma perlomeno un semplice Sì, tranquillo che però non arrivò.

Scacciò via i pensieri negativi e chiese: "Quando arrivano?"

"Penso per le otto."

"Hmm abbiamo ancora un po' di tempo da soli allora." ritentò lui strofinando il naso contro la pelle di lei e stringendola più forte.

Veronica chiuse gli occhi e sospirò rumorosamente: "Piero, devo finire di preparare la cena." Rifiutato per l'ennesima volta, Piero si arrese senza ulteriormente ribattere: "Posso aiutarti?" "Apparecchia la tavola, per favore."


Alla fine Veronica aveva ceduto: quello che c'era stato fra di loro era stato importante per entrambi, così decisero – dopo una lunga giornata trascorsa a parlare e a chiarirsi – di dare alla loro storia un'altra possibilità. Piano piano, senza fretta.

Erano tornati insieme in Sicilia e si erano sistemati nella nuova casa di Piero, dove aveva finito da poco i lavori di ristrutturazione, e lì stavano cercando passo passo di ricostruire il loro rapporto.

Da una parte c'era Piero che aveva preso questa decisione di Veronica come un grande opportunità per riconquistare la sua fiducia e, ovviamente, riconquistare lei. Era entusiasta all'idea di passare con lei quel tempo che non avevano trascorso quest'estate e non passava giorno che non la ricoprisse di attenzioni, tenerezze e amore.

Dall'altra però c'era Veronica, nel perenne limbo di insicurezza che le provocava umori altalenanti. Veronica era distante, sfuggente, non si lasciava andare alle attenzioni del ragazzo; Piero aveva attribuito questo comportamento al fatto che non si sentisse ancora pienamente a suo agio con lui, ma dopo una settimana in cui lui veniva perennemente rifiutato la situazione cominciava a pesargli.

Perché sì, la prima settimana insieme era passata da quando avevano deciso di riprovarci, ma la situazione tra di loro non era cambiata poi più di tanto.

Vivevano insieme, passavano le giornate insieme e quando stavano in compagnia Veronica era affettuosa e sorridente, tanto da far sperare a Piero che finalmente le cose fossero tornate come prima. Poi però arrivavano a casa e il loro rapporto sprofondava.

Ogni tanto si scambiavano qualche bacio, qualche carezza, ma non erano mai andati oltre quello ed era prevalentemente da lui che provenivano queste attenzioni.

Piero le aveva proposto di andare con lui in Sicilia invece che a Bologna sperando che allontanarsi per un po' dal teatro dei loro più dolorosi litigi avrebbe fatto bene ad entrambi, ma cambiare aria non aveva sicuramente cambiato le cose come il ragazzo sperava.

... roller coaster kinda rushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora