Capitolo 7

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"Dai, non sarà così difficile" mi rassicura Marcello stringendomi con un braccio.

Io e Thomas abbiamo appena finito di fare ripetizioni, così, insieme a Marcello, siamo usciti a fare un giro al lago.

Sono passati tre giorni dal litigio con Simone, e da lì non ho più parlato né con lui né con il resto del gruppo.

Durante il mio primo intervallo solitario, però, mentre ero seduta alla cattedra delle bidelle del mio piano, Thomas, Roberta, Marcello, Stefano e Emma mi hanno fatto una sorpresa: sono scesi e abbiamo passato insieme tutto l'intervallo.

Abbiamo riso e scherzato, e così è stato per gli altri due intervalli a seguire.

Ad essere sinceri, Emma non era felicissima di stare con me. Da quando ha saputo che i suoi amici e il suo ragazzo sono stati picchiati a causa mia, mi guarda malissimo ogni volta che i nostri sguardi s'incrociano.

Però, a parte questo, sto scoprendo tante e piacevoli cose sui ragazzi; ad esempio, Stefano e Marcello sanno ballare molto bene, e mi hanno pure promesso che un giorno mi avrebbero fatto vedere.

Ci sediamo su una panchina leggermente nascosta rispetto alle altre.

"Tu dici?" Chiedo girandomi a guardarlo.

Sono seduta tra i due, con il braccio di Marcello appoggiato sulle spalle.

"Certo!" Afferma lo pseudo-ballerino.

Thomas mi ha proposto di andare tutti insieme a parlare con Simone per spiegargli la situazione, ma l'idea non mi piace troppo.

"E se si arrabbiasse di nuovo?" Non riescono a convincermi.

"Gaia, siamo stanchi di vederti triste..." sussurra Thomas accarezzandomi il braccio lievemente.

Quando mi giro nella sua direzione, il braccio di Marcello lascia le mie spalle.

"Non sono triste!" Affermo corrugando le sopracciglia.

Scuote la testa e sorride leggermente rassegnato. "Gaia, ci conosciamo da quasi un mese, passiamo quasi tutti i pomeriggi insieme, e tu credi ancora di potermi mentire?"

Cerco di controbattere, ma lui riprende subito.

"Lo vedo come, a volte, picchietti la punta della matita sul labbro in modo distaccato, come i tuoi occhi, così vivaci e pieni di vita, si perdono a fissare il vuoto, come le tue dita accarezzano piano l'anello che porti al dito..."

Quasi non mi accorgo del fatto che Marcello si sia alzato silenziosamente e se ne stia andando, troppo concentrata a ricambiare lo sguardo intenso di Thomas.

Il ragazzo mi prende dolcemente una mano tra le sue, leggermente tremanti, e me la stringe, come a darmi coraggio.

"Andrà tutto bene, fidati di noi... fidati di me..." sussurra Thomas vicino al mio orecchio.

Annuisco piano mentre il suo respiro mi accarezza la guancia.

***

Sono le tre del giorno prestabilito.

Tra pochi attimi dovrebbe arrivare Simone insieme a Michele, e l'aria che si respira è già tesa.

Thomas, Marcello, Stefano ed io siamo poco lontani dell'edificio scolastico, impazienti di vedere come andrà a finire questa storia.

Giro nervosamente l'anello al dito mentre osservo la lancetta dell'orologio ticchettare pigramente.

"Stai calma..." mi sussurra Thomas, che, anche se in ansia, cerca di mostrarsi tranquillo.

I belong with you ~ Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora