Be mine, I'll be yours

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*JUNE'S POV*

*Tre anni dopo*
Dicembre 2019.


E pensare che mi sembra passato così poco tempo da quando ho conosciuto Luke.
E pensare che aveva solo diciassette anni, quando si è presentato, quella notte, a casa mia, mentre fumavo, per chiedermi di aiutarlo in matematica; e pensare che io avevo solo vent'anni, andavo all'università, mio fratello non lo considerava un tipo simpatico e viveva la sua vita con Sue.
E pensare che sono successe così tante cose da quel giorno: ci sono stati fraintendimenti, Luke che credeva che io uscissi con un altro, la sua confessione in un pomeriggio pieno di tensione, la mia felicità nello scoprire che piacevo a lui, che ero ricambiata, quel primo bacio dato sulla spiaggia, quella storia iniziata di nascosto, ma che poi, è stata scoperta da Ashton, il quale non ha preso la notizia con gioia, o almeno così è stato all'inizio, poi è stata scoperta da Liz, che ci ha portato alla nostra separazione.
Sembra passato così poco tempo, quando in quell'ostello in Spagna, ho fatto il test di gravidanza, scoprendo di essere incinta, scoprendo di avere dentro di me un piccolo puntino che sarebbe diventata la mia Lune, che tra poco compie già cinque anni.
Mi sembrano ieri, quei giorno bui senza di Luke, senza lui al mio fianco: quei giorni in cui mi sentivo sola e senza speranza, sola, senza l'unica persona importante per me, che si trovava in tour, a chilometri di distanza, che soffriva facendomelo capire in tutti i modi, ma che io... fingevo di non notare, perché io dovevo crescere Lune, dovevo cavarmela da sola, dovevo capire che lui non poteva prendersi quel tipo di responsabilità.
Ma ecco che la mia vita ha avuto una svolta, ed ecco che Luke è tornato di nuovo da me, è tornato per non lasciarmi più, è tornato per prendersi cura di me e della sua bambina.
Sembra ieri, quando mi ha chiesto di comprare quella che è casa nostra, sembra ieri che mi ha convinto ad andare in tour con lui, sembra ieri che Liz si è presentata in casa nostra chiedendomi scusa, accettandomi per quella che sono, accettando la mia storia con Luke senza dover essere convinta da nessuno, se non da se stessa.
Sembra ieri che termino i miei studi, e comincio una nuova avventura.
Sembra ieri che vivo un tour mondiale con Luke, mio fratello, Mike, Calum e la piccola Lune, sembra quasi incredibile che quel tour sia già finito, incredibile che i 5 Seconds Of Summer abbiamo già pubblicato un album e abbiano già concluso un altro tour, tutto loro, in giro per il mondo, al quale io, ho partecipato, l'ho vissuto, sulla mia pelle, ho vissuto tante di quelle emozioni che non riesco a ricordarmele tutte, ma è stata l'esperienza più bella della mia vita.
E... mi sembra ieri, quando invece sono passati già due mesi, quando Luke ha varcato la porta di casa: è entrato con un viso fin troppo strano.
Io ero in cucina, stavo preparando la cena, Lune guardava la televisione, e non appena l'ha visto entrare ha iniziato a chiamarlo in tutti i modi, attirando la mia attenzione.
Si sono presentati entrambi sotto i miei occhi, lei che sorrideva, lui che non riusciva a guardarmi in faccia: la cosa mi preoccupava e non poco, non lo avevo mai visto così, sembrava nascondere qualcosa, sembrava custodire quelle parole dentro di sé, parole a me ignote, parole che temevo non promettessero nulla di buono.
Ma il suo sorriso, poi, l'ha tradito.
E l'ho visto chinarsi, per appoggiare per terra la nostra bambina e ha continuato a stare a quell'altezza, perché inginocchiandosi sotto i miei occhi, ha cercato qualcosa nella tasca del giubbotto che non si era ancora tolto, e ci ha mostrato quella scatoletta nera.
L'ha aperta sotto i miei occhi, l'ha aperta mostrando la bellezza di quell'anello, un anello d'oro, così semplice, così perfetto, così fatto per me.
E quelle parole, mi rimbombano in testa da due mesi.
