*Odia davvero molto le cose asimmetriche, eh?*
Gli occhi di Morgana si velarono di tristezza.
*Merda. Un conto è che non gli piacciano i miei occhi, un conto è che il solo guardarmi le provochi fisime mentali.*
Un lungo sospiro riempì il silenzio creatosi e, lentamente, la mora si lasciò cadere sulla panca.
*L'ultima volta che ho provato con tutta me stessa a far funzionare una relazione mi sono spezzata.*
<Hey guarda->
"Quindi se volessi invitarti a prendere una birra dici che non riusciresti davvero a passare sopra a questo problema?"
Morgana si indicò velocemente gli occhi.
<Amo il colore dei tuoi occhi ma beh, ora che sai di questo problema potresti essere un buon motivo per aiutarmi a risolverlo. In realtà mi saresti veramente d'aiuto quindi si, possiamo andare dopo le lezioni, che ne dici?>
Gli occhi della mora si illuminarono. Isabella le ispirava davvero molta fiducia, sarebbe stata felice di condividere parte della sua vita con lei. Poteva veramente nascere un buon legame, qualcosa che non fosse marcio, qualcosa di sano.
"Allora ti aspetto qui, io per oggi ho finito"
Un'enorme sorriso le si dipinse sul volto mentre "chioma blu" sembrava riflettere.
<Se ti va bene, invece di fare il lupo solitario potresti venire a lezione con me.>
La voce di isabella era decisa e l'altra sembrò rifletterci seriamente.
"Okay,andata! Ma sappi che ho accettato solo per evitare che altri mi scrocchino sigarette."
*Okay, è appurato,sei un'imbecille.*
L'ora di hindi passò velocemente. Per tutto il tempo, la mora non aveva fatto altro che osservare il volto della ragazza intenta a prendere appunti e concentrarsi nella spiegazione.
*Dio, è bellissima*
Appena la lezione finì si diressero verso l'entrata della facoltà.
"Allora, conosco un bel locale vicino a casa mia ma dovremmo prendere il treno, se serve ti riaccompagno in macchina".
<Perfetto, non è un problema!>
Preso il treno e scese a destinazione, si avviarono verso la birreria.
"Spero con tutto il cuore che tu sappia reggere l'alcool,matricola"
<Ah ah ah, non sei spiritosa, scommetto che sarai tu la prima a cedere>.
*Quanto mi piacciono le sfide*
"Accetto la tua sfida. Un mio amico svedese mi ha insegnato qualche giochino davvero divertente".
Pov's Isabella
La guardò perplessa.
-In che senso?- domandò.
Morgana scoppiò a ridere.-Nulla di ciò che pensi, tranquilla-
Si avviarono verso il locale. Una volta entrate, ordinarono due birre al bancone, per poi accomodarsi nella sala adiacente, su uno dei divanetti ancora liberi.
Quando il cameriere portò loro le ordinazioni, Morgana annunciò con un sorrisetto-Ok, si comincia. Questo è il gioco: devi finire la tua birra in dieci secondi, se non ci riesci, allora se ne aggiunge un'altra, che dovrai finire, insieme a ciò che resta della precedente, in altri dieci secondi. E così via.-
Isabella la guardava allibita.
-Ma è disumano!-
-Be', se non ce la fai...- la stuzzicò l'altra, con tono canzonatorio.
La stava prendendo in giro, per l'ennesima volta.
No, non andava assolutamente bene. Isabella non poteva permetterle di prendersi gioco di lei in quel modo, tutta quell'arroganza e quella saccenza stavano mettendo a dura prova i suoi nervi.-Talmente disumano che credo nemmeno tu sia in grado di riuscirci.- commentò, sfidandola.
Era andata: ormai quella serata l'avrebbero trascorsa in compagnia della birra.Tornarono a casa di Morgana che erano assonnate e intontite dall'alcol.
Isabella aveva "combattuto" valorosamente, ma invano. Nonostante anche Morgana avesse accumulato, nel corso della sera, una buona quantità di bicchieri, quelli della giovane matricola erano decisamente di più.
Alla fine, su costretta a dichiarare la resa e promettere un favore, che la bella ragazza dai capelli castani avrebbe riscosso a tempo debito.
Entrarono nell'abitazione il più silenziosamente possibile, non sapendo se i genitori di Morgana fossero lì per la notte.-Seguimi, puoi fermarti a dormire in camera mia: ho un letto in più.- Le sussurrò la ragazza.
Isabella si sentiva stanca, aveva solo voglia di dormire e mettere a tacere quel leggero e strisciante senso di nausea che minacciava imperterrito di attanagliarle lo stomaco da un momento all'altro.
Giunte in camera, Morgana l'aiutò a stendersi sul piccolo letto accanto a quello matrimoniale dove, evidentemente, avrebbe dormito lei.-Forza, "Chioma blu": un ultimo sforzo e poi vai a nanna. Ti sei difesa bene, stasera.- commentò cercando di rincuorarla.
Isabella stava borbottando qualcosa, a bassa voce. Cercava di lamentarsi della situazione, e di controbattere a ciò che le diceva Morgana, ma era troppo stanca per riuscire a farlo decentemente. Inoltre, aveva sonno: voleva solo dormire.
L'altra ragazza le rimboccò le coperte, spense la luce e si mise a letto.-'Notte, "Chioma blu". Domattina ne riparliamo.-
Sentì ancora qualcosa, nel dormiveglia. Probabilmente era Morgana che imprecava per qualche "effetto collaterale" della birra, ma non avrebbe saputo dirlo con certezza.
Scivolò ben presto in un sonno pesante e privo di sogni.
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Avalanche
RomanceIsabella e Morgana sono due ragazze che frequentano, rispettivamente, il primo e il secondo anno di università. Una introversa, insicura, l'altra estroversa, spavalda. Ognuna chiusa nel suo mondo, ognuna impegnata a combattere, sola, i propri demoni...