Capitolo 15

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Pov's Morgana

*Che cazzo ci fanno a casa? E tutti insieme per giunta!*

La mora indossò la sua espressione più dura:

"Bello vedervi di ritorno: vi siete incontrati per strada o avevate programmato di dormire tutti qua?"

Isabella aveva una faccia strana, non poteva capire le dinamiche di quella famiglia e, Morgana, non aveva nessuna intenzione di parlarne.

-Tua madre ha brillantemente pensato di dormire qua, ovviamente si è dimenticata di avvisare. Vedo che anche tu sei in buona compagnia, eh?-
Il tono del padre era viscido, incurante dell'ospite lì presente.
La mora strinse la mano dell'altra.

-Ma non potevi, che sò, fingere di essere normale? Sei disgustosa, te la sei portata addirittura a casa!-

Il tono della madre, invece, malcelava la sua aggressività nei confronti della figlia. La mano con la quale Morgana, aveva avvolto quella di Isabella, andò ad allentare la presa.

"Innanzitutto, entrambi mi fate schifo, ricordatevelo. Andatevene di sopra, divertitevi, scopate con chi volete; a me non fa nessuna differenza.-"

Gli occhi del padre si infiammarono, la madre, evidentemente incazzata per il tono sfrontato, stava per colpire la giovane mentre i due partner mantenevano il silenzio, continuando ad ignorare la situazione.

"Ma provate ancora una volta ad insultare lei e giuro che non ci metterò molto per sputtanarvi in tutto il quartiere per poi farvi chiedere scusa in ginocchio."

A quelle parole la madre si fermò, prese il suo compagno e si diresse verso la sua stanza dopo aver rivolto uno sguardo di disprezzo verso isabella, che fino a quel momento era rimasta in silenzio. Il padre salì non dopo aver scambiato alcune effusioni sull'isolotto della cucina.

"Se volete scopare non puoi portarla in camera? Io ci mangio su quel tavolo!"

Il padre grugnì.

-Che rompi coglioni che sei-
Prese la mano della bionda e fece per andarsene.

Passarono alcuni secondi,Morgana afferrò le chiavi della macchina e il cappotto.

-Non dovevamo vederci un film?-

Ah~, isabella, piccolo pulcino ingenuo.

"Credimi, non vorrai essere qui tra qualche minuto."

All'inizio "Chioma blu" continuò a non capire, poi sul suo volto comparve un'espressione scioccata.

-Non vorrai dire che-

"Esatto. Senti, mi dispiace averti rovinato la serata, non credevo sarebbero comparsi così presto."

-Non ti preoccupare, è stata una bella serata tutto sommato-

Un largo sorriso apparve sul volto di Isabella.

*Dio quel sorriso..*

"Sali su, ti riporto a casa"

Il viaggio fu breve, arrivate davanti l'abitazione di Isabella questa sembrava non esser contenta.

"Hey piccoletta, che succede?"

-Cosa farai questa notte?-

"Tornerò a casa fra qualche ora, pregando che siano andati a dormire."

Un profondo silenzio riempì la macchina.

-Vuoi dormire da me?-

Morgana spalancò gli occhi a quella richiesta:

"Dici davvero?"

-Certo!-

Piano, come se quella realtà fosse solo un'illusione, scese dalla macchina per raggiungere l'altra, di fronte alla porta mentre cercava le chiavi.

Era una villetta magnifica, una di quelle a schiera: piccolo giardino, vicini silenziosi e lontani dai problemi.

-Fai piano, i miei stanno dormendo-
Disse la matricola, con un filo di voce.

Un lieve cenno con la testa le fece capire che l'altra aveva sentito.

La casa si divideva in due piani: il pian terreno era composto da cucina, salotto, quella che sembrava la stanza per un possibile studio, e un ripostiglio. Al piano superiore, invece, erano presenti due stanze da letto e due bagni.

Si diressero direttamente in camera.

"Aspetta: hai un solo letto?"

-Si-Beh, di solito non ho ospiti a casa. Però puoi scegliere, o di sotto sul divano oppure qui.. Con me.-

"Qui con te, ovviamente"
Morgana si avvicinò ad Isabella, lasciandosi andare ad un intenso bacio.

Le mani della mora iniziarono a scivolare sulla schiena dell'altra fino ad infilarsi al di sotto di essa. Non era intenzionata ad andare oltre ma quelle labbra l'avevano dannata. Si sedette sul letto e la fece sedere sulle sue gambe, cercando di non interrompere il contatto che si era creato.

Quando, oramai, iniziò a sentire l'inevitabile bisogno di ricercare aria, non riuscì a trattenere, dopo essersi staccata, poche semplici parole.

"Sei meravigliosa"

Avvicinando poco dopo, le labbra verso l'incavo del collo.

Pov's Isabella

Il bacio l'aveva lasciata senza fiato. Nel sentire quelle parole, pronunciate così affettuosamente da Morgana, un brivido le percorse la schiena.
Le diede un bacio sui capelli, poi l'abbracciò forte.
-Tu sei magnifica. E forte, e intelligente.-
Morgana ridacchiò.
-Cielo, troppi complimenti!-
Isabella le prese il volto fra le mani, la guardò intensamente negli occhi, poi la baciò di nuovo.
Fu un bacio dolce, intenso.
Dopo poco, Isabella spinse Morgana quel tanto che bastava perché si stendesse sul letto. Continuarono a baciarsi, fino a che, interrompendo quel contatto per riprendere fiato, la ragazza mora le disse -Credo sia ora di andare a dormire, Pulcino.- Uno splendido sorriso le illuminava il volto.
-Sì, hai ragione.-
Isabella le procurò un pigiama, poi le indicò il bagno che poteva utilizzare, affianco alla camera da letto.
Aspettò che Morgana uscisse, poi andò anche lei a prepararsi per la notte.
-Hai un pigiama coi pinguini?-
Le chiese la mora, sorpresa.
-Sì... Insomma, sì. Qual è il problema?-
-Nessuno.- Nonostante quella risposta, la ragazza continuò a squadrare ciò che l'altra indossava.
Al momento di coricarsi, Isabella
disse -So che non è un letto molto grande, però io posso stare da questo lato, e tu da questa parte.-
Morgana l'abbracciò e la rassicurò, ridacchiando.
-Sciocca, dormiamo abbracciate.-
Quella sera, entrambe si addormentarono seranamente, andando incontro a un sonno ristoratore e senza sogni.

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