-June Julie Irwin, il romanticismo non è il mio forte e lo sai- la sua risatina soffocata dall'agitazione, le sue guance che diventavano rosse ogni secondo che passava, i miei occhi increduli per quel gesto.
-Ma... a costo di sembrare ripetitivo, ti amo- ha continuato, mentre Lune lo guardava meravigliata, il suo papà in ginocchio, la sua mamma paralizzata, la sua mamma che si sentiva così emozionata ma anche un po' stupida, perché quello che l'aspettava era così bello, così importante, che si trovava vestita in modo pessimo, avevo i capelli appena asciugati, il viso senza un filo di trucco, il pigiama indossato, mi sentivo così sciocca, mi sentivo davvero insufficiente.
-E credo che debba darmi una mossa- ha continuato lui –A chiederti di sposarmi- ha confessato, prendendomi la mano, infilandomi quell'anello all'anulare sinistro, lasciandomi senza parole.
-Dicono che "chi tace acconsente", quindi il tuo silenzio, lo prendo come un "sì"- mi ha preso in giro, per poi baciarmi le labbra, mentre io, cercando di farmi forza, mi sono stretta a lui, bisbigliando più che potevo quel "Sì" che lui stava aspettando, abbracciandolo, baciandogli il viso, chiedendogli scusa per ogni cosa, chiedendogli scusa per essermi presentata nel peggiore dei modi rovinando un momento così importante.
E lui, mi ha guardata, mi ha osservata attentamente per poi annunciare –Sei la June che amo, non voglio altro- e le mie guance si sono lasciate andare al rossore, mentre le mie labbra, hanno cercato le sue, Luke era riuscito a stupirmi ancora una volta.

E da quella sera, sono passati due mesi, ed oggi, è il giorno tanto atteso, il giorno del nostro matrimonio.
-E vi sembra possibile che siamo in piena estate e io mi sia beccata il raffreddore oggi?!- esclamo all'ennesimo starnuto, tutto mi aspettavo: la pioggia, il vento, una bufera, ma non il raffreddore, non il giorno del mio matrimonio dannazione!
-Sposa raffreddata... sposa fortunata?- cerca di sdrammatizzare Ashton, l'unico ragazzo presente in questa stanza: c'è Abby, c'è mia mamma, che mi danno una mano con il vestito, c'è Lune che sta sulle gambe di Ashton e ci sono io, che starnutisco ogni cinque secondi.
-Voglio una sigaretta- dico esaurita, non appena la cerniera del vestito è allacciata perfettamente, andando a cercare nella borsa di Abby.
Ma Ashton, mi nega questo mio desiderio.
-Luke dopo dice che sai di ciminiera. Dai June, ormai non hai più il vizio da anni, non lasciarti tentare da questa merda- e lo fulmino.
-Cos'è "merda", Zio?- chiede ingenuamente Lune, ed ecco il motivo per cui vorrei soffocare mio fratello: mia figlia è nella fascia d'età in cui ripete ogni cosa, dalla più sussurrata alla più urlata, ripete tutto e nei momenti meno opportuni.
-Ashton ti metterei una carota su per il naso!- cerco di trattenermi con le parolacce, mentre mia figlia scoppia a ridere: l'idea di una carota nel naso la diverte, piccola pagliaccia che non è altro.
-Scusa June, colpa mia- ridacchia il colpevole, facendomi sospirare, facendomi guardare lo specchio.
Il mio riflesso.
Questo vestito bianco è davvero bello, è davvero... unico: lungo, senza spalline, bianco ma nonostante la mia pelle chiara, non stona, ringrazio il cielo per non sembrare un fantasma, ringrazio mia mamma e Abby che hanno saputo consigliarmi nel migliore dei modi, anche in fatto di scarpe, dato che, nonostante i tacchi alti, mi fanno camminare decentemente.
I capelli biondi sono "semi raccolti", o almeno così li ha definiti la parrucchiera, dato che li ha raccolti davanti, mentre dietro scendono lunghi e mossi, sono meravigliosi, non li ho mai trattati così bene, mi piacciono, davvero tanto.
I miei occhi truccati appena, Luke ha espresso chiaramente di non volere un panda al posto della sua sposa, il rossetto che mi ha comprato mia mamma è davvero bello, non la ringrazierò mai abbastanza, tutto questo è meraviglioso, l'immagine allo specchio mi ritrae davvero così... bella, non mi sono mai sentita così, non mi sono mai sentita così bene con me stessa.
Eppure, il mio riflesso mi rende ancora incerta.
-Siete sicuri che sto bene? Non mi manca qualcosa?- e tutti alzano gli occhi al cielo.
-Il cervello sicuramente, ma per quello... ti conviene arrenderti- dice Ashton, facendo ridere tutti i presenti, abbracciandomi e facendomi arrivare quel profumo che si è spruzzato fino a pochi istanti fa: mio fratello è emozionato, è inutile negarlo, è emozionato da morire, lo sento quasi tremare mentre mi accarezza la schiena, lo sento balbettare mentre mi dice quanto sia bella oggi, lo sento che gli manca il fiato al pensiero che sarà lui ad accompagnarmi all'altare.
-Non svenire- gli chiedo in un sussurro, mentre Abby ci avvisa che è ora di andare.

Lune, accompagnata da Harry, entra per prima, sarà lei a portare al suo papà le fedi, in seguito, tocca a me.
Stringo il mazzo di fiori che tengo tra le mani, torturo il gambo di queste rose, ed Ashton se ne rende conto, tanto che mi prende sotto braccio quasi bruscamente, come a volermi svegliare.
-Puoi sempre scappare se vuoi- e io spalanco gli occhi.
-Sei pazzo? Mai, io non sono una codarda- e lui ridacchia, prendendosi gioco di me.
-Chi l'avrebbe mai detto: l'acida zitella ha trovato chi la sopporta e neanche uno qualunque, ma Luke Hemmings dei 5 Seconds Of Summer!- gli pizzico il braccio.
-Giuro, prendimi ancora in giro e su per il tuo...- non mi lascia finire.
-June! Per l'amor del cielo: stiamo entrando in chiesa!- mi rimprovera come se fossi una bambina, sospiro rumorosamente e il mio cuore perde un battito, non appena la marcia nuziale ci incita ad entrare.
Tutti i presenti si alzano in piedi non appena ci vedono all'entrata della chiesa, tutti ci fissano, mi fissano e mi sento le gambe molli, mi sento svenire, le mani fredde, nonostante il caldo, il rossore che compare sulle mie guance, le mie gambe che non vogliono avanzare.
Sento Ashton, che mi trascina, quasi mi spinge, io seguo i suoi movimenti.
-Ti prego non mollarmi- dico a denti stretti, mentre lui sorride, cercando di non scoppiare in una risata delle sue.
-Ci sosteniamo a vicenda- bisbiglia lui, facendomi sorridere di più, facendomi sorridere al fotografo davanti a noi, che scatta la foto di noi due che avanziamo.
Il mio sguardo poi, punta dritto a colui che mi sta aspettando.
E io giuro, di non aver mai, mai, visto nulla di più bello in vita mia.
Il mio Luke è meraviglioso, lui e quel completo elegante sono una combinazione perfetta, unica, meravigliosa, quel viso così bello, così unico, i suoi occhi puntano ai miei come se non stessero aspettando altro, quegli occhi che sorridono con le sue labbra, labbra che non sorridono troppo spesso, ma che mai come oggi hanno sfoggiato il sorriso che si ritrova, un sorriso che marca le sue fossette, la sua felicità; i capelli biondi tagliati appena, le mani unite tra di loro che non riescono a stare ferme, è agitato quanto me, il mio piccolo Luke.
Niente meno che Michael e Calum dietro di lui, testimoni a tutti gli effetti, anche loro vestiti così eleganti per la cerimonia, cose mai viste, dato che si definiscono una band "punk rock", sono bellissimi, sono adorabili, ma niente riesce a distrarmi da quelle iridi azzurre.
-Ciao- lo sento bisbigliare, non appena ci troviamo a un passo di distanza.
La mano di Ash mi guida più vicina, Luke mi porge la mano, l'afferro, ed è così calda a differenza della mia, che è un autentico pezzo di ghiaccio.
Ashton raggiunge Abby, loro sono i miei testimoni, e dopo aver guardato ancora una volta quegli occhi azzurri, mi sento pronta a cominciare.

