Capitolo 15

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Quando finalmente Clint si decide a smettere di parlare senza alcun pudore,anche grazie a Natasha che l'ha costretto con la forza di starsene zitto e buono,Tony inizia a spiegare la situazione a tutti i presenti e ciò che avremmo dovuto fare.
Il signor Stark spiega che il piano sarà diviso in diverse fasi,troppe a dire la verità,infatti mi sono persa alla fine della prima fase mentre il resto dei presenti sembrano aver capito perfettamente cosa fare.
So che per prima cosa dobbiamo recarci all'aeroporto di Chicago per raggiungere l'Italia in cui dopodiché ci divideremo in diversi gruppi.
Io e Tony seguiremo un messaggero di mio padre che ci porterà da lui mentre gli altri si sparpaglieranno per l'edificio per reagire nel caso qualcosa andasse storto.
Non sono molto convinta della prima fase e non ho nemmeno idea di come faremo a fuggire visto che l'ha spiegato nelle altre fasi che io non ho minimamente dato ascolto ma spero che ce la caveremo in qualche modo.
"Bene avete domande? Altrimenti ci vedremo domani alle 4:00 del mattino." chiede il signor Stark quando ha finito la sua spiegazione del piano.
"Perché dovrebbe venire anche la ragazza? Sarà soltanto un intrigo." dice Wanda rivolgendosi a me.
Ma come cazzo si permette.
Giulia non perdere il controllo.
Si lo so sta tranquilla.
Sai tra il dire e il fare c'é di mezzo l'oceano.
C'é di mezzo il mare...
Come?
Si dice c'é di mezzo il mare non l'oceano idiota.
Lo so ma ci sta di mezza l'oceano nel tuo caso.
Non sei simpatico...
Si che lo sono...e molto anche.
Vabbé tralasciamo.
"Tony la tua ragazza si fa di qualche droga?"chiede sempre la castana con voce irritante.
"Non mi faccio di alcun tipo di droga e poi non sei tu a decidere se posso venire o no stupida ragazzina viziata."  le parole mi escono di bocca senza che riesca a fermarle e ciò non fa che peggiorare le cose.
"Come mi hai chiamata? Innanzitutto sono più grande di te e poi siamo una squadra e quindi siamo noi a scegliere non una singola persona." dice la ragazza specificando il 'noi'.
"Fate quello che vi pare okay? Io non ho mai voluto fare parte della vostra stupida squadra e sinceramente di Pepper non me ne frega proprio nulla anzi se fosse morta starei molto meglio..." dico sentendomi poi terribilmente in colpa notando lo sguardo deluso e frustrato del signor Stark.
Sto per chiedere scusa ai presenti quando Clint inizia a parlare:"Okay questa ragazza é davvero forte anche se é un po' troppo sfacciata sinceramente ma tutti abbiamo dei difetti giusto? E noi lo sappiamo bene. Ma sono proprio questi che ci rendono ciò che siamo,che ci rendono una famiglia. Saremo pure gli Avengers ma siamo pur sempre degli esseri umani stupidi ed egoisti e nessuno può cambiare la nostra natura."
"Appena torniamo a casa aspettati qualunque cosa a letto..." dice Nat con un sorriso pieno di orgoglio.
"Okay abbiamo finito la riunione perché abbiamo parecchie cose da fare a casa noi due." dice l'uomo dalle iridi grige dando un bacio sulla fronte alla rossa.
"Beh direi proprio di si. Agente Barton e Romanoff non divertitevi troppo stanotte che domani vi aspetta un dura giornata." dice Stark con un pizzico di ironia.
"Certo signore,con permesso." dice Clint con un finto inchino per poi dirigersi insieme a Natasha fuori dalla porta.
Anche il resto del gruppo li seguono lasciando me e Stark da soli.
"La tua stanza é di sopra. É accanto alla mia se vuoi posso accompagnarti..." inizia Tony stranamente serio.
"Tony mi dispiace per prima io.." inizio cercando di scusarmi ma lui mi ferma.
"Non ha importanza. In effetti non ti é mai andata a genio Pepper ma vedi io tengo a lei e non voglio perderla quindi ti prego la prossima volta cerca di tenerlo per te." dice con sorriso sforzato.
"Va bene...beh a domani allora." dico recandomi verso la porta di uscita.
"Buonanotte." dice voltandosi verso l'enorme vetrata ad osservare le luci della città ancora in movimento nonostante l'ora tarda.
Non ho mai amato New York per questo motivo. Troppo movimentata per i miei gusti.
"Tu non vieni?" chiedo cauta distogliendolo dai suoi pensieri per ciò che sembrano pochi secondi dopodiché ricomincia a guardare il paesaggio assorto.
Decido di avvicinarmi a lui lentamente preoccupata.
"C'é qualcosa che non va?" chiedo guardando anch'io il paesaggio di fronte a me nonostante non mi interessi minimamente in questo momento.
"Quando ho conosciuto Pepper pensavo fosse una donna come tutte le altre...la trovavo sexy,una da portarmi a letto e poi scaricarla come tutte le altre. Invece lei é sempre stata estremamente forte e si é sempre rifiutata alle mie lusinghe fino a che non ho iniziato ad amarla davvero. Anche lei mi amava e cosí dopo diversi tentativi ce l'ho fatta,sono riuscito ad averla. Sapevo che era pericoloso tenerla al mio fianco ma il mio infinito egoismo non mi permise di lasciarla mentre invece avrei dovuto. Con gli anni lei iniziò a lamentarsi del mio lavoro da Avengers e cosí pian piano ci siamo divisi sempre di piú fino a che lei non ha deciso di andarsene dalla mia vita.
Sono andato avanti con la consapevolezza che non c'era lei ad aspettarmi a casa fino a che non mi é arrivata questa lettera in cui dimostra che é stata rapita,che é stata costretta a lasciarmi.
Ho cercato in tutti i modi di scovarla ma niente fino a che non ho scoperto di cosa sei capace.
Grazie a te sono riuscito a riavere speranza,di poterla ritrovare e stare con lei per sempre..fino ad oggi,in cui ho rischiato di perderti per sempre." dice facendo un sospiro di sollievo come se si fosse appena tolto un peso enorme.
Io rimango a fissarlo allibita di ciò che ho sentito dopodiché la mia mano finisce contro il suo volto.
"Mi stai dicendo che ti sei servito di me fino ad ora?" dico furiosa e incredula allo stesso tempo.
"Forse all'inizio é andata proprio così ma ora é diverso...io ti amo." dice cercando di avvicinarsi a me ma io lo fermo.
"Stai dicendo soltanto un sacco di stronzate! Io ti ho donata tutta me stessa mentre tu mi hai sempre mentito..." dico dandogli degli spintoni per portarlo via da me.
"Quello che provo per te é reale...te lo giuro." dice lui senza muovere un solo muscolo.
"Perché? Perché lei e non me?" chiedo mentre le lacrime iniziano a rigarmi il viso dalla rabbia e dalla delusione.
"Perché ho troppa paura di perderti." dice con un filo di voce dopodiché si reca verso la porta di uscita.
"Non posso obbligarti a venire domani ma ti prego non lasciarmi proprio ora." dice dopodiché scompare dalla mia vista.
Rimango a fissare il punto in cui é scomparso finché non sono abbastanza stanca da addormentarmi appena vado a letto in modo da non ripensare a questa serata fino al mattino seguente.

Ciao personee
Allora sto capitolo FA SCHIFO.
Non mi piace,non avevo idee,non ha alcun senso però vabbé nel prossimo capitolo migliorerò ve lo prometto...

I hate you Tony StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora