Capitolo 21

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Guardo il ragazzo legato davanti a me sconvolta.
Che diavolo posso fare?
Fai ciò che dice il biglietto idiota.
Facile dirlo finché sei un parassita.
É inutile litigare. Chiedigli del suo passato!
Hai ragione.
"Chi sei?" chiedo all'improvviso mentre il ragazzo continua a dimenarsi inutilmente.
"Che diavolo centra ora? Slegami cazzo!" dice gridando.
"Dimmi chi sei?!" insisto senza avvicinarmi a lui.
"Mi chiamo Lucas...Lucas Jackson." dice per poi fermarsi all'improvviso.
L'ingranaggio ha iniziato a restringersi attorno al suo collo.
"Poi?" insisto nonostante stia per soffocare.
"Frequento l-la Xavier...una scuola p-per mutanti...liberami porca puttana sei impazzita?!" grida in preda al panico.
"Vai avanti!" grido insistente.
Probabilmente sono pazza ma voglio sapere il motivo di quel biglietto.
"Che diavolo devo..." inizia con il viso paonazzo.
"Che cosa facevi prima di iniziare a frequentare la Xavier?" chiedo nonostante la paura di pentirmi di quello domanda impossessa il mio corpo.
"N-non ne voglio p-parlare..." dice incredibilmente calmo.
Bene,ho fatto centro.
"Se non me lo dici morirai!" ribadisco insistente.
Davvero lascerei morire una persona davanti ai miei occhi? Probabilmente si.
"V-va bene...prima d-di entrare alla Xavier io...io...drogavo le ragazze e poi.." inizia ma io lo interrompo bruscamente.
"Sei un pervertito?!" grido più come affermazione che domanda.
Merda! Ed io che credevo fosse una cosa da nulla. Come cazzo potrei salvare una persona come lui? Come mio padre?! Lui ha proibito a quelle ragazze innocenti di vivere,un diritto che hanno tutti.
Se non lo salvi non avrai quell'indizio però...
Che cazzo me ne frega di quel fottuto indizio se dovrò vivere con un maniaco per altri 11 mesi?
Non hai il diritto di giudicare la vita o la morte di una persona.
Non ho altra scelta!
Allora almeno fai la scelta giusta.
Quale sarebbe?
Dovresti saperlo.
Resto a guardare il ragazzo di fronte a me con sguardo disgustato mentre lui continua a gridare pietà e che non fa più quelle cose da quando la Xavier l'ha salvato da un altro mutante.
Non gli rimane molto tempo.
Massimo un minuto.
É questa la mia scelta? Vendicare quella povere ragazzine lasciandolo morire? Certo,sarebbe la cosa più giusta da fare.
Ma io voglio uscire da qui e mi serve quell'indizio.
Che cazzo faccio?
All'improvviso decido di mandare a fanculo la mia morale e tiro la leva che ferma l'ingranaggio.
Lo slego dalle funi e lo aiuto a liberarsi dal marchingegno che gli circonda il collo.
"G-grazie." dice inginocchiato a terra cercando di riprendere fiato.
"Non ringraziarmi. Se non ci fosse stato un indizio in palio per farmi uscire da qui saresti già morto." dico con disprezzo voltandomi per andarmene via.
"Che c'è ora dovrò per ogni mutante che arriva scegliere tra la sua vita o la morte?! Sei solo un bastardo!" grido furiosa sperando ci siano delle cimici piazzate da qualche parte in modo che mio padre possa sentirmi.
Prima che riesca a dire altro però noto una foto appesa al mio fianco.
La prendo in mano e leggo cosa c'è scritto nel retro.
"Sei riuscita a perdonare e per questo ecco il tuo indizio per uscire da qui:
Non esiste alcuna uscita.
Te l'ho detto quando ti sei risvegliata in questo posto eppure tu hai creduto che ce ne fosse una mettendoti alla prova.
É divertente come gli esseri umani cercano una speranza anche se vana.
Ti starai chiedendo perché ho rischiato di perdere un mutante solo per un mio stupido capriccio di vederti soffrire ma grazie a questo gioco ho riacceso delle emozioni che hai nascosto a lungo. Solo con queste emozioni posso avere il controllo completo del mondo e grazie a te sono un passo più avanti per ottenerlo.
Ora sarai furiosa,disperata e terrorizzata dall'idea di dover passare un anno qui dentro con un maniaco al tuo fianco.
Buon proseguimento di gioco."
Rileggo quelle parole una decina di volte prima di comprendere cosa c'è scritto.
Non posso crederci.
Come cazzo ho potuto credere a mio padre? Come ho potuto credere ad un pazzo? Io non uscirò mai da qui,sono destinata a soffrire per sempre.
Un grido disumano esce dalla mia gola.
Un grido che racchiude tutta la mia sofferenza,rabbia,incredulità... qualunque emozione negativa che provo in questo momento.
Lacrime calde iniziano a rigarmi il viso senza riuscire a fermarle mentre continuo a gridare insulti.
Mi fermo solo quando ho finito tutte le lacrime e dalla mia gola non riesco a fare uscire più nulla a causa delle corde vocali sfinite.
Sento qualcosa di freddo toccarmi la spalla insicuro.
Mi volto e con sorpresa noto che é Lucas.
Ci siete solo voi due come fai ad essere sorpresa?
Decido di ignorare il parassita. La mia voglia di litigare non esiste.
"Che vuoi?" dico con un filo di voce,la poca che mi rimane.
"Ti ho sentita gridare e cosí...beh mi chiedevo cos'é successo?" dice imbarazzato.
"Nulla. Qualcosa che dovevo immaginare. Comunque voglio che tu stia lontano dalla mia vista. Mi disgusti." dico abbassando lo sguardo.
"Senti,se vogliamo uscire da qui dobbiamo..." inizia il ragazzo ma io lo interrompo.
"Non usciremo mai da qui lo capisci?! Non c'è una via d'uscita,resteremo qui per altri 11 mesi dopodiché moriremo. É questa la realtà fattene una ragione." dico perdendo del tutto la voce.
"Tu fa come vuoi ma io non mi arrendo. É questo che mi ha insegnato la Xavier,mai darsi per vinti." dice per poi voltarsi e andarsene.
"La Xavier ti ha insegnato anche a non molestare piú le ragazzine?" dico sfacciata. Lui non si volta e decide di ignorarmi.
Dove cazzo sei finito Stark?

