Pov's Morgana
Le mani della matricola viaggiavano sulla sua pelle, ormai priva di qualsiasi indumento, provocandole scosse di piacere e le sue labbra, impegnate a baciare ogni parte del suo corpo, la scaldavano come nulla prima d'ora.
Quando le sue dita iniziarono a percorrere i lineamenti del seno, fino ad arrivare all'interno coscia, Morgana capì che quella doveva essere la dannazione. I movimenti delle sue mani e la direzione che avevano preso le sue labbra la facevano tremare al sol tocco, pregando che quel momento divenisse eterno.
In pochi secondi però, la mora riuscì a capovolgere la situazione portando l'altra sotto di lei: iniziò a stuzzicare prima i capezzoli e poi, non appena la sua intimità fu abbastanza bagnata, le labbra e il clitoride.
I gemiti delle due echeggiavano nella stanza; la porta socchiusa permetteva a quei suoni di disperdersi nel corridoio di una casa abitata solamente da qui due corpi,perlomeno per quella notte.
-Questo non è.. Non è giusto-
La povera Isabella, vedendosi travolta dalla passione dell'altra, si trovò totalmente incapace di riportare la situazione come da principio, completamente sopraffatta e impotente."Lo so, scusami"
Tornata dal baciare l'interno coscia al leccare il fascio di nervi di Isabella, la penetrò lentamente con un dito, per poi introdurre subito il secondo.
Si staccò dalla bocca per tracciare una linea che partì dal fianco, succhiando e mordendo, fino ad arrivare sul seno destro.
Salì ancora fino alla linea della mandibola e alla sua bocca, dove le loro labbra, a contatto, diedero libero accesso alla lingua dell'altra iniziando una danza idilliaca.
Amore a contatto con altrettanto amore.
Un breve e complice scambio di sguardi, dove la mano di morgana era immobile, così come le sue labbra poste ora, di nuovo, vicino al clitoride della matricola.
-No... Ti prego..Tu..-
"Dimmi cosa vuoi.."
La sua voce roca mise i brividi a Isabella."Fammi tua"
Le labbra, apprestatesi a stuzzicare il punti sopra il quale erano poste, accompagnate da delle spinte veloci e profonde della mano, fecero inarcare la schiena di isabella e furono un preludio al piacere che la ragazza avrebbe sentito alcuni minuti dopo.
Isabella si addormentò tra le braccia dell'altra; purtroppo poco prima che Morgana potesse fare lo stesso, il suo telefono vibrò.
Da Rebecca
Scusami se decido di riapparire in questo modo ma ho bisogno di un favore.
Da Morgana
No.
Da Rebecca
Mi serve un posto in cui stare, ti prego...
Le mani della mora iniziarono a tremare leggermente:
*Sei un'incubo che ritorna non appena riesco a dimenticarlo*
"Che cazzo"
Quelle furono le ultime parole che sussurrò Morgana prima di spegnere il telefono e, tenendo stretta Isabella, cadere in un sonno profondo.La mattina successiva si affrettò ad alzarsi e vestirsi facendo attenzione a non svegliare Chioma blu, che dormiva ancora placidamente, per poi scendere al piano di sotto e controllare se ci fossero messaggi sul telefono.
Da Rebecca
Mi dispiace essere ricomparsa in questo modo. Ho avuto diversi problemi negli ultimi tempi e, per un attimo, ho pensato di poter sistemare quello che successe tra di noi, così da poter tornare ad avere un rapp-
STAI LEGGENDO
Avalanche
RomanceIsabella e Morgana sono due ragazze che frequentano, rispettivamente, il primo e il secondo anno di università. Una introversa, insicura, l'altra estroversa, spavalda. Ognuna chiusa nel suo mondo, ognuna impegnata a combattere, sola, i propri demoni...