4. LA SUA STORIA

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Sharon's Pov

CAPITOLO 4 LA SUA STORIA

Ancora scossa e pensierosa per l'accaduto della scorsa notte, continuo a sfogliare le pagine di una rivista. Osservo le pagine ma la mia mente è lontana.
Come può un ragazzo andare e venire da casa nostra come se nulla fosse? Harrison ha dato le chiavi a Zende e il permesso di comportarsi come se ne fosse il padrone? Penso che sia sbagliato e inquietante tutto questo. Non trovo corretto dovermi privare a girare per casa la notte per paura di ritrovarmi faccia a faccia con quel ragazzo.
Prima o poi dovrò parlare di tutto questo con mio fratello ma nel frattempo devo capire meglio cosa passa per la mente di Zende.
Leroy agita la mano davanti al mio viso e io mi riprendo dai miei pensieri ritornando alla realtà.
«Oggi sei distratta» sorride il ragazzo.
«Scusa» dico imbarazzata.
«Non fa niente. Senti... oggi ti va di andare in giro con me e Harrison?». Chiede e io penso bene a quali sono i miei impegni di oggi.
«Oggi non posso, devo vedere Eveline ci siamo già organizzate» rispondo.
«Allora sarà per un'altra volta» Leroy si alza dalla poltrona per poi aspettare che mio fratello lo raggiunga alla porta.

«Hai bisogno di qualcosa?». Mi chiede Harrison mettendo le chiavi e il suo telefono nella tasca dei jeans.
«No, grazie» sorrido «Voi piuttosto, fate i bravi, okay?» Li prendo in giro.
«Sì mamma» scherza Harrison. I due ragazzi mi salutano per poi andare via. A quanto pare hanno un appuntamento con gli altri ragazzi. Forse hanno in programma una festa a casa di Larry.
Non appena la loro macchina lascia il viale di casa, salgo al piano di sopra per prepararmi.
Anche oggi è una giornata di giugno abbastanza calda e così dopo essere uscita dalla doccia opto per un semplice vestitino rosso e sneakers bianche.
Eve arriva puntuale a casa mia e con la sua auto decidiamo di andare a mangiare un gelato.
Una piccola e gradevole gelateria situata al centro di Hyde Park, uno di quei parchi reali che ho sempre visto in foto e desiderato visitare.
«È bellissimo» sussurro, guardando tutto ciò che è intorno a noi.
Eve mi sorride e indicando un luogo tranquillo mi invita a prendere posto su una panchina.
«Sei gentile a voler passare del tempo con me!» se dico grata. «Insomma gli amici di mio fratello non sono male ma alcune volte mi imbarazza stare in un gruppo di soli ragazzi» continuo sperando di poterla conoscere meglio. «Per me è un piacere e poi, so che abitare da sola con un fratello maggiore, alcune volte, può essere stressante» la ragazza accenna un sorriso. non è una passeggiata». Annuisco, anche se sono arrivata da poco, riconosco che Harrison è abbastanza disordinato, più di quanto io potessi

ricordare. Lui è sempre fuori per lavoro e tocca sempre a me mettere in ordine.
«Quindi anche tu e Zende vivete da soli?» chiedo cogliendo l'occasione per sapere di più sulla famiglia Maleck.
«Sì» risponde «Ma non per nostra scelta».
«Vuoi parlarne?» domando non appena noto il suo sguardo diventare triste.
«Sai, mi sarebbe piaciuto incontrarti prima. Ne avrei avuto davvero bisogno. Magari avresti potuto aiutarmi proprio come Harrison ha aiutato Zende».
Il mio sguardo confuso la incita a continuare.
«Zende prima non era così, sai... era un ragazzo solare, con voti abbastanza alti a scuola, amava disegnare e divertirsi con gli amici».
«Cos'è successo poi?» Le chiedo intuendo che sia accaduto qualcosa che abbia cambiato la vita dei due fratelli per sempre.
Eveline sospira, per un attimo alza gli occhi al cielo poi, torna a guardarmi.
«Quasi quattro anni fa, Zande e io, abbiamo perso entrambi i nostri genitori».
«Eveline, io non lo sapevo...» dico appoggiandole una mano sulla spalla «Mi dispiace tanto».
«Tranquilla, non potevi saperlo» accenna un sorriso. «Posso chiederti com'è successo?» La ragazza annuisce. «Probabilmente parlarne mi farà bene» ammette mettendosi più comoda «Mio fratello e io non parliamo mai di loro perché farlo significherebbe rivivere il momento e per noi è troppo doloroso» Eveline si asciuga una lacrima «Un incidente stradale - inizia- un'auto non ha rispettato lo stop che c'era all'incrocio ed è andata a sbattere contro la loro. Quella sera i miei genitori stavano andando a cena fuori... sai Sharon, era il loro anniversario di matrimonio e papà

Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora