Amare verità

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CAP.20



Derek riguardò l'orario sul suo telefono, cosa poteva volere il ragazzo da lui alle tre di notte? Per quella che era stata un'abitudine fino a qualche giorno fa, il lupo andò direttamente nella riserva, al loro vecchio punto d'incontro. Non sapeva se il tragitto per arrivare alla roccia sembrava più lungo o lui era più lento del solito. Probabilmente la seconda. Aveva uno strano presentimento su quel messaggio. Una sola parola era capace di spaventare un lupo mannaro? Il messaggio diceva soltanto "vediamoci", né più e né meno.

Nell'avvicinarsi alla roccia i passi diventavano sempre più pesanti e lenti ma quella pesantezza sembrò svanire non appena udì quelli agitati del ragazzo. Stava girando intorno al masso, anche lui era nervoso, e questo un po' lo calmò.

Derek pensò a quale potesse essere la motivazione per quell'incontro ma l'unica cosa che gli venne in mente fu il pomeriggio che aveva trascorso con il giovane lupo. Che fosse accaduto qualche cosa fra loro due?

Il ragazzo camminava nervosamente, non capiva la motivazione del suo gesto. Perché mandare quel messaggio al lupo? All'inizio gli sembrò una mossa intelligente e logica, ma poi tutto si distrusse non appena premette invio. Non era nemmeno sicuro che lui si presentasse all'incontro, non dopo quel litigio. Non si erano urlati contro ma era certo che avessero litigato e che in quel breve scambio "l'addio" fosse sottointeso.

Qualche ora prima.

Si poteva impazzire per un mezzo bacio scambiato? Se la risposta era un "no", allora Stiles Stilinski stava per essere l'eccezione alla regola. Scese al piano di sotto per bere un sorso d'acqua, e appena raggiunto il frigorifero cambiò idea e tornò a chiudersi in camera. Lo Sceriffo aveva osservato tutta la scena, sorridendo, e rinunciò a capire cosa stesse combinando il figlio.
Prima di rinchiudersi in camera, il ragazzo si diresse in bagno per guardare le sue labbra allo specchio. Voleva vedere se erano rosse, le sentiva davvero calde, accertatosi che erano le sue solite labbra, si diede dell'idiota, non era certo il suo primo bacio! Si gettò dell'acqua fredda in faccia e poi sparì nella sua stanza.

Era sdraiato sul letto, i suoi occhi erano fermi sul soffitto della camera e la sua mente non era con lui, era volata via da un pezzo ormai, abbastanza da non rendersi conto che la sera era diventata notte.

Forse la mente aveva sbagliato momento per tornare dal suo padrone e forse lo aveva fatto anche nel modo sbagliato.

Il ragazzo cominciò a pensare che forse il Derek giovane avesse raccontato tutto a quello del presente, ma il pensiero venne scartato subito, non avrebbe mai potuto raccontare qualcosa di strettamente personale a qualcun altro, nemmeno ad una versione adulta di sé stesso.

Doveva scoprire se il giovane Hale aveva parlato.

Senza pensare lucidamente prese il cellulare in mano ed inviò un messaggio a Derek chiedendogli di vedersi, era sottinteso che il posto sarebbe stato il loro vecchio punto d'incontro.

Dopo aver premuto "invio" il panico s'impadronì di lui.

Che cos'aveva fatto? E Perché?

Presente

Derek aspettò che l'umano parlasse, ascoltando i suoi battiti accelerati temé che fosse accaduto qualcosa di grave.

Il ragazzo non riusciva a stare fermo con le mani, era nel panico più totale. Il lupo lo aveva raggiunto e anche subito. Che cos'avrebbe dovuto dire?

- Stiles, parla! – Derek era stufo di aspettare, iniziava seriamente a preoccuparsi.

- Dammi un secondo! Non so da dove iniziare, non è per nulla facile! – L'agitazione stava crescendo.

- Mi stai facendo preoccupare. – il lupo cercò di calmarsi. – perché mi hai fatto correre per venire qua e di notte? –

- Nemmeno io so perché ti ho mandato quel messaggio, ok? Ero terrorizzato da quello che avrebbe potuto dirti Derek, ma poi ho pensato che molto probabilmente non ti ha raccontato del bacio, però non riuscivo a prendere pace e dovevo sapere! – Solo qualche secondo dopo aver finito parlare si rese conto di aver detto la parola "bacio".

