CAP.8
Le nuvole sembravano nuotare lentamente in quel mare azzurro che era il cielo. Il tempo, come loro, scorreva altrettanto lento in quell'epoca in cui Stiles si era ritrovato catapultato. Era sdraiato sul campo da lacrosse, un compagno lo aveva spinto a terra cercando di impedire la sua corsa verso la porta, impedendo così di segnare il punto che avrebbe portato la vittoria alla sua squadra, quella con le orribili canotte giallo fosforescente.Finiti gli allenamenti, i ragazzi rientrarono negli spogliatoi per rilassarsi e farsi una doccia. Stiles rimase in campo per mettere al loro posto le attrezzature sportive, punizione per non essere riuscito a segnare nemmeno un punto in quegli allenamenti.
Stava raccogliendo le palline sparse per il campo ripensando alla partita. Per un attimo nello stadio, mentre correva verso la porta, qualcosa accadde intorno a lui. Al suo fianco vide Scott che gli urlava di passare la palla, sugli spalti il padre che faceva il tifo insieme a Melissa. La porta diventò improvvisamente il punto da raggiungere per tornare da loro, non si rese conto di quanto gli mancasse la sua famiglia e i suoi amici, non si rese conto della pesantezza del dolore che la loro assenza gli causava, non fino a quel momento.
Una pallina gli cadde, sbuffando la seguì con gli occhi per vedere dove si fermava. Quando smise di rotolare e andò a poggiarsi accanto a dei piedi, il ragazzo alzò lo sguardo per incontrare gli occhi verdi di Derek.
- Non mi dire... hai fatto pena agli allenamenti? – Derek si piegò per prendere la palla
- Non mi dire... ti hanno cacciato via dai tuoi? – Stiles si diresse verso il cesto per posare le palline che aveva raccolto.
Derek lo seguì e gettò dentro quella che aveva appena raccolto da terra. – Non avevamo allenamento. Riposo per la vittoria dell'altro giorno, lo sapresti se la tua squadra vincesse qualche partita. –
L'umano non lo ascoltò più di tanto, i pensieri che aveva per la testa gli impedivano di dare retta a qualsiasi persona gli rivolgesse la parola.- A proposito dell'altro giorno... - Derek teneva lo sguardo basso, evitava in tutti modi di guardare il ragazzo al suo fianco.
A differenza del lupo, Stiles lo stava guardando. Quell'inizio di frase sembrava richiedere tutta la sua attenzione. – A proposito di che? –
- Credo di doverti ringraziare per avermi aiutato con il mio controllo. –
Ancora non lo guardava, evitava quegli occhi dorati. Sapeva che se li avesse incrociati, il suo controllo sarebbe crollato e si sarebbe comportato freddamente come sempre. Se si fosse comportato freddamente, quel minimo di legame che avevano creato la sera della partita sarebbe andato perso, in qualche modo percepiva che era importante.
- Oh... Non credo di aver fatto molto. – improvvisamente si sentì nervoso. – Vado negli spogliatoi. – Stiles quasi corse per entrare nell'edificio.
Qualcosa non quadrava, nel suo petto un dolore andava crescendo, l'aria intorno a lui diminuiva. Appena messo piede negli spogliatoi, la mancanza dei compagni di squadra fu percepita subito. Aveva tardato fuori e i suoi compagni erano andati tutti via.
Senza nemmeno togliersi i vestiti corse sotto il getto dell'acqua fredda, doveva calmarsi e subito.
Le lacrime cominciarono a scendere, senza nessuna ragione apparente, avevano solo bisogno di uscire.
Odiava essere in quelle condizioni, voleva tornare al più presto il vecchio Stiles, e forse per questo in quell'istante era in quello stato.
La sera della partita, per un breve tempo lo era stato. Era tornato l'umano che aiutava il suo amico lupo, che rischiava la pelle per salvare Scott. Ma quello non era Scott, era un Derek che non aveva mai conosciuto e che in qualche modo si fidava di lui abbastanza da farlo avvicinare e farsi aiutare, abbastanza da ringraziarlo.
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Back to the future
Fanfiction[Sterek] [Post stagione 3] [COMPLETA] Come sempre sono negata nel spiegare la trama. La storia ha inizio con Stiles che cerca una via di fuga dalla sua vita. Vuole tornare ad essere il diciassettenne studente di liceo, poco disciplinato, spesso ri...