E nuovamente, il tempo sembra sfuggirmi di mano, il tempo sembra voler prendersi gioco di me.
È già passato anche l'attimo dello scambio delle fedi, l'attimo in cui io e Luke ci siamo uniti ancora di più di quel che eravamo.
Luke Robert Hemmings ha detto di "sì" a June Julie Irwin.
June Julie Irwin ha detto di "sì" a Luke Robert Hemmings.
E le nostre labbra non sono mai state così timide, perché baciarsi davanti a tutte quelle persone che conosciamo, è stata la cosa più strana al mondo.
Ed ora eccoci, in spiaggia, a festeggiare questo giorno, abbiamo tagliato la torta, abbiamo ricevuto regali a non finire, la nostra Lune ha fatto tantissime foto con noi, i nostri amici ci hanno tenuti lontani per quasi tutto il tempo, ho ballato più di una volta con Ashton ed Harry, ho ballato con Michael sotto lo sguardo divertito di Abby, ho ballato con Calum, ho ballato con i fratelli e il padre di Luke, mentre il mio sposo, ha ballato con mia mamma, con la mia migliore amica, con Liz, con la cara Sue e ovviamente, con la sua piccola Lune, che tra le braccia del suo papà si sentiva più felice di una principessa.
Ma ora, è il nostro turno, dobbiamo aprire le danze per il lento che tutti stanno aspettando, ma non faccio in tempo a prendere la mano di Luke, che tutti mi dicono di aspettare.
-Lancia il bouquet June!- giusto, come dimenticarsi una cosa così importante, dato che voglio che Abby lo prenda, giusto per far sbiancare Michael.
-Non possiamo farlo dopo?- si lamenta Luke, ma tutte le donne presenti lo fulminano.
Ed ecco che le ragazze si mettono dietro di me, a dovuta distanza: le guardo divertita, i loro occhi sono un mix di emozione e divertimento, non prendono la cosa troppo sul serio, mi incitano a girarmi.
-Mi raccomando Abby!- urlo, incrociando lo sguardo sconvolto di Mike che mi fa ridere.
-Uno...- comincio a contare –Due- sorrido –E tre!- e le mie mani lanciano in aria il bouquet.
Dura tutto pochi secondi e quando mi giro per il risultato, a mia grande sorpresa, spalanco gli occhi, sorrido, per poi trattenere la mia risata, perché la fortunata che tiene in mano i fiori non è Abby, ma Sue, che guardata dagli occhi sconvolti di Ashton, arrossisce come non mai, mentre le altre battono le mani.
Ma mio fratello, imbarazzato fino all'estremo, dato che tutti i ragazzi lo stanno guardando come a studiare una sua possibile reazione, comincia a lamentarsi sul fatto che dovremmo dare inizio alle danze, ricevendo da Luke mano forte, è impaziente il mio piccino.
E finalmente, le mie mani si intrecciano dietro il collo di lui, e finalmente, le sue mani sono sulla mia schiena, e finalmente, sulle note di quella canzone che ha un posto speciale nel mio cuore, perché è la stessa che abbiamo ballato a quel lontano ballo in maschera di Febbraio, io e Luke diamo inizio al ballo avvolti dalle note di "Every breath you take".
E dopo di noi, i nostri occhi vedono altre coppie raggiungerci: vediamo Liz ed Andrew, vediamo mia mamma con Calum, che si è offerto di ballare con lei, per non farla sentire sola, tenero il nostro Calum; vediamo Harry, il mio piccolo ed innocente Harry con la sua accompagnatrice, la piccola Kate, ci raggiungono anche un imbarazzato Michael che non ballerebbe mai, ma che per amore della sua Abby, farebbe questo e molto altro, sono teneri i nostri amici, sono davvero una coppia adorabile.
Ma ovviamente, i miei occhi e quelli di Luke, studiano il comportamento di un'altra coppia che non si potrebbe proprio definire così: Sue ed Ashton.
Lei, sembra intenta a tenere in braccio la piccola Lune, le fa vedere i fiori che ha preso, glieli mette tra i capelli, mente Ashton, siede vicino a loro, non parla, non si muove, sembra incantato di fronte a quell'immagine.
Ma la nostra bambina, sembra più sveglia dei due "rincitrulliti", dato che spinge Sue a guardare lo zio, dato che i due arrossiscono, perché, deduco, Lune abbia detto loro di ballare insieme, e sempre con questa punta d'imbarazzo, li vediamo prendersi la mano, quasi incerti, quasi insicuri, ma riescono a far intrecciare le loro dita, e dopo aver lasciato Lune a giocare con la figlia di Jack, il fratello di Luke, riescono finalmente ad unirsi a questo ballo, riescono a mettersi ad ondeggiare, a tenersi così vicini, ma entrambi, si negano lo sguardo.
-Quei due lì, non li capirò mai, lo giuro- mi sussurra all'orecchio Luke –Sono passati anni da quando si sono baciati per "sbaglio" e guardali: non hanno ancora trovato una soluzione, ti sembra normale?- ed effettivamente è vero: è passato così tanto tempo, sono successe così tante cose, eppure, nulla tra di loro è cambiato.
Abbiamo visto Ashton dire addio a Gemma, sempre se di addio si può parlare, dato che sul suo cellulare, arriva ancora qualche messaggio da parte di lei; abbiamo visto Sue uscire solo una volta con un ragazzo diverso da mio fratello, è durato solo un giorno, ventiquattro ore: abbiamo sentito Ashton urlare e imprecare contro di lei, e di quel ragazzo, neanche l'ombra, in compenso abbiamo trovato una Sue triste per un mese intero; vediamo ogni giorno che passa loro due sempre più insieme, li vediamo uscire, li sentiamo chiamarsi al cellulare, ma mai li abbiamo beccati a fare qualcosa di più.
"Siamo amici" ha osato bisbigliare mio fratello, ma chi ci crede? Sicuramente non noi.
Gli amici sono un'altra cosa, gli amici non si comportano come loro, gli amici non si ingelosiscono se si esce con un'altra persona, gli amici non si scambiano quello sguardo complice che fa arrossire, gli amici non hanno paura a toccarsi o a stare vicini: loro non sono amici, loro sono qualcosa di più, ne siamo sicuri, io in primis lo sono, sono convinta che ci sia stato qualche altro bacio dato "per sbaglio", sono sicura di essere all'oscuro di qualcosa, ma io, come tutti gli altri, ho imparato a non intromettermi più, a non chiedere più nulla, loro non risponderanno mai, non daranno mai risposte concrete, e finché sono felici, noi ci accontentiamo di non sapere.
-Loro due hanno ancora tanto da dirsi... hanno tanto da capire- sussurro a Luke, il quale alza gli occhi al cielo, perché è la frase che uso sempre quando mi riferisco a quei due: secondo me il perdono di Ashton è la cosa più dura da raggiungere, secondo me hanno davvero bisogno di tempo, hanno bisogno di conoscersi ancora di più, hanno bisogno di stare da soli, di capirsi, di approfondire la cosa, e nonostante siano passati così tanti anni... credo che ognuno si meriti il tempo che più ritiene necessario, si parla di sentimenti, di parla di due persone con emozioni che scorrono dentro di loro, il tempo non deve essere importante, non bisogna affrettare nulla.
-Meno male che noi abbiamo le idee chiare- mi dice Luke sulle labbra, facendomi arrossire: mi avvicino per dargli un bacio, e non posso essere più d'accordo, io e lui ci apparteniamo, non abbiamo bisogno di pensarci sopra, io amo lui, lui ama me, non abbiamo dubbi, non abbiamo ripensamenti.
-Non vedo l'ora di passare il resto della mia vita con te- mi confessa e questa frase mi fa sorridere.
-Mio fratello ti definisce coraggioso per questa scelta- alludo alle sue prese in giro.
-Tuo fratello non capisce niente e la sua situazione di single perenne ne è la prova- lo deride per poi avvolgermi ancora più vicino a lui, appoggiando le labbra alle mie.
Sorrido in questo bacio, mi sento davvero la ragazza più felice al mondo, bacio Luke e do inizio a quella vita che ci aspetta insieme, la vita che si apre davanti ai nostri occhi, la vita che noi, abbiamo cominciato molti anni fa, quando quella sera, lui è venuto a chiedermi informazioni per le "ripetizioni".

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