Capitolo 5

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Oggi é uno di quei giorni in cui non voglio né stare a casa e né andare a scuola e che quindi l'unica cosa da fare é quella di non andare da entrambe le parti e quindi andare a fare un giro da qualche parte.
Mi alzo con grande fatica dal letto dopodiché mi faccio una doccia veloce,mi vesto con dei jeans e una semplice maglia nera con la scritta 'I hate you' e ciò non é che piú appropriato.
Scendo in cucina e con mia grande sorpresa mio padre non c'é. Quasi quasi mi é venuta voglia di stare a casa però ormai ho deciso di uscire quindi esco.
Metto lo zaino in spalla ed esco di casa.
Il tempo é buono,né troppo caldo e né troppo freddo,spero solo di non incontrare nessuno che conosca.
Di solito,quando vado a fare un giro,vado in un luogo in cui sono certa che non ci andrà mai nessuno ed é proprio ciò che farò oggi.
Sto camminando seneramente guardandomi un po' intorno ogni tanto e sembra tutto tranquillo finché non sbatto contro un uomo e rischiando di cadere,ma lui riesce ad afferrarmi.
Sto per replicare qualcosa di pungente quando vedo quegli occhi color nocciola e il suo sopracciglio alzato in segno di stupore.
"Niente scuola oggi signorina Williams?" mi chiede alzando entrambe le sopracciglia in modo interrogativo.
Cazzo ed ora che rispondo? Proprio lui dovevo incontrare.
Non fare finta che ti dispiaccia.
Mi dice la vocina. Fanculo vocina.
"E lei signor Stark perché non é a far lezione?" chiedo a mia volta.
Perché ha il giorno libero genia.
Cazzo mi sono fregata da sola.
"Diciamo che ho la giornata libera. Anche lei ha la giornata libera?" mi chiede sarcasticamente il signor Stark.
Ed ora cazzo rispondo?
Cambia argomento.
Cazzo come hai ragione vocina.
"Come fa ad avere il mio numero?" chiedo alzando un sopracciglio.
Perché cazzo gli ho fatto questa domanda?
Perché sei stupida(?)
"Io ho il tuo numero? Io non ho il tuo numero. Oppure ho il tuo numero?" inizia a chiedere sarcasticamente. Io lo guardo con uno sguardo che dice 'non prendermi per il culo.' e sembra l'abbia ricevuto.
"Diciamo che sono entrato nel sistema del tuo telefono." dice lui in tono colpevole.
"Ma perché? Lei non aveva alcun diritto di entrare nel mio telefono! Si chiama privacy lo capisce? Io potrei denunciarla lo sa? Non vuol dire che perché lei é Tony Stark,l'uomo piú figo del mondo,può fare quel cazzo che vuole okay?" dico,quasi gridando, tutto d'un fiato. Lui rimane a fissarmi stupito. Perché mi guarda stupito?
Perché hai appena detto che é l'uomo piú figo del mondo idiota.
No. Non posso averglielo detto.
Invece si che gliel'hai detto.
Ma non volevo dirglielo!
Non volerlo non significa non dirlo.
Cazzo che figura di merda voglio sotterrarmi.
Tranquilla dev'essere abituato a sentirselo dire,in effetti é davvero figo.
Non mettertici anche tu vocina.
Che c'é sei pure gelosa del tuo subconscio.
Che? No! Non sono gelosa del mio subconscio solo...bah smettila!
"Stai bene?" m chiede preoccupato.
"S-si solo che...ecco...io...quello che ho detto prima...io...non lo penso davvero era soltanto..."inizio a balbettare ma lui mi interrompe.
"Credi di essere l'unica che me l'ha detto?" chiede lui sorridendomi tranquillamente.
"Ecco non credo..." dico abbassando lo sguardo imbarazzata.
"Solo che non me l'aspettavo da lei." dice lui iniziando a camminare sicuro che lo seguissi e in effetti.
"Allora mi dice perché non é andata a scuola?" mi chiede nuovamente.
Perché non volevo vederti.
Smettila di mentire a te stessa.
Te ne vuoi andare?
Okay ma poi sappi che te ne pentirai.
Certo certo addio.
"Ehm si allora io stavo male ma non volevo stare a casa perché mio padre poi si sarebbe incazzato però a scuola avrei di certo vomitato e non sarebbe stato uno bello spettacolo e quindi ho deciso di prendere un po' d'aria fresca ed ora sto meglio." dico cercando di essere il piú convincente possibile.
"Sai dovrei imparare da te a mentire." dice lui sorridendomi.
"E io da lei ad usare il sarcasmo." dico sorridendogli a mia volta.
Ma che cazzo faccio? Perché gli sorrido?
Perché ti rende felice.
Tu non te ne andrai mai vero?
Non finché non lo vorrai veramente.
Accidenti.
"Allora che ti va di fare?" mi chiede lui indifferente.
"Che? Non mi obbliga ad andare a scuola?" chiedo incredula.
"Perché ci andresti?" mi chiede lui alzando nuovamente il sopracciglio.
"No." dico sincera abbassando lo sguardo per nascondere un sorriso.
"Quindi? Dove andiamo?" mi chiede nuovamente.
"Scelga lei questa volta." dico io sperando non scelga qualcosa di troppo vistoso.
"Ne sei sicura? Sai la mia idea di divertimento é ben oltre alla sala giochi." dice lui sorridendo.
"Correrò il rischio." dico continuando a camminare.
Pessima idea Giulia.
Zitta!
"Okay allora stasera alle 20:00?" mi chiede lui.
"Ehm ecco é troppo..." inizio ma lui mi interrompe.
"Farò in modo che tuo padre torni a casa piú tardi di te." dice lui sorridendomi incoraggiante.
"Ma come fa a sapere com'é mio padre?" chiedo sorpresa.
"Forse non lo sai ma esiste ancora facebook." dice lui come dovessi saperlo.
Giusto. Cazzo che stupida.
Lo so. Non serve che te lo dici.
Perché non te ne stai mai zitta tu?".
"A proposito vestiti elegante. Mi piacerebbe vederti con un vestito ogni tanto." mi dice lui sorridendomi.
"Innanzitutto odio i vestiti e poi non ne ho quindi dovrà accontentarsi." dico felice di non averne mai comprati.
"Non preoccuparti. Allora stasera ti aspetto davanti al Sturbucks. Arrivederci." dice lui voltandosi per andarsene.
"Arrivederci." sussurro ancora in uno stato catatonico.
Giulia svegliati!
Uh si giusto meglio che torni a casa. Aspetta che ore sono?
Guardo l'orologio e sono le 14:00 perfetto!
Inizio ad incamminarmi verso casa ancora sorpresa dell'appuntamento...tra amici...del signor Stark.

Wowowo ed eccomi quii contenti? Ovvio che siete contenti sono io u.u no okay tralasciando scusate se in questi giorni non ho piú aggiornato ma sono stata via anyway vi sta piacendo la ff? Ditemelo nei commenti plz :3

I hate you Tony StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora