Con la coperta fin sopra i pensieri

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La Grecia era bella e calda come non l'aveva mai vista, ma forse era solo la nostalgia a farlo parlare.

A Mykonos Andreas aveva raggiunto sua madre Sophia in quella che una volta era anche casa sua.

Sophia gli aveva aperto sorridente e accogliente come sempre, l'appartamento era rimasto praticamente lo stesso da quando il biondo era nato.

Si erano abbracciati, scambiati convenevoli e la donna aveva deciso di fare un po' di tè.

– Allora – cominciò. – Come va con la scuola di cinema?

Andreas sorrise.

– Bene, stiamo lavorando a gruppi per un cortometraggio. È il lavoro di fine anno.

Sophia annuì mentre metteva a scaldare l'acqua.

– E c'è... Qualche ragazzo che ti piace? – Domandò civettuola.

Andreas arrossì e scosse la testa. Non gli andava di parlarne con lei perché non aveva lo stesso rapporto che invece condivideva con suo padre.

Parlarono per tutto il pomeriggio mentre sorseggiavano il tè e mangiavano chili di quei biscotti al burro che fanno male alla salute.

Quando le ombre calarono sulla piccola casa di Mykonos, Andy ricevette un messaggio di suo padre.

– Devo andare, papà mi aspetta in auto davanti casa. Ci vediamo.

Sophia si aprì in un sorriso triste come quello di suo figlio. Si abbracciarono e Andreas uscì di casa, suo padre era in una Mercedes grigia.

– E questa? – disse mentre si allacciava la cintura.

Gregor batté le mani sul volante.

– L'ho noleggiata per tutto il mese. Così possiamo andare dove vogliamo.

– Mamma ce l'ha un'auto – si lasciò sfuggire il biondo.

Gregor sbuffò.

– Lo so, scusa – lo precedette il ragazzo, non nascondendo una punta di irritazione.

×××

Stare lontano da Andreas era orribile, per Michael. Si era abituato troppo alla sua presenza e non averlo ogni mattina davanti lo faceva sentire immancabilmente vuoto.
Gli inviò un messaggio.

Michael
'Ehi! Come va? <3'

Andy
'Bene! Mi sto rilassando un casino! Ti mando una foto della spiaggia'

La spiaggia di Mykonos era indubbiamente bellissima. Il riccio si sentì piacevolmente proiettato sul bagnasciuga, accanto al biondo.

Michael
'Meravigliosa!! Non ti manco neanche un po'? :('

Sì, ok, era dannatamente stupido e melenso, ma in quel momento gli andava di essere esattamente così. Stupido e melenso.

Andy
'Scherzi?? Certo che mi manchi </3'

Oh, un cuore spezzato. Addirittura.

Michael si gasò così tanto che non riuscì a concentrarsi per i successivi quarantadue minuti.
Era l'adrenalina dell'amore.

Andreas, da Mykonos, si sentiva una merda calpestata. Stava giocando con i suoi sentimenti senza neanche volerlo. La confessione del tradimento ce l'aveva sulla punta della lingua, ma la vacanza era iniziata da soli due giorni.

Due giorni su ventotto. C'era poco da essere felici.

Per altri ventisei giorni avrebbe dovuto fingere bene.

Michael
'Cosa fai più tardi?'

Andy
'Papà mi porta in un ristorante molto buono ;) tu?'

Michael
'Oggi sono solo.. stasera mi cucino io (?)'

Andy
'Come sei solo??'

Michael
'Mia madre fa il turno al lavoro e le mie sorelle e mio fratello hanno approfittato subito per sparire'

Andy
'Scommetto che sono spariti perché sei pessimo a cucinare AHAH'

Michael
'Stronzo <3'

Continuarono ad amoreggiare finché Andreas non fu richiamato da suo padre per tornare all'hotel.

Per quanto Andreas fosse felice di sentire Michael, ogni volta era un colpo al cuore realizzare che non aveva ancora avuto occasione di parlargli, che il riccio non sapeva nulla e che molto probabilmente lo avrebbe lasciato non appena aperta bocca su quell'argomento.

– Andreas, prendi tutto – disse Gregor.

Il biondo lo aiutò mettendo in spalla una delle due borse con i teli mare e si diressero verso l'auto per tornare in hotel.

A cena, improvvisamente, Andreas non aveva fame. Parlare con Michael gli aveva ricordato in che casino si trovasse.
Ovviamente suo padre se ne accorse.

– Tutto bene? – Chiese.

– No.

Lo sguardo di Gregor si addolcì.

– È per Michael?

– Sì, ma... è per quello che devo dirgli.

– Capisco. Senti, Andreas... ti ho già detto che ci penserai dopo, okay? Non puoi stare così per il resto dei giorni della vacanza. Altrimenti... altrimenti torniamo a casa, no?

Il biondo scosse la testa.

– No, no, hai ragione. Ora mangio qualcosa.

– Sono sicuro che Michael capirà – aggiunse l'uomo subito dopo.

Andreas annuì, ma dentro di sé era tutt'altro che convinto.
Però lo sperava con tutto il suo cuore.

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