Il tempo sembrava essersi fermato, ed insieme a lui, non era possibile udire alcun suono al di fuori dello ansimare delle due che, nel frattempo, giacevano l'una accanto all'altra; le lingue intrecciate in una danza idilliaca, lenta e piena di passione. Le mani di Morgana, staccatesi da quelle della ragazza, iniziarono a vagare sulla sua pelle ancora nascosta dagli indumenti. Come se avessero segnato un tacito accordo, la mora iniziò, lentamente, a sollevare la maglia della matricola potendo così ammirare il suo corpo subito dopo aver tolto anche il reggiseno.
La luce della luna filtrava dalla finestra della camera lasciando così la possibilità a Morgana di poter ammirare quella soffice pelle chiara, quel seno sodo e quei meravigliosi lineamenti del viso che non potevano appartenere ad altri se non alla donna sotto di lei.
La mora si staccò da quel bacio solo per iniziare a percorrere, con le labbra, il contorno della mandibola di Isabella andando poi a scendere verso il collo.
Ad ogni bacio, posatosi sulla sua pelle, poteva sentire la donna sotto di lei gemere
I due corpi ribollivano a contatto con l'altro.
Continuò fino ad arrivare ai suoi seni dove le sue labbra andarono a chiudersi succhiando e mordendo ma, quasi allo stesso momento, posando piccoli e casti baci.
Quando, scendendo ancora, Morgana si ritrovò vicina al bordo dei pantaloni, sentì il corpo dell'altra tendersi.
*Idiota, è normale che abbia paura*
La mora si fermò, risalendo velocemente fino ad ammirare i dolci lineamenti del volto della matricola. Gli occhi chiusi e le labbra strette, facevano intendere quanto quella ragazza temesse il seppur dolce, tocco dell'altra. Fu però proprio questo che convinse Morgana a far combaciare le sue labbra, ancora una volta, con quelle del piccolo pulcino impaurito sotto di lei.
Un contatto pieno di sentimenti che in quel momento non potevano essere descritti con parole precise; la mora cercò di trasmettere fiducia, credendo che l'altra stesse tremando per questo.
-È la mia prima volta-
Quello che si presentò come un sussurro quasi impercettibile giunse alle orecchie di Morgana come il suono più chiaro e forte mai udito."Vuoi che ci fermiamo? Se non sei pronta allora-"
L'indice di Isabella andò a risalire velocemente fino ad arrivare davanti le labbra dell'altra.
-Voglio che sia tu.. In questo momento non desidero nessun altro ma..-
Gli occhi si chiusero come se il peso di ciò che stava pensando fosse gravoso oltre ogni modo.
-Non so se potrò essere brava abbastanza-
Morgana, che in quel momento aveva temuto il peggio, riuscì grazie a quelle parole a far uscire un sospiro di sollievo.
"Ti ho già detto che per me sei abbastanza, al resto ci penso io."
Quando sentì il corpo dell'altra rilassarsi sotto al suo capì di aver avuto il suo consenso.
Gli occhi, ancora una volta chiusi ma non serrati, le fecero capire di avere la sua più totale fiducia così percorse ancora una volta, baciandolo, tutto il torace della ragazza fino ad arrivare al bordo dei pantaloni che sfilò facilmente.
In quel momento, ancora una volta, la mora sentì un fremito provenire dall'altra ma, in questo caso, non si presentò a causa della preoccupazione e della paura; si trattava di eccitazione.
Lei lo voleva e lo bramava.
Entrambe desideravano quel momento.
L'intimo, sul quale Morgana si era soffermata, si mostrò umido.
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Avalanche
RomanceIsabella e Morgana sono due ragazze che frequentano, rispettivamente, il primo e il secondo anno di università. Una introversa, insicura, l'altra estroversa, spavalda. Ognuna chiusa nel suo mondo, ognuna impegnata a combattere, sola, i propri demoni...