Capitolo 2

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Quando poggia il piatto davanti a me rimango sorpresa nel vedere cosí tanto cibo. Certo,non ho mai avuto problemi di cibo visto che mia madre deve sempre pensare di sfamare bene il marito altrimenti si incazza e inizia a picchiarla e di conseguenza a picchiare me ma questo é davvero un sacco.
"Spero sia di tuo gradimento." dice la donna dai capelli rossi con un piccolo sorriso.
Perché deve sempre sorridere maledizione? Non può limitarsi a mangiare e stare zitta cazzo?
Giulia calmati maledizione altrimenti pensano che tu sia pazza.
Dice la vocina. Ed io che speravo fosse scomparsa.
Inizio a mangiare e,lo devo ammettere,é davvero tutto buonissimo. Spero non sia stata lei a cucinare perché altrimenti non avrei speranza in campo di cibo contro di lei visto che non so nemmeno cuocere una pastasciutta.
Mentre mangio noto che é anche molto raffinata nel mangiare al contrario di me che sembro una morta di fame.
"Allora...come mai sei venuta qui?" chiede la donna spostando lo sguardo da me a Stark e viceversa.
Lascio cadere la forchetta nel piatto dalla sorpresa.
Ed ora che rispondo?
Te l'avevo detto che te ne saresti pentita.
Zitta maledizione.
Potrei sempre dirle la verità. Ma che cazzo dico lei non deve sapere niente di me.
"Ecco durante il compito di matematica sono stata male e visto che i miei lavorano e non potevano venirmi a prendere il signor Stark si é offerto a portarmi a casa solo che avevo dimenticato le chiavi e quindi mi ha portata qui." dico senza interruzione. Rimango sorpresa da me stessa per aver inventato quella scusa cosí velocemente e quando poso lo sguardo su Stark noto che pure lui é rimasto stupito dalla mia capacità di mentire.
Evvai un punto per me!
Si ma la fidanzata|moglie di Stark deve aver un punteggio molto piú alto di 1
Cazzo perché non te ne stai mai zitta vocina rompi palle.
"Oh capisco." dice la donna continuando a mangiare.
Ci fu un momento di silenzio quando prendendo tutto il coraggio che ho in corpo decido di porre una domanda che mi ronza in testa da quando ho visto questa donna di cui non ricordo il nome.
"Ehm...siete...ehm...siete sposati?" chiedo con le guance in fiamme per l'imbarazzo.
Iniziano a ridere...perché cazzo stanno ridendo? Non era mica una battuta.
"Tranquilla puoi avere ancora speranza con lui." dice la donna bevendo un sorso d'acqua per soffocare una risata.
"Ecco i-io non intendevo..." inizio a balbettare rossa dall'imbarazzo.
"Tranquilla era una battuta. Mai sentito parlare di sarcasmo?" chiede la donna alzandosi da tavola per iniziare a sparecchiare.
"Tu non sai quanto." dico.
A casa mio padre usa sempre il sarcasmo ma non é come quello del signor Stark dolce senza offendere lui lo fa in modo pungente in modo che ti ferisca nel profondo.
"Pepper voleva semplicemente dire che non siamo sposati ma semplicemente fidanzati." dice il signor Stark con un sorriso appena visibile ma dolce.
Non so come spiegarlo ma sono felice che non lo siano.
Semplicemente volevi avere qualche speranza con lui.
Dice la vocina senza che riesca a fare nulla per fermarla.
"Ecco forse é meglio che ora torni a casa" dico abbassando lo sguardo.
"Eddai resta..."
"Concordo."
Dicono all'unisono Pepper e il signor Stark.
"É meglio che torni a casa ora. Ti accompagno." dice Stark alzandosi da tavola e dirigendosi verso la porta.
"Non hai dimenticato niente Tony?" dice Pepper avvicinandosi a lui in modo da essere a pochissima distanza da lui.
"Mi piacerebbe molto salutarti come si deve ma ti ricordo che non siamo soli." dice lui allontanandosi e iniziando a scendere con l'ascensore questa volta. Io lo seguo.
Mentre scendiamo mi viene in mente la scena di 50 sfumature e ciò rende tutto molto imbarazzante. Perché cazzo mi vengono in mente certe scene oltretutto quel film fa davvero schifo.
Odierai quel film ma questo non significa che non vorresti fare quella cosa anche tu.
Ma che cazzo...non é vero.
Si che é vero.
No. E ora vattene.
Porca puttana devo essere davvero messa male per mettermi a litigare con una vocina dentro la mia testa.
