Capitolo 7

2K 99 8
                                    

Mi guardo intorno confusa non sapendo dove andare quando dietro di me sento una voce familiare chiamarmi.
"Giulia mi dispiace non dovevo lasciarti lí da sola con quegli sconosciuti giuro non capiterà mai piú." inizia il signor Stark avvicinandosi a me evidentemente pentito.
Cazzo quanto vorrei abbracciarlo in questo momento.
Giulia non cadere ai suoi piedi.
Si hai ragione lui mi ha abbandonata in mezzo a quegli sconosciuti mentre si scopava un'altra.
Non puoi fare la gelosa lui é adulto può fare quello che vuole.
La puoi smettere di essere sempre cosí giusta?
É colpa tua.
Decido di ignorarla per non sembrare ancora piú stupida.
"Oh ma non devi scusarti. In fondo tu sei adulto e poi é già tanto che mi ci hai portata a questa festa solo che ecco diciamo che non fa per me." dico cercando di convincere anche me che é il mio professore di matematica e tra noi non può essere niente.
Magari una notte ma...
Giulia!
Si okay hai ragione neanche quella.
"Ehm vuoi un passaggio?" mi chiede il signor Stark aprendo la portiera della macchina.
"No prendo la metro grazie." dico nonostante non abbia idea di dove sia.
Lui sembra avermi letta nel pensiero.
"Perché sai dov'é?" mi chiede lui alzando le sopracciglia.
"Ehm ecco..." inizio imbarazzata ma il signor Stark mi interrompe.
"Ti aspetto in macchina." dice dopodiché entra nella sua auto.
E va bene hai vinto tu Stark.
Non fare la finta triste che sappiamo entrambe che non vedevi l'ora te lo chiedesse.
Smettila vocina cazzo.
Mi avvio verso la macchina del signor Stark dopodiché entro e mi siedo.
"Ehm vuoi andare da un altra parte come..." inizia mentre parte con la macchina ma io lo fermo.
"Cosí succede come poco fa?" chiedo alzando un sopracciglio.
"Prometto che non succederà piú." dice con un sorriso sghembo.
Muoio.
Giulia puoi farcela.
Si ma se mi guarda così no che non ce la faccio.
Perché sei cosí presa male?
Io non sono presa male.
Si invece.
Shh dettagli.
"Allora? Che ne dici di..." inizia ma io lo interrompo bruscamente.
"Attento!" dico indicando una macchina a pochi centimetri dalla nostra ma prima che potesse fare qualunque cosa la macchina inizia a capovolgersi fino a sbattere bruscamente nell'asfalto facendomi prendere una botta in testa assurda.
Quando la macchina smette di girare e siamo a testa in giú sono come paralizzata e non riesco a proferire parola.
"Giulia...stai bene?" sento chiedere dal signor Stark con tutta la preoccupazione che una persona abbia mai avuto nei miei confronti.
"I-io non lo so...mi fa male la testa...i-io voglio uscire da qui..voglio uscire...voglio uscire.."inizio in preda al panico mentre cerco di staccarmi la cintura con mani tremanti ma il signor Stark mi ferma.
"Giulia calmati é tutto okay. Presto verranno a tirarci fuori da qui hai capito? Non fatti prendere dal panico." dice il signor Stark guardandomi negli occhi e tenendo la mia mano nella sua per rassicurarmi ma ciò non fa che peggiorare le cose.
"Cosa dirò a mio padre?" chiedo in un sussurro dopo pochi secondi con gli occhi gonfi di lacrime.
"Non preoccuparti per lui. Finché ci sono io lui non ti farà del male hai capito? Tu non sei sola. Non piú." dice costringendomi a guardarlo negli occhi.
Sto per rispondergli qualcosa come un grazie quando sento una mano afferrarmi per tirarmi fuori da lí.
Quando esco finalmente da quel luogo la testa mi gira in modo assurdo e non riesco a stare in piedi così mi mettono in una barella e mi trasportano dentro l'ambulanza.
"Signorina come si sente?" mi chiede una voce che mi sembra lontana anni luce.
"Ho male la testa...mi sta per scoppiare." dico cercando di restare sveglia ma inutilmente perché non faccio a tempo a sentire la prossima domanda che cado nel buio.

************************************
Quando apro gli occhi la luce mi costringe a richiuderli.
Dopo essermi abituata li apro completamente e inizio a guardarmi intorno confusa.
Cerco di alzarmi per guardare meglio ma il mal di testa mi costringe a stendermi nuovamente.
"Porca puttana Giulia per poco non mi facevi svenire anche me dallo spavento." dice una voce familiare accanto a me.
Volto lo sguardo verso la voce dopodiché noto il signor Stark che mi guarda con un sorriso da farmi perdere il fiato per un secondo.
Cazzo Giulia vuoi svenire di nuovo.
Quanto si stava bene senza di te vocina.
Grazie mille per il tuo amore nei miei confronti.
Prego.
"Mh...sai prima di svenire ho pensato ad una cosa...come mai..." inizio ma l'entrata di altre due persone mi interrompono.
"Oh grazie al cielo stai bene." dice la donna venendo incontro a me sedendosi nel mio letto.
"M-mamma..." inizio ma la voce di mio padre ci interrompe.
"Che cazzo ti é saltato in mente eh? Lo sai che potevi morire?" inizia a gridare mio padre su tutte le furie.
"Come se a te fosse importato. Sappiamo entrambi che non ti importa nulla di me e la mamma..." inizio a gridargli contro furiosa ma mia madre cerca di calmarmi.
"Tesoro ora basta,non parlare cosí a..." inizia mia madre ma la interrompo.
"No,ora basta! Ci tratti come fossimo dei parassiti che vanno annientati mentre l'unico parassita sei tu...tu sei mio padre ma l'unica cosa che sei capace di fare é lo stronzo. Non sai niente di me e probabilmente non sai niente nemmeno della mamma,sei soltanto un lurido bastardo che...che...io ti odio!" dico e senza aspettare la reazione di nessuno in questa stanza corro in bagno e mi chiudo all'interno nonostante il terribile mal di testa.
Le lacrime iniziano a scendere senza riuscire a fermarle e sono costretta a sedermi a terra e appoggiare la testa nella porta per non rischiare di svenire nuovamente.
Sono fiera di te.
Sono stata stupida. Chissà ora mio padre cosa mi farà quando esco da qui...
Finché c'é il signor Stark non può farti nulla.
Si ma il signor Stark non ci sarà sempre. Probabilmente se n'è già andato a causa di poco fa.
Dovresti essere fiera di ciò che hai detto.
E lo sono. Credimi lo sono.

Weii sono tornataaa
Scusate se non ho piú aggiornato ma i fine settimana sono sempre impegnata sorry
Anyway secondo voi come so sta sviluppando la storia? Vi piace?

I hate you Tony StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora