Pov's Morgana
Morgana costrinse Isabella a mantenere lo sguardo fisso sui suoi occhi, avvicinando man mano il suo viso a quello dell'altra.
Poggiò le labbra all'angolo della sua bocca e lei, colta alla sprovvista da quell'azione inaspettata, non riuscì a scansarsi.
-Ma- -cosa..-
Il volto di Isabella si colorì di rosso e la mora rimase parecchio soddisfatta nel vederla totalmente assente, talmente tanto da riuscire a "risvegliare" l'altra solamente dopo una sonora risata.
"Ero davvero curiosa di vedere la tua espressione;devo dire di essere molto soddisfatta!"
Morgana rimase qualche secondo in silenzio continuando a fissare l'altra.
"Allora, tu sai qualcosa di me mentre io non so nulla di te".
Si prese un attimo per riflettere.
"Che genere di musica ascolti?"
"Chioma blu" ci mise un po' per focalizzarsi sulla domanda, probabilmente "l'attacco" a sorpresa della mora l'aveva lasciata di stucco.
-Beh, ascolto di tutto, amo la musica strumentale ma ancor di più il metal-.
*Che casino*
"Quali band metal segui?"
-Gli Arch Enemy ma, alle volte, mi concedo anche i Korpiklaani-
-*Ecco, metal e folk metal, ora scappa*-"Cosa? Ascolti i Korpiklaani? Okay, è deciso, ti offro la cena"
-Seriamente? Ti consideravo un tipo da musica classica; sei sicura di non voler scappare?-
"Ho alcuni CD di quest'ultimi, a casa; ascolto di tutto quando serve".
*E ora potrebbe-*
-Ommiddio non ci credo-
Sussurrò l'altra.-Allora,cosa dicevi riguardo la cena?-
Morgana sorrise, prese l'altra per mano e, dopo aver messo in moto la macchina si diresse verso casa.
"Ti va bene la pizza per cena?"
-Andata, prendi quella che preferisci va bene qualsiasi cosa tranne roba con i broccoli, non li tollero-
La mora compose velocemente il numero della pizzeria in cui solitamente andava e ordinò le pizze; poi si avvicinò allo stereo, posto nella libreria, e mise il CD di quel gruppo di matti.
"Madame, la musica è servita"
Isabella trattenne a stento una risata per il piccolo inchino che l'altra le aveva fatto e si sdraiò sul divano, chiuse gli occhi e si immerse nella musica.
Dopo mezz'ora, arrivò una ragazza a consegnare la pizza, Morgana staccò lo stereo, diede i soldi alla donna e andò a svegliare "Chioma blu".
*Ha delle labbra meravigliose, quanto vorrei-*
"Ma che diavolo vado pensando-"
Borbottò fra sé e sé."Hey ragazzina, è arrivata la pizza."
Si avvicinò a lei con l'intenzione di svegliarla, davvero!
Aveva realmente intenzione di svegliarla ma, per una casualità, si ritrovò con le labbra vicine a quelle dell'altra.*Maledizione*
"Da quando ti ho visto, ho provato una sensazione strana; è stato meraviglioso. Pensavo di aver perso il diritto di sentirmi così."
La mora pronunciò poche parole, a poca distanza dalle labbra dell'altra, sussurrando a qualcuno che, probabilmente, non l'averebbe mai saputo
Pov's Isabella
Isabella riaprì gli occhi lentamente. Per qualche istante -o forse erano trascorsi interi minuti?- le era sembrato di percepire qualcosa nel dormiveglia. Delle frasi, una voce vagamente familiare.
Ma nel riaprire gli occhi, constatò che non c'era nessuno accanto a lei.
Morgana si trovava in cucina: stava velocemente apparecchiando la tavola, le pizze, fumanti, erano già lì.
-Ehi- la salutò la giovane, con voce assonnata.
-"Chioma blu", menomale che ti sei alzata. Giusto in tempo.- l'altra ragazza l'accolse con un sorriso.
Isabella si accomodò, seguita da Morgana, dopo che quest'ultima ebbe preso e stappato due birre dal frigo.
La ragazza dai capelli blu la osservò passare accanto a due ante di vetro della credenza, oltre le quali scorse diverse bottiglie di alcolici. "Dunque è lì la vetrinetta degli alcolici di casa". Tornò a osservare la sua birra, per qualche secondo, e poi distolse nuovamente lo sguardo. Non era il caso. No, decisamente. Non in quel momento, almeno.
-Allora, mangiamo?- lo sguardo di Morgana trasmetteva serenità.
-Certo! Non vedo l'ora: questa pizza sembra squisita.- Isabella cercò di rispondere nel tono più spensierato e leggero possibile.Terminata la loro cena, Morgana si offrì di riaccompagnare l'amica a casa. Guidò per un quarto d'ora scarso, prima di farla scendere davanti alla sua abitazione.
-È stata un'uscita... Decisamente insolita e divertente.-
Così Isabella salutò l'altra ragazza, prima di sorriderle e armeggiare con le chiavi di casa, tentando di aprire il portone.
Morgana si congedò da lei con un cenno della mano come unico saluto.Rientrata in casa, constatò che i suoi genitori stavano già dormendo.
Suo padre russava pesantemente; pizzicò la guancia della madre, ma non ottenne reazione. "Devono dormire già da parecchio, se il sonno è così profondo." Prima di uscire, silenziosamente, dalla loro stanza, si fermò un momento a osservarli.
"tsk. La tipica coppia in cui lui russa e lei dorme e basta, adeguatasi al sonno del marito. Almeno in questo avreste potuto essere diversi: sarebbe stato incredibilmente più interessante se lei avesse russato, e lui no. Ma nemmeno questo vi riesce." Era da tempo che nelle sue riflessioni non c'era spazio per la clemenza verso i suoi genitori.
Raggiunse la cucina, prendendo un bicchiere, si diresse in salotto, poi prese la bottiglia di grappa nella vetrinetta degli alcolici e si sedette sul divano.
La quantità che si era appena versata sarebbe stata sensata se il liquido fosse stato semplice acqua. Generalmente non esagerava in quel modo, ma quella sera troppe cose le ronzavano per la mente. Troppi pensieri assiepati nel suo cervello, per nulla intenzionati a lasciarla riposare.
Quella bella e seducente ragazza, Morgana, che cosa significava per lei? Sarebbe davvero potuta diventare qualcosa in più di una semplice amicizia? Chissà se avrebbe potuto innamorarsi di lei. Lei, che era una matricola come tante. Un corpo femminile qualsiasi tra la folla, senza arte né parte, senza caratteristiche particolari, senza un futuro.
"Forse potrebbe banalmente essere attratta solo dal mio corpo, ma sarebbe folle aspettarsi qualcosa di duraturo da questo. Quanto possono durare i rapporti basati sull'estetica?" Buttò giù un sorso di liquore. "Non c'è niente di più effimero." Imprecò, e appoggiò stancamente la testa allo schienale.
Osservò il fuoco della stufa mentre lentamente si spegneva. I suoi occhi parvero perdersi tra le fiamme.
Fu allora che le tornò alla mente, in un lampo, il momento in cui Morgana l'aveva quasi baciata, quel pomeriggio. Al solo pensiero, si sentì scioccamente su di giri e agitata, lo stomaco chiuso in una morsa.
Che si fosse già spinta troppo in là? Possibile?
"Una cosa è certa: quella ragazza potrebbe essere la mia rovina. Devo smettere di frequentarla".
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Avalanche
RomanceIsabella e Morgana sono due ragazze che frequentano, rispettivamente, il primo e il secondo anno di università. Una introversa, insicura, l'altra estroversa, spavalda. Ognuna chiusa nel suo mondo, ognuna impegnata a combattere, sola, i propri demoni...