Quando si aprono le porte dell'ascensore sembra passata un'eternità mentre in realtà era passato neanche un minuto.
Entriamo nella macchina di Stark e lui parte.
Dopo diversi minuti di silenzio mi accorgo che sta sbagliando strada.
"Ecco la mia casa é verso di là." dico indicando un quartiere del tutto isolato.
"Lo so." dice lui continuando a guardare davanti a sé.
"E perché non ci stai andando?" chiedo preoccupata prendendo il telefono ancora impostato su chiamate di emergenza.
"Non é necessario." dice lui guardandomi.
"Cosa?" chiedo io sperando non si riferisca al telefono.
"Non ti voglio molestare te l'ho già detto." dice lui calmo alzando le sopracciglia. Cazzo quanto é figo quando fa cosí.
"Allora dove mi stai portando?" chiedo cercando di cambiare argomento.
"É una sorpresa." dice lui sorridendo.
"Odio le sorprese." dico io in segno di protesta.
"Anch'io." dice lui sincero.
"E allora.." inizio ma lui mi interrompe.
"Odio che mi faccino le sorprese non ho mai detto che odio farle agli altri." dice lui continuando a sorridere.
Decido di rassegnarmi e aspettare che veda dove mi sta portando.
Sono passate 2 ore quando finalmente siamo arrivati.
Guardo ovunque ma non vedo nulla di speciale oltre ad una libreria,una sala giochi e diverse case.
"Quindi?" chiedo interrogativa.
"Siamo arrivati." dice lui guardandomi in volto slacciandosi la cintura.
"Ma qui non c'é niente." dico incredula che mi abbia fatto fare 2 ore di auto per questo quartiere senza nulla.
"Se esci dalla macchina capirai che ti sbagli." dice lui scendendo dalla macchina e mentre io cerco di essere piú veloce di lui nello scendere prima che mi apra la portiera purtroppo lo fa prima lui.
"Scommetto che ti divertirai un sacco." dice lui iniziando a camminare.
"Come fa a dirlo?" chiedo seguendolo un po' meno sicura di lui.
"Perché ti ci ho portata io." dice lui sorridendo con un sorriso da togliere il fiato. Giulia respira.
Nemmeno questa é una buona idea.
Dice la vocina ma cerco di ignorarla.
Mentre camminiamo spero che almeno andiamo nella libreria anche se dubito che Tony Stark legga libri e infatti come avevo intuito Stark passa la libreria senza degnarla di un sguardo.
"Sala giochi?" chiedo sperando che dica di no con tutto il cuore.
"Esatto. Ti divertirai sicuramente. Volevo portarti ad una delle mie feste solo che ho pensato che sei piú una ragazza da sala giochi che da festa in vestitino sexy.
Aspetta Tony mi ha appena detto che sono sexy?
Scommetto che lo dice a tutte non farti troppi film mentali.
Già evidentemente ha ragione la mia vocina. Come sempre.
"Dopo di te." dice lui lasciandomi passare.
Appena entro sento diversi odori:legno vecchio,metallo,sudore ma soprattutto odore da gioco e tutto ciò lo rende cosí familiare e bellissimo. Ovviamente questo non l'avrei mai detto al signor Stark.
"Allora con cosa vuoi iniziare?" mi chiede lui guardandosi intorno.
Mi guardo intorno anche io poi noto una scritta che mi incuriosisce:'lasergames'
"Quello." dico indicando quella scritta.
Lui mi guarda sorpreso aspettandosi che avrei scelto qualcosa di meno impegnativo ma nonostante ciò annuisce.
"Perfetto però servono piú persone per quel gioco." dice lui guardandomi.
"Oh.." dico un po' delusa senza però darlo a vedere.
"Hey chi vuole venire con noi a giocare a quel gioco?" inizia a gridare all'interno della sala giochi. Lo guardo stupita. Anzi tutti lo guardano stupiti.
Dopodiché tutti iniziano a gridare e ad avvicinarsi a lui.
"Ommioddio é Tony Stark!" grida uno
"Chi é Tony Stark?" chiede un altro
"Il mitico Tony Stark" grida ancora un altro. E altre grida mischiate.
"Quindi chi vuole venire?" grida ancora il signor Stark.
"Io" gridano in coro.
La fortuna di essere Tony Stark maledizione.

Ed eccomi tornata con un nuovo capitolo!
Allora innanzitutto vi dico già che nei prossimi due giorni non penso aggiornerò perché sono via scusate
Anyway si insomma si vede poco che odio Pepper ahahah dettaglii
Spero vi sia piaciuto questo capitolo :3
 

I hate you Tony StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora