Sharon's Pov
Quale settimana dopo, io ed Harrison ci troviamo su un aereo diretto verso l'Italia, con due biglietti di sola andata.
Sono arrabbiata nera con mio fratello, mi ha tradita, ingannata e in un certo senso costretta a salire con lui sopra questo stupidissimo aereo.
Sono delusa dal suo comportamento. Lui pensa di proteggermi invece mi sta solo distruggendo.
Dopo nove mesi a Londra, finalmente mi stavo ricostruendo una vita, ma invece eccomi qui, ancora una volta lontana da ciò che mi è più caro al mondo: Zende Maleck.
Harrison ha provato più volte a rivolgermi la parola, ma io non ne ho voglia, ho solo il desiderio di chiudermi in camera e non uscire più.
«Rivedrai i tuoi vecchi compagni. Dovresti esserne felice». Sussurra al mio orecchio togliendomi una cuffietta.
Ah vero... avevo dimenticato che Harrison ha pensato proprio a tutto.
Mi ha inserita di nuovo nella mia vecchia scuola così potrò continuare a frequentare gli ultimi quattro mesi e poi conseguire il diploma.
È assurdo da parte sua, ma c'è riuscito; io e Zende adesso siamo separati e lontani.
Non appena io ed Harrison ritiriamo i bagagli, ci avviamo verso l'uscita dell'aeroporto dove ad attenderci, ovviamente, troviamo i nostri genitori più felici che mai.
Harrison avrà raccontato la nostra storia anche a loro? O semplicemente
ha pensato a una scusa credibile e banale per non diffondere sospetti?
Di sicuro la seconda opzione è da lui.
Corro verso mia madre e l'abbraccio.
Entrambi mi sono mancati da morire e, una volta tra le braccia di mio padre, mi ricordo di non dover piangere, o almeno, non ora.La via del ritorno non è poi così tanto lunga e, una volta arrivati a casa, mi chiudo dentro la mia stanza per disfare le valigie. Mentre sto per togliere la felpa regalatami da Zende, la porta della mia camera si apre, rivelando mia madre già col grembiule per preparare la cena.
«È andato bene il volo?». Mi chiede sedendosi sul letto. Annuisco.
Forse dovrei essere più socievole con lei, non merita il mio silenzio ma davvero, mi viene solo da piangere.«Londra è come te la immaginavi?».
«Sì è molto diversa da qui ma devo ammettere che Verona mi è mancata molto!» Sorrido per smorzare la tensione.
«Quella felpa, è nuova?». Chiede ed io sto alcuni secondi in silenzio a riflettere su cosa dire.
Mamma, ti presento la felpa del mio ragazzo. Bella vero?
Eccolo che ritorna, il mio "Mini-Me" ha sempre voglia di sfottermi quando sono in difficoltà!
«Sì, l'ho comprata una settimana dopo essermi trasferita».
«Sembra un po' grande... non credi? Potrebbe venire a tuo fratello!» ride.
«Volevo fosse comoda» le dico.
Mia madre si alza dal letto per venirmi ad abbracciare.
«So che sarà difficile ritornare alle vecchie abitudini ma so per certa che tu ci riuscirai. Vedrai che andrà bene».
Dice per poi sistemarmi i lungi capelli neri dietro le spalle.
«Purtroppo Harrison ha dovuto trasferire il suo lavoro qui per un po' di tempo, ma vedrai che in estate potrete ritornare a fare una vacanza in Inghilterra».
Ah, allora è questo che ha inventato? Ha addossato tutta la colpa al suo lavoro?
Socchiudo per qualche secondo gli occhi e, prendendo un forte respiro, sorrido a mia madre che, soddisfatta, ritorna in cucina.
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Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]
Fanfiction🔥[IN TUTTE LE LIBRERIE E STORE ONLINE]🩷📚 Sharon vive a Verona coi genitori e sta per cominciare l'ultimo anno di Liceo. Suo fratello maggiore Harrison, già da molto tempo si è trasferito a Londra, bramoso d'indipendenza, e lì gestisce un negozio...