James
«Sirius, in questo momento potrei anche ucciderti»spiego io dopo aver preso una burrobirra al bancone e essermi diretto ad un tavolo piuttosto isolato rispetto agli altri. Non vorrei che ci sentissero mentre spiego al mio migliore amico il modo lento e doloroso in cui lo uccideró, nel caso mi dovessero prendere per matto.
«Come hai osato toccare la Evans?!»esclamo io spalancando gli occhi in un gesto più che irritato. Insomma, me l'ha fatto a posta! Io sono arrivato e lui, da bravo cane, per attirare la mia attenzione, ha preso la Evans e...e l'ha toccata con quelle sue luride mani!
«Come sei drammatico James, le ho solo passato un braccio intorno alla vita, non ci ho mica scopato eh»dopo questa gigantesca cazzata che ha appena sparato non credo gli parleró ancora. LO HA APPENA CONFESSATO E NON SE NE PENTE?!
«Co-co-cosa?! Tu lo dici pure?»chiedo io cercando di sembrare il più calmo possibile, anche se mi riesce molto difficile mantenere la tranquillità in un momento del genere.
«Si, che c'è di male?»domanda lui come se fosse la cosa più normale del mondo quello che ha fatto. E fa sembrare anche normale quello che sta dicendo e quello che ha fatto. Ma lui non sa che in questo momento io lo ammazzerei sotto gli occhi di tutti.
«Io ti posso anche uccidere con queste mani, sai?»gli chiedo io indicando con il pollice la mia altra mano mentre continuo ad osservarlo con uno sguardo assassino.
«Ma non lo farai»mi dice ghignando per poi attaccare le sue labbra al bicchiere di burrobirra. Sbuffo perchè si, è vero, non ucciderei mai il mio migliore amico, non potrei, non ce la farei e, soprattutto, non vorrei.
«Perchè stai reagendo in questo modo?»mi domanda lui dopo un po' e alzando lo sguardo verso il mio, entrambi pensierosi.
«In che senso?»gli chiedo io facendo finta di non capire quello che vuole sapere. Anche se lo so alla perfezione. Vuole sapere perchè io ho reagito in questo modo alla vista di lui che "abbracciava" la Evans.
«Nel senso che lo hai capito benissimo. Ma te lo spiego. Perchè mi hai sgridato solo perchè ho passato un braccio intorno ai fianchi della Evans?»mi ribatte lui incrociando le braccia e tirandosi indietro, appoggiando la schiena allo schienale della sedia.
«Sirius io la...non lo so, amico. Io...»ma mi interrompo volgendo lo sguardo verso la vetrina. Non c'è nessuno e avrei tanto voluto che ci fosse lei, a guardarmi da lì fuori.
«Hai detto di amarla, davanti a tutti noi. Puoi dirmi la verità?»ma io non gli rispondo. Non voglio mostrarmi debole davanti a lui, al mio migliore amico.
Perchè l'amore è una debolezza. Quando ami qualcuno tutto gira intorno a quella persona e se le succede qualcosa ti senti in colpa a prescindere perchè ti senti responsabile di lei, anche se questa persona non ti ricambia. Ti senti sempre più manovrabile da questo sentimento ed è questo che mi sta succedendo.
«La ami?»mi chiede lui dopo interminabili momenti in cui io mi perdo nell'atmosfera del momento.
Inizio a pensare. La amo? In realtà non lo so affatto. So alla perfezione che mi piace, e anche tanto. Mi piace da impazzire. Mi piace quando si passa una mano tra i capelli fiammanti mentre studia perchè le si posano sugli occhi verdi speranza che puntano la pergamena, su cui scrive con una mano lesta, precisa e ordinata. La osservo spesso mentre è concentrata in altro oltre che a litigare con me. Anche se amo litigare con lei. Mi piace anche sentirla urlarmi contro che sono un idiota ma almeno che sta rivolgendo una parte della sua attenzione verso di me. E solo ora me ne rendo conto. L'ho appena detto nei miei pensieri. Io amo litigare con lei. Io amo lei, è questo il succo di tutto quello che penso su di lei. Io la amo e amo i suoi modi di fare per farmi perdere la testa, anche se è proprio lei che mi accusa di fargli perdere la testa con tutti i miei guai e con tutte le punizione che mi vorrebbe assegnare, se solo potesse. Amo il suo carattere coraggioso, forte, come se nulla potesse abbatterla, e mostruosamente orgoglioso. È orgogliosa al tal punto dal non ammettere di esserlo. E forse, per tutti questi anni, è stato proprio questo maledetto orgoglio a impedirmi di trasmettere i miei veri sentimenti per lei. Anche perchè, anche io sono maledettamente orgoglioso ma almeno lo ammetto. E ora dovrei ammettere anche di essere innamorato perso di Lilian Evans.
STAI LEGGENDO
Ti odiavo, ora non più
Fanfiction«Sul serio Evans, cosa vuoi che faccia? Sono in punizione»dice lui facendo un tiro e poi sputare il fumo che si sparge nel piccolo angolo della biblioteca. «Vuoi fare qualcosa? Sparisci dalla mia vita»dico io guardandolo negli occhi. Il fumo li fa...