Sharon's Pov
Le settimane passano, ed è quasi un mese che sono ritornata a casa. Le cose non vanno come dovrebbero, ma almeno ci proviamo.
Harrison continua a lavorare al negozio con Larry e Nic, e gli affari non sembrano andare male.
Leroy continua a lavorare alla biblioteca, mentre Eveline Eve qualche volta, quando le lezioni all'università glielo permettono, passa a trovarci.
Devo ammetterlo, quei due sono carini insieme e sono felice che mio fratello stia bene in compagnia della sua nuova fidanzata.
Vorrei non dover nascondere a Harrison della mia relazione con Zende ma, mio fratello sembra non tollerare il suo amico al momento.
Dopo scuola decido di andare al nostro appartamento segreto.
È la prima volta che vengo qui dal ritorno a casa e sono emozionata. Quando apro la porta, Zende è in cucina a disegnare.
Non appena mi vede, un sorriso sul suo volto nasce. Posa il pennello e dirigendosi verso di me, mi bacia.
«Sei qui» dice. «Sono qui» confermo.
Zende mi fa cenno di seguirlo, riprende posto davanti al suo dipinto facendomi sedere sulle sue gambe.
«Sei molto bravo» ammetto osservando il suo lavoro «Chi è la ragazza?».
«Sono ancora all'inizio ma... sto lavorando a un tuo ritratto».
«Sul serio?» Domando incredula avvicinandomi meglio al disegno. Scuoto la testa. «Io non sono così bella!».
«Lo sei molto di più» precisa facendomi arrossire. «Non è vero» sorrido.
«Ti sottovaluti e non dovresti Sharon».
Lo guardo perdendomi completamente nei suo occhi. È lui a essere bello, dentro e fuori.
Peccato che Harrison si sia dimenticato del suo migliore amico.
Dopo aver finito di studiare per il compito di domani, decido di chiamare i miei genitori per sapere come se la passano in Italia.Mia madre, come al solito, si preoccupa se mangio o meno, mentre mio padre, si assicura che Harrison mi tenga al sicuro.
Mi mancano molto e spero di vederli il prima possibile.
L'indomani, come al solito mi sveglio presto per andare a scuola, Harrison mi accompagna e a terza ora, io e i ragazzi, compreso Damon, ci riuniamo per ripassare gli argomenti di matematica per il compito dell'ultima ora.
Anche oggi, Zende all'uscita della scuola decide di venirmi a prendere, e insieme andiamo nel nostro appartamento.
Harrison poco prima mi ha inviato un messaggio, ma io, essendo con Zende, gli ho dovuto inventare una scusa dicendogli che sono a casa di Eden con Adel.
So che è sbagliato continuare a nascondergli di noi, ma cosa devo fare? Harrison continua a non volerne sapere nulla del suo migliore amico e, quest'ultimo, è ferito per il comportamento di mio fratello.
«Pensi che capirà?» Mi chiede, distendendosi sul divano con me tra le sue braccia.
«Tu sei il suo migliore amico, spero che capirà come noi abbiamo capito lui». Cerco di rassicurarlo, ma in fondo so qual è il problema di Harrison.
Mio fratello pensa che Zende non sia veramente interessato a me, pensa che sia una ripicca nei suoi confronti, in quanto Harrison adesso sta con Eveline.
So che Zende non farebbe mai una cosa del genere e inoltre so bene che i sentimenti che proviamo noi due, sono veri. «Sono stanca di mentire Zende. Sono stanca di continuare a nascondere quello che provo». Ammetto, e nascondendomi
il viso tra la sua spalla e il suo collo, cerco d'imprimere nella mente questo nostro piccolo momento.
«Lo so piccola, e ti prometto che domani diremo tutto».
«Domani?». Chiedo, pensando che sia improvvisamente troppo presto. Non sono ancora pronta psicologicamente e... «Sì, i ragazzi hanno organizzato una serata a casa vostra, e sarà lì che io dirò di noi».
«Sicuro?». Chiedo al mio ragazzo che, prima di annuire, mi lascia un bacio sulla guancia.
«Pensi che Larry si ricorderà di portare il film che dobbiamo guardare tutti insieme questa sera?». Mi chiede mio fratello distogliendomi per qualche secondo dal mio pensiero fisso: Zende e la dichiarazione di stasera.
Annuisco semplicemente per poi ritornare a guardare il pollo cuocersi in forno.
«Sharon, tutto ok? Ti vedo molto distratta ultimamente e...».
«Sì, tutto bene a scuola, tranquillo; tu ed Eve?». Chiedo portando la sua attenzione su altro. Ci manca solo che faccia innervosire Harrison e siamo a posto!
«Sì, è una brava ragazza». Sorride.Anche Zende lo è! Penso fra me e me.
