Capitolo 18

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Vieni a casa mia tra mezz'ora che ti devo parlare

Scrivo velocemente il messaggio e lo invio.

Quasi come se tenerlo in mano mi procurasse dolore, lancio via il telefono che finisce all'angolo opposto del divano.

Mi rannicchio stringendo le gambe al petto e appoggio la testa allo schienale del grande sofà bianco del mio salotto e, chiudendo gli occhi, sospiro.

Mi chiedo se io abbia fatto bene a tenere Thomas all'oscuro di tutto, ma ormai il dado è tratto: ho intenzione di confidare tutto a Federica.

So che potrebbe apparire una scelta sbagliata, ma non sappiamo più cosa fare! 

Concordiamo entrambi sul fatto che dovremo far avvenire tutto il sabato 20 Maggio, cioè il giorno del ballo d'istituto.

In realtà, qualche mese fa, quando è uscita questa proposta, l'abbiamo un po' presa tutti sul ridere: potrebbe essere anche una bella idea se solo fossimo negli USA! Ora però è l'unico modo che abbiamo per far trovare Simone e Roberta nella stessa sala, quindi, dopo aver pregato a lungo i nostri amici, siamo riusciti a convincerli con una serie di scuse a partecipare.

Ovviamente io ci andrò con il mio ragazzo mentre Thomas con la sua, ma, appena potremo, sgusceremo via e daremo inzio al piano. Ed è proprio in questo punto però che sorge il problema: una volta che entrambi saranno nella stessa sala, inconsapevoli del loro destino, come farli avvicinare?

Scommetto qualsiasi cosa che sicuramente non si parlerebbero sotto costrizione, figurarsi di loro spontanea volontà! Quindi: come fare?

Dopo nottate intere a pensare e pensare, alla fine sono giunta ad una possibile soluzione che però sono costretta a tenere per me perchè Thomas non approverebbe: chiedere l'aiuto di Federica.

Se c'è una persona a questo mondo che lui non sopporta è proprio la mia migliore amica, e sicuramente non aiuta il fatto che pensi che sia lei la spia che si diverte a metterci i bastoni tra le ruote.

Forse sarà perchè non credo sia capace di fare una cosa simile, o forse perchè la vedo profondamente cambiata, ma secondo me Fede non c'entra niente con tutta questa storia.

So comunque di stare per fare una mossa azzardata dicendole tutto, ma lei è nell'organizzazione del ballo, e questo gioca a nostro favore.

Il telefono vibra e, per un secondo, sono tentata di fare finta di niente e di lasciarlo lì, ma poi, con un sospiro, mi stendo e, con la pancia a contatto dei morbidi cuscini del divano, lo afferro e lo sblocco.

Sarò puntuale! ;))

Quanta allegria... chissà se lo sarà anche dopo che le avrò raccontato tutto...

Quindi, ricapitolando, il mio piano geniale è raccontare l'intera storia a Federica tenendo Thomas all'oscuro, poi, il giorno del ballo, farmi aiutare da lei fingendo che una serie di casuali e fortuiti imprevisti hanno portato alla realizzazione di un piano pazzo che consisterebbe nel far scoprire a Simone e a Roberta che dentro di loro c'è un sentimento che tengono nascosto perché hanno paura; e, come se ciò non bastasse, devo pregare che la mia migliore amica non sia la famosa spia che farebbe saltare tutto e che ci metterebbe nei guai.

Mi chiedo in quale stato di disperazione fossi nel momento in cui ho escogitato questo piano.

Dopo poco meno di venti minuti da questi miei contorti ragionamenti, il campanello suona.

Mi alzo titubante e mi avvicino alla porta con passo lento.

'Sei consapevole del fatto che stai per creare il casino più grande della storia dei casini?

I belong with you ~ Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora