Nuove esperienze

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  Chiuso nella sua camera c'era un ragazzo umano che non faceva altro che fare avanti e indietro, dalla porta della sua camera alla finestra. Sbuffava, imprecava silenziosamente nella sua mente, convinto che da fuori si sentissero lo stesso le sua urla interiori e per questa provava a tenere il tono basso nella sua mente.

Quella stessa mente che aveva dovuto sostenere enormi quantità di stress negli ultimi anni. Aveva dovuto canalizzare dolori, perdite, paure, preoccupazioni in enormi quantità e perfino un omicidio da lui commesso e di cui solo da poco aveva iniziato ad accettare la sua responsabilità.

Dunque era normale che si ritrovasse sottosopra per un semplice ed ennesimo comportamento scorretto da parte dell'ex Alpha. Un nuovo dolore stava scavando nel petto del ragazzo, qualcosa al quale non riusciva dare un nome.

Il suo camminare compulsivamente fu interrotto da qualcuno che stava bussando alla porta della sua camera.

- Per la quarta volta, sto bene, pà! – Stiles rimase sorpreso quando si accorse che a bussare non era il padre ma il giovane Hale.

- Tuo padre è di sotto, mi ha detto di dirti di smetterla di camminare o consumerai il pavimento. – Derek rimase fermo sulla porta, aspettando il permesso per entrare.

- Tu. Cos- perché sei qua? – Alla fine il castano si mise di lato per far entrare il lupo.

- Ricordi? Ieri sera sono apparso misteriosamente dal passato ecc. -

Il moro si guardò curioso intorno, era entrato nella camera del giovane, ma quella nel passato non era effettivamente la sua, ma la camera degli ospiti di Deaton.

Non sapeva dove fermare gli occhi, non era proprio la stanza di un'adolescente. Si aspettava qualche poster di qualche film o gioco, il ragazzo aveva dato segni di essere un po' nerd, quel dettaglio non gli era sfuggito appena lo aveva conosciuto.

- La tua camera è strana quanto te. – commentò dopo qualche minuto di silenzio.

- Lo prenderò come un complimento. Ora mi spieghi perché sei qua? E ricordo tutto di ieri. – Stiles si passò una mano fra i capelli sospirando.

- Conosco solo te e mi è stato severamente vietato di andare in giro. – il lupo si girò per guardare in volto l'umano dietro di lui. – per me non ci vediamo da qualche ora, ricordi? E sinceramente non mi va di stare in compagnia di me stesso. Non sono mai stato una buona compagnia, lo so già da me. – fece spallucce appena finì di parlare.

- Hai ragione, non sei per nulla di compagnia nel futuro. – disse Stiles, con un tono di voce basso. – stavo per guardarmi un film, ti vuoi unire? – chiese mentre si avvicinava al computer.

- Cosa stavi per guardare? – Derek si mise comodo sul letto del ragazzo che prese quel gesto per una risposta positiva.

- Ritorno al futuro II . – si accorse dell'occhiataccia del ragazzo. – beh sai... mi volevo documentare sulla tua situazione, e quale modo migliore se non guardare questo film? – il lupo continuò a fissarlo interrogativo. – forse non lo sai ma Discovery ancora non ha girato un documentario sui viaggi nel tempo! –aspettò qualche secondo per una possibile replica da parte del lupo e vedendo che non arrivava fece partire il film.

Più volte Stiles si girò per guardare il ragazzo seduto al suo fianco, era davvero impossibile da credere che si stava guardando un film in compagnia di Derek Hale. Un film che nemmeno il suo migliore amico aveva mai voluto vedere. Quasi si chiese se il lupo avrebbe voluto fare una maratona di Star Wars con lui, ma scacciò subito via il pensiero chiedendosi se stava realmente bene e la risposta che giunse dalla sua mente fu negativa. Non poteva stare bene se si poneva quelle domande e faceva quegli assurdi monologhi nella sua testa.

Lasciando scivolare quei pensieri, s'impose di rilassarsi e di godersi la visione del film, uno dei suoi preferiti.

Era rilassato e si stava divertendo con il giovane Hale. Per tutta la durata di ritorno al futuro II, commentarono e risero ad alcune scene, scherzarono persino su Deaton dicendo che lui fosse Doc, paragonando il film alla loro situazione.

- Lasciamo stare il colore della pelle, ma te lo immagini Deaton con i capelli bianchi e spettinati? – disse Stiles per poi scoppiare a ridere.

Il giovane Hale anche si rilassò dopo tanto tempo, l'arrivo dell'umano lo aveva risvegliato da uno stato di apatia verso il mondo e le persone, gli aveva ricordato cosa desiderasse per sé stesso e perché odiasse essere un lupo.

- Adesso metti il tre? – Domandò Derek girandosi vero il ragazzo al suo fianco.

- E' ambientato nel vecchio west, non può aiutarci molto. –Il castano si girò e si stupì nel rispecchiarsi negli occhi verdi del lupo.

Un secondo di silenzio. – Però nella prima parte Martin torna nel passato. – Sussurrò il lupo.

Due secondi di silenzio. – Pensi che c'è il rischio che io torni nel passato? – I loro volti si avvicinarono.

Tre secondi di silenzio. – Non mi dispiacerebbe. – la testa del lupo si mosse un po' più avanti.

Quattro secondi di silenzio. – No? – Anche il volto del ragazzo si mosse di qualche millimetro, sempre più vicino a quello del lupo.

Cinque secondi di silenzio. – Vicino a te mi sento bene. – Uno poteva sentire il respiro dell'altro scontrarsi sul proprio volto.

Passarono dieci secondi e il silenzio sembrò eterno in quella camera, le loro labbra si unirono in un casto ed insicuro bacio.

Se qualcuno li avesse visti avrebbe potuto descrivere quel bacio imbarazzante e goffo, ma per loro che lo stavano vivendo stava dicendo un milione di cose su quello che stavano provando.

Erano troppe ed erano nuove.

Stiles fu il primo a staccarsi. Per l'esattezza saltò giù dal letto come se avesse preso fuoco. – Scusa! Io non volevo! Cioè... sì, no, si! Io non ho mai baciato... ho baciato prima sì, ma era una ragazza, che poi è stata uccisa, ma questo non c'entra con te! Credo di essere un po' confuso. – concluse il ragazzo cercando di respirare.

Derek non disse nulla, osservò il ragazzo gesticolare, chiedendosi se una persona umana fosse realmente capace di muovere le braccia a quella velocità. Non appena si accorse del silenzio che era calato nella stanza si risvegliò dai suoi pensieri e si alzò dal letto.

- Devo tornare a casa, avevo detto a Derek che non avrei fatto tardi. - Senza aggiungere altro uscì di casa e si diresse al loft.

Quando rientrò nel loft notò subito la figura del lupo davanti alla finestra, era impotente e metteva soggezione.

- Somigli molto alla mamma in quella posizione. – il giovane sperò che non si sarebbe messo a fare il terzo grado come Talia, anche perché sarebbe stato imbarazzante. - Non mi sembra di aver fatto tardi, quindi evita di fare il solito discorsetto come lei. –sbuffò nervoso il ragazzo.

Derek adulto si coprì gli occhi con una mano. Quelle parole lo colpirono e un mezzo sorriso non poté che scappargli. Lui che non voleva diventare come Talia, alla fine lo era diventato?

- Non ti farò nessun discorsetto. – Derek mosse qualche passo verso il ragazzo, davvero non riusciva a credere che si trovasse davanti a sé stesso. - Dimmi solo dove sei stato e non scappare più di nascosto, non sei in gabbia. – sospirò rassegnato, non ricordava di essere così "ribelle" da giovane.

- Ero da Stiles. – si fermò per vedere la reazione dell'uomo. – abbiamo guardato un film. – il lupo di fronte a lui si irrigidì, l'espressione del viso si era indurì. Da grande avrebbe odiato Stiles? Perché?

- In cucina c'è del cibo caldo, vai a mangiare! – Tornò a guardare fuori dalla finestra.

Doveva trattenere la rabbia perché non era naturale che volesse urlare contro sé stesso, per qual motivo poi? Non esisteva una reale motivazione e urlargli di non vedere Stiles, di stargli alla larga e di non parlare più con lui, non lo era di certo.

A notte inoltrata il cellulare di Derek vibrò e sul display apparve l'icona di un sms e il mittente era Stiles.




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