«Lo so». Replico semplicemente, ignorando ciò che mi suggerisce di dire il mio "Mini-Me".
Dopo cena, i ragazzi decidono di trasferirsi in salotto per guardare il film affittato da Larry e così, io prendo posto vicino a Nic, che nota la mia agitazione.
«Stai bene?». Sussurra al mio orecchio.
«Sì... o almeno, per ora sì». Dico e lui annuisce, intuendo che non è questo il momento adatto per parlarne.
Dopo la fine del film, Eveline e Larry, entusiasti per la serata, decidono di giocare a "obbligo o verità".
Inizialmente io non voglio, ho sempre odiato giocarci da piccola e adesso che sono grande, lo odio ancora di più.
Larry mi trascina dietro di sé e, facendomi sedere per terra, mi costringe a partecipare.
Nel momento in cui Zende mi lancia uno sguardo, la bottiglia mossa da Eve inizia a girare e così il primo ad essere "vittima" di questo gioco è proprio lei, che scegliendo obbligo, viene costretta a spalmarsi la faccia con della panna da cucina.
Tra una risata e l'altra, Harrison gira la bottiglia e, come se fosse fatto apposta, smette di girare nella direzione di Zende.
«Allora Maleck...». Comincia Harrison. «Obbligo o verità?» Gli chiede come se in un certo senso lo stesse sfidando.
Zende mi lancia un piccolo sguardo e io è allora che capisco cosa vuole fare. Vorrei urlargli di non farlo adesso, ma so che non sarei in grado di fermarlo in questo momento.
«Verità». Risponde, mentre Harrison lo guarda dubbioso.
«Sai Zende, conoscendoti da anni, e conoscendo tutto di te, mi viene difficile formulare una domanda, quindi dammi qualche minuto». Sorride Harrison, ma so che ancora non l'ha perdonato del tutto.
«Non hai bisogno di una domanda, ho io da dirti qualcosa». Zende si alza da terra e tutti noi con lui. Hanno intuito che qualcosa non va, e io ho il cuore che batte sempre più veloce.
Spero che Harrison capisca che tutto ciò non è per fare del male a lui...
«Di che stai parlando Zende?». Harrison va verso il mio ragazzo, ma io non ho neanche il coraggio di batter ciglio.
«Stevens, io e Sharon stiamo insieme».
Improvvisamente tutti si ammutoliscono, poi, Harrison scoppia in una rumorosa risata.
«Bella battuta amico. Cavolo, sembravi davvero serio». Harrison si porta una mano tra i capelli per sistemarli un po', ma lo so, è nervoso.
«È vero». Sussurro io, ma tutti nella stanza riescono a sentirmi. Harrison si volta verso di me e mi guarda.
«Non è divertente Sharon, okay?». Mio fratello socchiude gli occhi per poi tornare a guardare il suo amico.«Non ho più voglia di partecipare a questo stupido gioco!».
«Harrison, per favore, ascolta cos'ha da dire Zende. Noi due stiamo veramente insieme e io...».
«E tu cosa Sharon? Non vorrai dirmi che tieni a lui e che lo ami, vero?». Il tono di voce di Harrison è aumentato, così Zende viene verso di me prendendomi la mano.
Harrison nota questo suo gesto e s'innervosisce ancora di più. «Sei un bastardo Zende, non ti credevo così vendicativo!».
«Io non sto giocando coi sentimenti di tua sorella Harrison!».
Zende è ormai al limite della sopportazione, ma io stringo la sua presa pregandolo di non urlare e peggiorare l'umore di mio fratello.
«Ah no?». Dice sarcastico Harrison.
«No».
«Va' via Zende, non voglio più vederti dentro questa casa, ma cosa più importante, non voglio vederti insieme a mia sorella!».
«Tu non hai voglia di vedere me con tua sorella ma invece tu puoi con la mia? Eh Stevens?».
«Io amo davvero tua sorella, cazzo!»
Harrison va verso Zende e lo spinge verso la porta.
Leroy, Nic e Larry cercano di far ragionare Harrison, ma lui, nervoso, caccia anche loro.
«Harrison smettila, ti stai solo rivelando un ragazzino!». Zende è ormai al limite e non sopporta che mio fratello lo tratti in questo modo.
«Non sei l'unico che può provare dei sentimenti, okay? Anch'io sono una persona!».
«Certo, ma non con Sharon. Potevi prenderti qualsiasi altra ragazzina per dimostrarmi che eri cambiato, ma non mia sorella, non lei Maleck». Harrison ha gli occhi rossi e non la smette più di urlare contro il suo amico.
«È successo Harrison, lo vuoi capire?». Zende prova a mantenere la calma, ma mio fratello non glielo permette.
«No, non crederò mai che le tue intenzioni siano buone».
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Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]
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