L'ex Alpha era abituato agli sproloqui del ragazzo e stargli dietro per lui era diventato molto facile, eppure in quel momento una parola risuonava di più fra le mille sputate del ragazzo. - Bacio? – chiese quasi spaventato Derek.

- Bacio? Cosa? – Stiles indietreggiò lentamente. – Ok, stiamo tutti calmi, è stato un piccolo incidente. –

- Bacio? Incidente? – gli occhi dell'uomo cambiarono colore, la pazienza stava scemando lentamente. – cosa diavolo hai combinato, Stiles? –

- Sei stato tu a baciarmi! Io non ho fatto nulla! – Stiles provò a farsi un po' di coraggio.

Per un momento Derek sembrò non capire quello che il ragazzo stava dicendo, ma poi capì e fu come se qualcuno gli avesse gettato addosso un secchio di acqua gelata e strozzalupo.
In un millesimo di secondo Stiles si ritrovò con le spalle ad un albero e con Derek che stretto lo teneva per il colletto della camicia.

- Tu ora sputerai tutto fuori o giuro che lo Sceriffo dovrà cercare il tuo cadavere nella riserva di Bacon Hills e non sono sicuro che riuscirà a trovarlo. –

- Fantastico! E' bello vedere come certe abitudini non muoiano mai. – il ragazzo provò a staccare le mani dal lupo dalla sua camicia, tentativo che fallì con un suo ringhio in risposta.

- Non è successo di proposito, ok? È accaduto! È stato un errore innocente. – Il ragazzo provò a muoversi per allentare la presa.

Derek lo lasciò andare così velocemente che il ragazzo cadde a terra, - Senti... - il lupo sospirò passandosi una mano fra i capelli. – Non so se apprezzare il tuo essere stato sincero o ucciderti per avermelo detto. –

- Qualche tempo fa ci eravamo detti "niente più segreti" – disse il giovane rialzandosi da terra. – io non so il perché di tutto questo, ok? Avevo paura che l'altro te ti avesse detto tutto e non volevo che lo venissi a sapere inizialmente, ma poi ho ritenuto giusto che tu dovessi sapere la verità. – Stiles si era avvicinato al lupo.

- Hai avuto paura che magari mi si sbloccasse qualche ricordo o qualcosa del genere? – domandò quasi divertito Derek.

- Oddio! Avevo dimenticato che magari ti potesse venire a galla qualche ricordo. – il ragazzo sembrò tornare nel panico.

Lasciando il giovane nel suo nuovo panico, il lupo decise che era ora di rientrare a casa. Quello che doveva essere detto era stato detto e nella sua mente si erano formate domande che lo spaventavano, non voleva che venissero fuori in quel momento.

Perché lui e non me? Erano la stessa persona e nonostante ciò lui preferiva il giovane Hale a lui, perché?

Aveva davvero odiato il giovane umano per qualche secondo, voleva davvero ucciderlo. Lo aveva messo in imbarazzo, lo aveva fatto diventare geloso di sé stesso e aveva invidiato quel contatto intimo che quei due avevano avuto insieme.

Quando rientrò nel loft, il sole aveva iniziato a scacciare la luna e a prendere il suo posto, e per qualche secondo pensò che lui e il ragazzo avevano un rapporto simile.

- Dove sei stato? – il giovane lupo era seduto sul suo letto.

- A litigare con il sole. – rispose sussurrando l'adulto con un mezzo sorriso. – ti sei alzato presto. –

- Non avevo molto sonno. –

Derek osservò il volto dell'adolescente e solo in quel momento si accorse che non aveva pensato a quel ragazzino che si era ritrovato in un tempo che non era suo e che molto probabilmente era spaventato da tutto quello che vedeva o che non vedeva, la sua famiglia non esisteva più. Il ragazzo avrebbe fatto domande su di loro, cos'avrebbe dovuto rispondere? Avrebbe detto la verità? Avrebbe mentito o avrebbe semplicemente evitato l'argomento?

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