Capitolo 24

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Pov's Morgana

Rebecca si teneva la mano che continuava a gocciolare sangue vicino al petto: posizionatasi in ginocchio, gli occhi furiosi e i capelli completamente in disordine appariva vulnerabile e Morgana non sapeva come aiutarla.

Da lontano si iniziarono ad intravedere le guardie che, con passo spedito, si avvicinavano sempre di più alla folla creatasi a poca distanza da loro.

"Rebecca alzati, ti porto in ospedale"

-Io non-
Gli occhi di lei erano persi a guardare un punto fisso indefinito.

"Hey ascolta, non è niente, qualche punto e sarai apposto ma ora dobbiamo andare. Isabella, se vuoi vieni con noi altrimenti fa come vuoi"

Il tono che la mora usò fu molto distaccato, non aveva le forze per concentrarsi su due ragazzine che si ostinano a litigare per delle stronzate eppure eccola là.

Prese la mano della ragazza ed iniziò a correre verso le scale poco distanti, dalle quali, pur facendo il giro lungo, sarebbero potute arrivare fuori dalla facoltà.

Isabella camminò dietro di loro fino ad arrivare all'ospedale più vicino; erano riuscite, chissà per quale grazia divina, a seminare le guardie della facoltà e, poco dopo, a fasciare la mano di Rebecca con un fazzoletto di cotone che Morgana portava sempre con se, solitamente, nella tasca della giacca o dei jeans.

-Morgana puoi rallentare?-

Isabella faceva fatica a tenere il passo e la mora si stava spazientendo.

"Se sei stanca va a casa"

-Davvero credi sia necessario aiutarla?-

La ragazza si fermò, facendo cenno a Rebecca di aspettare.

"Me lo stai chiedendo davvero?"

-Preferisci lei a me? Davvero?-

Gli occhi della matricola erano pieni d'odio, odio che solo quelli dell'altra potevano fronteggiare.

"Non sto scegliendo lei a te. Prima di essere la mia "ex" è una fottutissima persona che, in questo momento, ha bisogno di una mano!"

-Hey hey, potresti rimandare a dopo il sarcasmo?-

La ragazza roteò gli occhi.

"Credi veramente che sia il momento adatto per scherzare?"

-È una persona che ti ha fatto del male... Io l'ho fatto per-

"L'hai fatto per te stessa, non per me. Ti avevo chiesto di lasciarmi gestire la situazione ma no, non potevi. Va a casa, se vuoi parlare ci vedremo lì questa sera."

Con queste parole Morgana ripartì insieme a Rebecca verso l'ospedale, senza voltarsi, lasciando ad Isabella la scelta di ciò che sarebbe successo in seguito.

Dopo due ore spese all'ospedale in totale silenzio e dopo che alla ragazza vennero date le medicazioni necessarie, entrambe si diressero verso la stazione.

-Certo che la tua ragazza ha dei denti da far invidia, i migliori cinque punti della mia vita, ah!-

"Ma che diavolo? Eri incazzata nera fino a mezz'ora fa!"

-Lo so, lo so ma alla fine sono stati solo cinque punti: quella che ci ha rimesso sei tu.-

"Non voglio parlarne"

-Devi parlarne. Io so che mi hai aiutata solo perché sei una piccola ragazzina ingenua pronta ad aiutare chiunque, lei no-

"Finalmente hai iniziato a parlare schiettamente! Felice di sapere che sei ancora là"

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