Lucchetto

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CAP.10





Una piccola Allison Argent stava attraversando la strada insieme a Chris Argent.


Stiles era bloccato, Derek provò a riportarlo in sé scuotendolo e chiamandolo.

Il ragazzo era perso nella sua mente, come poteva essere lì? Ricordava chiaramente che Allison si trasferì in città al loro primo anno di liceo. Ma poi tutto tornò. Kate che dà fuoco a casa Hale, i racconti di Gerard su Deucalion. Gli Argent sono sempre stati a Bacon Hills. Andranno via, ma poi torneranno.

Dopo quella che sembrò un'eternità per Derek, Stiles si sbloccò e attraversò la strada correndo. Il lupo gli fu subito dietro, doveva stargli il più vicino possibile, non sapeva di cosa potesse essere capace il ragazzo. Non sapeva cosa fare, cosa dire o come comportarsi. Aveva rivisto Allison sorridere, aveva ascoltato nuovamente la sua voce, anche se era quella di una bambina, aveva visto la vita che le colorava le guance di un leggero rosso. Colore che lui le avrebbe tolto quando sarebbe diventata una bellissima donna.

Quando smise di correre si rese conto che era arrivato nella riserva di Bacon Hills e che Derek era al suo fianco. Stranamente la sua presenza lo fece calmare un po', guardare quegli occhi verdi lo tranquillizzava, almeno in quel tempo, forse perché non era l'uomo che lui conosceva, forse perché si sentiva più vicino a lui nel passato.

- Scusa. – ansimò Stiles, stanco per la corsa che aveva fatto.

- Non devi scusarti. – il lupo era sereno, sembrava che nemmeno avesse corso.

- Lei è... - il ragazzo si era messo a sedere sul terreno umido della riserva.

- Non devi dirmelo, ho capito... più o meno. – il lupo lo imitò.

- È che... non credevo di rivederla, non in questo tempo. Lei arriva dopo in città, ma avevo dimenticato che la sua famiglia ha sempre vissuto qua e che probabilmente si trasferiranno per poi tornare. – le mani del giovane tremavano, provò a fermarle tenendosele strette, ma sembrò inutile perché tutto il suo corpo vibrava.

- Non devi spiegarmi nulla. –

Voleva davvero aiutare quel ragazzino pallido e tremante, ma non poteva fare molto. Provò ad allungare una mano per poggiarla sulla spalla, ma spaventato la ritirò. Nuovamente quella sensazione lo accolse, quella in cui sapeva che Stiles avrebbe voluto vicino il Derek del suo tempo, quello che sicuramente sarebbe stato capace di aiutarlo. Scacciò quella sensazione orribile, non era il momento di essere geloso di se stesso, quello era il suo tempo ed era il suo momento di aiutare il ragazzo. Stese nuovamente il braccio e abbracciò il giovane tremante. I suoi occhi avevano iniziato a riempirsi di lacrime e qualcuna cadde, rigandogli il volto.
Stiles non si spostò, non cacciò via il lupo, si lasciò abbracciare e sfogò tutta la sua frustrazione in quell'abbraccio. Per la prima volta da quando era accaduto tutto, pianse davanti a qualcuno, e per la prima volta, pianse in un abbraccio che non era quello del padre.

Passarono così le poche ore che mancavano all'ora di cena, ora che entrambi sarebbero dovuti rientrare nelle loro rispettive case, ora in cui entrambi avrebbero preferito non arrivasse mai. Stiles non era pronto ad affrontare lo sguardo di Deaton, era sicuro che l'emissario avrebbe capito tutto e sarebbe stato costretto a parlarne con lui, mentre il lupo non era pronto a lasciare da solo il ragazzo che tremava fra le sue braccia.
L'ultima persona che aveva stretto fra le braccia, le era anche morta fra le braccia. Non doveva ripetersi con Stiles.

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