Lily
Iniziai a camminare e camminare verso la Foresta Oscura, l'unico luogo in cui potevo essere chi volevo e tranquillizzarmi. Certo, avevo il terrore della Forseta Oscura, ma in un momento come quello, in cui sentivo gli stupidi occhi dello stupido Potter con uno sguardo da stupido sullo stupido viso mentre teneva la sua stupida felpa tra le stupide mani e rimaneva in piedi a guardarmi con una faccia da stupido mentre io continuavo a camminare verso non so precisamente dove mi dava la carica di un leone dato che il mio orgoglio era molto più forte della paura che stavo provando mentre mi addentravo nella foresta.
Iniziai ad intravedere i primi alberi e Potter scomparve alla mia vista, finalmente. Forse questo è un miracolo divino, o forse no. Fatto sta che ero la ragazza più felice del mondo quando quello stupido ragazzo non mi guardava più, grazie a Merlino.
Mi avvicinai ad un albero da cui non si vedeva più niente di Hogwarts o del suo giardino. C'erano solo alberi davanti a me. Un'infinità di arbusti alti magari dieci o venti metri e che facevano ombra perenne sopra le rocce che "vivevano" vicino a loro. Era un bel luogo per pensare ma è anche un bel luogo per morire di paura o peggio, per essere espulsi. Sarei potuta essere espulsa per essermi addentrata senza permesso nella foresta, dato che è severamente proibito. Lo è anche perchè ci sono molte bestie selvagge che nemmeno Hagrid, il nostro custode, puó immaginare che esistano.
Mi venne un'idea. Proprio perchè ero qui dentro potevo raccogliere le erbe che servivano per la pozione del professor Lumacorno che ci aveva assegnato per la settimana prossima. Io, ovviamente, ho già scritto la relazione anche non avendola nemmeno preparata e mi sembra la giusta occasione per prendere gli ingredienti fondamentali. Non penso che ci rientreró mai qui dentro quindi o adesso o mai più.
Mi misi alla loro ricerca. Non mi servivano molte foglie nè molte parti di animali ma le erbe erano fondamentali per questo tipo di pozione. Ed è molto difficile e complicato trovare un tipo di erba in una foresta dove cresce quasi solo ed esclusivamente erba.
Girai per gli alberi in lungo e in largo prima di trovare una quantità ottima dell'erba che mi serviva. Mi abbassai quanto bastasse e ne tagliuzzai qualche punta di quella più fresca, dato che molti filetti erano o vecchi o bruciati da qualcosa che sicuramente viveva nella foresta.
«Penso che mi basti»dissi tra me e me tornando indietro a passo veloce. Non sarei voluta rimanere per molto tempo in quel luogo oscuro proprio come il suo nome e meno minuti ci restavo, meno erano le probabilità che qualcuno mi vedesse e che, dopo aver raccontato tutto al preside, fossi stata espulsa. Ah e ovviamente diminuivano anche le probabilità della mia morte imminente ma questo va in secondo piano per me che sono la Caposcuola Perfetta Evans. Suonava molto meglio, Prefetto Perfetto Evans, anche perchè mette ancora più timore.
Non feci molti passi che sentii un rumore. Ma non era un rumure di quelli che si possono sentire anche fuori di qui, tipo il cinguettio di uccelli o lo scrosciare delle foglie tra di loro. Sembrava quasi che qualcuno o qualcosa avesse schiacciato un ramo facendolo così rompere sotto al proprio peso. Mi girai di scatto ma non c'era nessuno nell'oscurità. Per questo continuai a camminare dritta per dritta.
Poi lo risentii. Stesso rumore di prima stessa paura. Mi rigirai ancora ma nemmeno questa volta c'era qualcuno dietro di me. Pensai che forse era Potter che voleva farmi paura, al suo solito essere idiota e babbeo e stupido e deficiente e tutto il resto.
«Potter finiscila o ti dovró uccidere appena arriviamo ad Hogwarts»dissi io ringhiando tra i denti con la quasi speranza che fosse lui. Non avrei mai pensato di voler vedere Potter, ma in un'occasione del genere l'avrei voluto eccome.
«Dai Potter fai il serio, e se anche Black è con te digli di evitare la sua solita battuta idiota perchè non fa ridere nessuno»dissi io girandomi verso i rumori che continuavo a sentire e incrociando le braccia al petto, la mia posizione da battaglia, e spostando il peso da una gamba all'altra per far capire a chiunque fosse aka Potter e Black, che non ero in vena di scherzi o dei loro stupidi giochetti quel giorno.
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Ti odiavo, ora non più
Fanfiction«Sul serio Evans, cosa vuoi che faccia? Sono in punizione»dice lui facendo un tiro e poi sputare il fumo che si sparge nel piccolo angolo della biblioteca. «Vuoi fare qualcosa? Sparisci dalla mia vita»dico io guardandolo negli occhi. Il fumo li fa...