Capitolo 17

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"Gaia!" Mi sento chiamare, ma, sapendo già chi sia, accelero il passo cercando di seminarla.

"Gaia aspettami!" Sto per aprire la porta delle scale per uscire dal corridoio, ma una mano mi ferma prima.

"Perchè andavi così veloce?! Ho dovuto rincorrerti!" Mi dice tra un respiro affannato e l'altro Fede.

Deglutisco silenziosamente e faccio un sorriso tirato. "Scusa, andavo di fretta e non ti ho sentito, sai, avevo le cuffie." Le rispondo facendole vedere un auricolare che in realtà non è neppure attaccato al telefono.

"Ah... - mi risponde lei aggrottando le sopracciglia leggermente confusa - Comunque, hai programmi per oggi pomeriggio?"

"Perchè?" Chiedo incerta e iniziando a cercare una scusa plausibile per disdire l'invito.

"Volevo chiederti se venivi a fare shopping con me, è da tanto che non ci andiamo più insieme!" Mi risponde sorridendo entusiasta come se si stesse già immaginando l'intero pomeriggio.

Mi mordo il labbro e abbasso gli occhi. La sua voglia sfrenata di passare del tempo con me mi fa sentire in colpa, ma oggi proprio non posso, ieri ho promesso a Thomas che ci saremmo visti.

"Guarda, mi spiace davvero ma devo studiare per domani, ho una verifica importante..." Mento spudoratamente senza guardarla negli occhi.

Fede abbassa la testa triste, poi si lamenta a voce bassa: "Non ci vediamo mai... ti sento così distante..."

Le sue parole sono come lame nel mio povero cuore. So perfettamente che è da quel sabato di un mese fa che la sto trascurando; la cosa che fa più ridere in tutto ciò è che proprio nel momento in cui lei era cambiata avvicinandosi di più a me sono io che l'ho respinta.

Ora lei sta tentando in tutti i modi di riavvicinarsi, conscia di aver inizialmente sbagliato, e io, non per colpa sua, mi allontano.

Vorrei tanto poterle confidare cosa sta succedendo, ma non posso. Deve tenere dura ancora un po' poi tutto si sistemerà; è proprio per questo motivo che oggi devo vedere Thomas: devo parlargli.

"Lo so, e mi dispiace, giuro che mi dispiace tanto ma presto tutto tornerà come prima! Devi solo avere pazienza e-" Cerco di scusarmi e di confortarla, ma lei mi interrompe.

"Lo dici ogni volta..." Replica con tono piatto, poi si gira e se ne va.

Allungo una mano per fermarla, ma la ritraggo subito dopo: è giusto così, sarebbe crudele nei suoi confronti riempirla di bugie.

Lascio cadere indietro la testa e sospiro, poi il mio sguardo si fissa sulla schiena di Fede che si sta allontanando velocemente e sussurro: "Ti prometto che presto sarà tutto finito e saremo tutti felici..."

Infilo, questa volta seriamente, gli auricolari nelle orecchie e, fatta partire 'Rockabye' dei Clean Bandit, inizio a dirigermi verso il parchetto presso il quale mi incontrerò con Thomas. 

***

Una cartella viene abbandonata accanto alla mia mentre sto ascoltando la musica seduta sull'altalena.

Stacco le cuffie dal telefono e le sistemo in tasca con cura.

Thomas intanto prende posto sull'altalena accanto alla mia e mi osserva sorridendo compiere quei gesti.

Fatto questo, rimaniamo alcuni secondi ad osservarci, ma non riesco a rimanere seria a lungo, infatti dopo poco mi scappa un sorriso e gli chiedo: "Che c'è?"

Increspa leggermente le labbra in un'espressione dannatamente dolce e risponde: "Sei bella, e le cose belle vanno ammirate."

Abbasso lo sguardo mentre le mie guance si tingono di rosso per l'imbarazzo: mi capita sempre quando mi fanno complimenti inaspettati ma molto graditi.

I belong with you ~ Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora