Capitolo 10

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Il suono di un  clacson mi riscuote dal mio stato di trance.

Ero così concentrata a guardare lo specchio da perdere le concezione del tempo e dello spazio. Guardo la mia immagine un'ultima volta, e, piena di dubbi, lascio la stanza.

Scendo velocemente le scale e, sull' ultimo gradino, incontro mia mamma che mi guarda sorridendo.

"Stai benissimo!" Mi rassicura vedendo la mia espressione indecisa.

Mi mordicchio il labbro inferiore osservando il mio outfit dall'alto: indosso un vestito senza maniche lungo fino al ginocchio, azzuro e bianco a cui ho abbinato una collana lunga con il simbolo dell'infinito e ho lasciato i capelli sciolti.

"Non lo so... secondo te sto bene?" Chiedo titubante.

Lei mi sorride dolcemente. "Sei perfetta, e lo saresti anche con un sacco addosso!"

L'abbraccio di getto baciandole la guancia. "Grazie mille mamma..."

"Anche se - dice staccandosi leggermente per potermi guardare negli occhi - quelle converse proprio non si possono vedere!"

Abbasso gli occhi verso le mie compagne di viaggio preferite e sorrido. "Secondo te potevo lasciarle tutte sole a casa?!" Esclamo teatralmente.

"Non sia mai!" Risponde lei alzando gli occhi al cielo e cercando di trattenere una risata.

Il clacson della macchina di Michele suona di nuovo, così sono costretta a lasciare le comode e protettive braccia di mia madre per andare verso la porta.

Mentre sto aprendo quest'ultima, mia mamma mi blocca dicendo: "Ah, quasi dimenticavo! Stasera non ci saremo, tuo padre mi porta ad un appuntamento romantico e ha detto che vuole andare in hotel dopo..."

Alzo un sopracciglio guardandola maliziosa. "Non voglio fratellini, ok?" Dico prendendola di giro.

"Gaia vieni subito-" non la lascio finire poiché chiudo dietro di me la porta ridendo e urlandole 'ti voglio bene!'.

Un venticello freddo mi colpisce le spalle scoperte mentre mi dirigo a passo svelto verso la macchina che mi attende sul ciglio della strada.

So che, tra qualche ora, rimpiangeró quest'aria fresca.

Apro la portiera posteriore, e trovo due dei tre posti già occupati da Fede e Giada.

"Ciao!" Mi saluta quest'ultima felice, mentre l'altra mi schiocca un bacio a qualche millimetro dalla guancia non appena mi siedo.

"Hey!" Rispondo a tutti allacciando la cintura.

Il posto del guidatore è occupato da Michele, il quale, non si sa come, l'anno scorso ha preso la patente, mentre in quello del passeggero c'é Simone, che mi guarda sorridendo.

Gli mando un bacio volante, e lui risponde con un occhiolino sussurrandomi un 'sei bellissima'.

Mentre tutti gli altri ridono e scherzano, io fisso il mio sguardo fuori dal finestrino. Sono le otto e il solo è tramontato da poco, quindi alcuni raggi di luce si spandono nel cielo blu chiaro.

Seguo le nuovole che, placidamente, solcano il vento verso posti lontani e dietro ad una di queste, vedo spuntare una stella, la prima di questa notte che, spero, mi porterà chiarimenti.

***

Scendo dalla macchina e mi sistemo il vestito.

Il grande edificio solitario si erge davanti a noi in tutta la sua grandezza mentre delle luci sparate nel cielo notturno lo rendono visibile anche da lontano.

I belong with you ~ Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora