Capitolo 4

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Ho passato tutta la notte a cercare un modo per dormire senza che piangessi dal dolore ma soprattutto a pensare a come cazzo fa il signor Stark ad avere il mio numero di telefono.
Ora sono a scuola,soltanto alla prima ora,e gli occhi iniziano già a cedere per il sonno e quando sto per addormentarmi a scuola per la centesima volta suona la campanella facendomi prendere un colpo.
Mi guardo confusa e noto che tutti hanno il quaderno di matematica nel banco...cazzo oggi c'é matematica!
Calmati Giulia il tuo numero glielo avrà dato una tua compagna per farsi aumentare il voto.
Dice la vocina e in effetti é l'unica spiegazione...
Oppure é riuscito ad entrare all'interno del tuo telefono.
Cazzo pure questa spiegazione é plausibile in effetti lui é Tony Stark.
Con immenso ritardo entra il signor Stark interrompendo i miei pensieri.
"Buongiorno ragazzi scusate il ritardo ma sapete le donne non sempre sono cosí veloci ad alzarsi come dicono...comunque spero che siate preparati perché la verifica di ieri é andata uno schifo e quindi oggi vi chiamerò uno alla volta alla lavagna a fare un esercizio e ciò confermerà o cambierà il vostro voto." dice il signor Stark con il suo solito sorriso da far togliere il fiato a chiunque. Pure a me.
Cazzo continuo a pensare al messaggio di ieri sera e non riuscirò a togliermelo dalla testa finché non avrò una spiegazione.
"Giulia...Terra chiama Giulia..." sento dire dal signor Stark.
L'interrogazione é iniziata da un bel pezzo e probabilmente é già il mio turno.
Mi alzo con grande fatica reprimendo un gemito di dolore in tutto il corpo.
"Allora...mh risolvi questa." dice indicando una specie di cosa con i numeri e delle cose strane sopra alcuni. Beh insomma é matematica non tutti sono dei geni.
Prendo in mano il gesso e inizio a ricopiare quella cosa incapibile e quando la leggo mi fermo.
Ed ora cosa cazzo devo fare?
al signor Stark che non ne sei capace genia.
Si lo so però penso lo sappia già.
Tanto vale dirglielo magari deve ancora capire che sei un caso perso.
Grazie mille vocina. Va bene glielo dico.
"Ehm ecco io non so..." inizio timidamente ma lui mi interrompe.
"Provaci. Se ti concentri qualcosa sono certo ch la farai." dice lui incoraggiante.
Cazzo come faccio a non provarci se mi guarda cosí cazzo. Vaffanculo Stark.
"Ma io non so nemmeno da dove iniziare..." inizio cercando di tornare a posto ma lui mi ferma di nuovo.
"Allora innanzitutto che cos'é?" mi chiede guardandomi.
Vorrei tanto risponderti ma non ne ho idea.
"Ehm...una specie di cosa con i numeri." dico guardando quella cosa come fosse una lingua mai conosciuta.
"Ehm okay però nel linguaggio matematico si chiama espressione con i radicali." dice lui sorridendomi.
Cazzo muoio.
Giulia frena gli ormoni maledizione.
Si okay hai ragione vocina.
"Ehm okay e ora che devo fare?" chiedo cercando di capirci qualcosa. Chissà magari un giorno diventerò brava anch'io in matematica...
Certo Giulia,raccontatela.
Grazie mille vocina la tua gentilezza mi commuove.
"Allora praticamente..." inizia il signor Stark ma viene interrotto dalla campanella.
"Beh la lezione é finita." dice poi abbassando la voce "se ti va ogni tanto posso farti ripetizioni." mi chiede in un sussurro.
"Ehm ecco io non saprei ecco.." inizio a balbettare.
"Lo prendo come un si." dice sorridendomi. Dopodiché si alza ed esce dall'aula lasciandomi stupefatta.
Dopo un po' mi riprendo e me ne torno al mio posto sapendo già di addormentarmi durante la lezione.

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"Giulia...hey Giulia...vuoi svegliarti o
preferisci stare a scuola tutto il giorno?" sento dire da una voce familiare mentre mi scuote per svegliarmi.
"Mh...che cazzo vuoi brutto figlio di puttana?" mugugno cercando di riprendere sonno.
"Ti sembra questo il modo di parlare al tuo professore di matematica?" chiede con una voce divertita.
Aspetta...scuola,professore di matematica...Stark...porca puttana ho appena dato del figlio di puttana ad il mio professore...
Spalanco gli occhi ed alzo la testa guardandomi confusa. L'aula sembra vuota ma quando sposto lo sguardo affianco a me noto che due occhi color nocciola mi stanno guardando in modo divertito.
"D-dove sono?" chiedo nonostante sappia benissimo dove mi trovo.
"A scuola cara mia. La ami cosí tanto che passi perfino i pomeriggi qui." dice lui sarcastico appoggiandosi ad un banco.
"Ehm ecco allora é meglio che vada..." inizio alzandomi con grande fatica raccogliendo il mio zaino e incamminandomi verso l'uscita. Lui mi ferma afferrandomi per il braccio. Gemo per il dolore. Proprio quello rotto deve toccarmi? Cazzo.
"Stai bene?" mi chiede preoccupato lasciando il braccio.
"Si...devo solo uscire da qui..." dico cercando di deviare l'argomento.
"Ti ha picchiata ieri sera?" mi chiede serio. Mi fermo. Ed ora che cazzo gli dico?
Digli la verità. Tanto la scopre comunque.
Hai ragione però chissà come la prende.
"Un po'..." dico cercando di cambiare argomento al piú presto.
"Un po' quanto?" mi chiede lui avvicinandosi a me.
"Un po'." dico nuovamente mentre gli occhi diventano gonfi di lacrime ricordando la notte prima. Cazzo Giulia non piangere.
Lasciati andare starai meglio dopo.
No cazzo non voglio farmi vedere debole.
Non vuol dire essere deboli voler ricevere un po' d'affetto.
Invece si. Ora vattene vocina del cazzo.
"Un po' vuol dire romperti un braccio?" dice sfiorando il braccio rotto con la mano facendomi sobbalzare.
"Non mi tocchi." dico decisa. Tutto questo é davvero troppo. Capisco che é solo un gesto d'affetto ma chi di affetto non ne ha mai ricevuto lo terrorizza tutto ciò. Ed é proprio ciò che sto provando io.
"Mi dispiace...oggi ti va di..." inizia il signor Stark ma io lo interrompo.
"No. Voglio tornare a casa." dico guardando il pavimento.
"Consideri davvero quella cosa casa?" mi chiede il signor Stark incredulo.
Mi giro verso di lui per osservarlo meglio in viso e noto disgusto e incredulità nel suo volto. Ciò mi fa infuriare.
"Quella cosa,come dice lei,é la mia casa,la mia unica casa. Lei é abituato ad avere tutto non facendo niente mentre io...mentre io...io la odio signor Stark!" grido con un attacco d'ira dopodiché inizio a correre senza voltarmi indietro per vedere la sua espressione. Anche perché ho iniziato a piangere e non voglio farglielo notare.

Sera gente e niente si son tornataa
Ah adoro scrivere questa ff e spero che vi piaccia leggerla :3
Okay mi ritiro ciaoo

I hate you Tony StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora