Lily
«Allora Evans.»dice Potter dopo essere uscito dallo spogliatoio per poi aggiungere:
«Dove mi porti?»«In biblioteca»annuncio io, chiudendo il libro che stavo leggendo per poi alzarmi. Vedo la mano di Potter tendersi verso di me, sicuramente in segno di aiuto, ma io la scosto, aiutandomi con la staccionata ad alzarmi. Forse lui non ha ancora capito le mie parole. Ma sono sicura che sbotta quando le capisce, dicendo:
«Tu sei matta o cosa? Io e la biblioteca, insieme?»mi domanda lui come se stesse per uscire con una ragazza ad un appuntamento galante. In quel caso mi dispiacerebbe per la biblioteca.
«Finiscila Potter, stammi dietro»dico io intendendo di seguirmi. Lui sembra pensare altro e lo noto quando fa comparire un ghigno sul viso posizionandosi dietro di me e abbassando lo sguardo.
«Anzi stammi avanti che è meglio»aggiungo girandomi e tirandolo per il braccio mettendolo davanti a me per poi spingerlo un po' per farlo camminare.
«Evans, poi sono io quello pervertito vero?»mi schernisce lui e, da come parla, posso giurare che ha un ghigno sul viso.
«Vuoi negarlo?»gli chiedo a mia volta io raggiungendolo e camminando di fianco a lui che ghigna divertito alle mie affermazioni anzi, alle mie domande.
«No certo che no.»dice lui con un'alzata di spalle come se questa fosse una cosa da tutti i giorni, una cosa normale. Ma non lo è. Questa è una cosa da James Potter, e James Potter è tutto tranne che normale.
«Sai Evans, io ne ho fatte di cose pervertite»dice lui mettendosi davanti a me e camminando all'indietro per guardarmi in faccia.
«Oh ma davvero. Mi interessano moltissimo le tue avventure amorose guarda»gli rispondo io con sarcasmo e a tono mentre aumento il passo e lo supero sbattendogli non con delicatezza la spalla sulla sua che non lo fa smuovere nemmeno di un centimetro.
«Lo so Evans. Se vuoi, puoi essere un'altra mia avventura...»mi dice lui. Sento dei passi avvicinarsi mentre dice queste parole e poi le sue dita sfiorano la mia schiena. Forse lui non lo sa, ma io odio quando qualcuno mi tocca la schiena. E in più odio lui. Quindi...se i miei calcoli sono giusti, odio più odio uguale morte per James Potter.
«Tu. Azzardati. A. Toccarmi. La. Schiena. Un'. Altra. Volta. E. Ti. Spezzo. Le. Gambine.»lo minaccio io fermandomi. Lui non se ne accorge e infatti mi viene a dosso, facendomi sentire il suo fiato caldo sull'orecchio e, dato che si abbassa, poi sul collo. Questa sensazione scatena in me un improbabile scarica elettrica che mi parte da dove il suo respiro si posa fino alle gambe, dopo aver attraversato tutta la colonna vertebrale.
«Va bene, quindi vuoi che ti tocco qualcos'altro?»dice lui poggiando la mano sul mio fianco destro e stringendolo un po', prima che io mi girassi per dargli un cieffone sulla guancia.
«Ma ti sei bevuto il cervello o cosa?! Senti, se hai gli ormoni a palla evita di provarci con me che non attacca, mi hai capita?!»gli grido io dopo aver preso la mia bacchetta dalla tasca e avergliela puntata al petto avanzando verso di lui, che non si muove indifferente.
«Evans, non mi piacciono le rosse, mi dispiace per te, ma se vuoi posso provare a chiedere a Sirius...»ghigna. Merlino, quanto lo odio quando ghigna. Ma chi diavolo si crede di essere?!
«Potter vuoi un altro schiaffo? Se è così te lo do senza che sprechi fiato nel dire queste cazzate!»gli rispondo io alzando la voce e avvicinandomi a lui con le narici allargate per poi girarmi e iniziando a camminare verso la biblioteca.
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Ti odiavo, ora non più
Fanfiction«Sul serio Evans, cosa vuoi che faccia? Sono in punizione»dice lui facendo un tiro e poi sputare il fumo che si sparge nel piccolo angolo della biblioteca. «Vuoi fare qualcosa? Sparisci dalla mia vita»dico io guardandolo negli occhi. Il fumo li fa...