Tony pov

Guardo la scritta 'Scuola Xavier per giovani dotati" posta davanti alla villa maestosa di fronte a me.
Scendo dalla macchina e mi reco verso la scuola mentre dei ragazzi che si stanno esercitando con i propri poteri da mutanti mi squadrano a cima a fondo.
Pezienza,sono abituato ad essere al centro dell'attenzione.
"Hey illusionista sai dove posso trovare il cervellone che fa il preside di questa scuola?" chiedo ad una ragazza dai capelli blu che fa credere a delle persone di vedere qualcosa.
Lo noto dallo sguardo sconvolto della persona che si trova di fronte a lei e che afferma un semplice:"cazzo sta per cadermi un albero in testa."
La ragazza si volta verso di me con un ghigno.
"É dentro la scuola." dice per poi voltarsi per continuare ad esercitarsi.
"Grazie ragazza blu...ah e comunque quell'albero che gli sta cadendo in testa spero cadi sopra la tua e che ti faccia anche molto male chissà magari ti abbassa la cresta,in tutti i sensi." dico sarcastico entrando dentro la scuola.
Mi guardo intorno e leggo un scritta sopra un porta:"Ufficio Professor X"
Decido di entrare e mi siedo sulla sedia posta di fronte la scrivania che noto vuota.
Aspetto il cosiddetto professor X mentre decido di vedere se ha qualcosa da bere da qualche parte.
"Sono felice che trova un modo di passare il tempo anche quando non c'è nessuno a trattenerla." sento una voce alle mie spalle e cosí mi fermo voltandomi.
"Professor X?" chiedo alzando un sopracciglio.
"Esatto. E lei il signor Stark immagino." dice l'uomo seduto su una sedia a rotelle mettendosi dietro la propria scrivania.
"Già. Comunque sono qui per chiederti informazioni su Lucas Jackson." dico andando dritto al punto.
Il suo volto si incupisce.
"É scomparso 2 giorni fa. Cercava spesso di scappare ma qui siamo dotati di una certa sicurezza quindi nessun ragazzo mutante che é qui riesce ad andarsene senza il nostro consenso." dice il professor X serio.
"E se qualcuno lo avesse aiutato a scappare?" chiedo insistente.
"E chi potrebbe essere? Nessuno che io..." inizia ma io lo interrompo.
"Io invece credo proprio di conoscerlo. É scomparsa un'altra mutante di mia conoscenza un mese fa e sono certo che il rapitore sia lo stesso." dico convinto.
"Allora perché é venuto da me Stark?" dice il moro osservandomi con i suoi occhi azzurri penetranti.
"Perché ho bisogno che guardi all'interno della mente di questa mutante per aiutarli." dico.
"Tony Stark che chiede aiuto? Mi hanno sempre detto che sei uno stronzo egocentrico però..." inizia ma lo fermo.
"Non sono uno stronzo egocentrico ma un..." lui mi interrompe a mia volta.
"Un genio, miliardario, playboy, filantropo. Lo so." Dice il professor X squadrandomi serio per poi spuntargli un sorriso sulle labbra.
"Va bene Stark ti aiuterò a salvare la tua donna." dice uscendo da dietro la scrivania per recarsi verso la porta.
"Vogliamo andare?" mi chiede voltando ad osservarmi.
"Certo." dopodiché lo seguo con la speranza di salvare al più presto Giulia.

Sera persone
Ebbene sono tornata prima del previsto contenti?
E adesso pur gli X-Men sono comparsi in questa storia contenti? Non la finirò mai e beh sinceramente sono felice perché mi mancherebbe un sacco questa ff!
Vabb spero vi piaccia il capitolo :3
Alla prossima!

I hate you Tony StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora