Milano,14 febbraio 2017
Passarono esattamente quattro giorni da quell'episodio e mi ripresi alla grande,grazie ai consigli di mia madre e della mia attuale migliore amica.
Non ripresi più la carpetta poiché se l'avessi ripresa avrei solo fatto del male a me stessa; però in compenso ascoltavo a palla da quattro giorni Sfera Ebbasta. In sostanza,mi facevo ugualmente del male.
Avevo quasi diciannove anni e mi ero ritirata da scuola,mia mamma non accetta tutt'oggi questa scelta: secondo lei,le cattive influenze mi hanno portato a lasciarla.
Sarà. Non so nemmeno io perchè ho deciso di lasciarla,perciò la lascio nella sua convinzione.
Era quasi l'ora di pranzo ed io mi trovavo nella mia stanza,fin quando la carpetta attirò definitivamente la mia attenzione.
Mi avvicinai alla scrivania,la aprii e mi si mostrarono nuovamente le foto di quel giorno. Le incominciai a sfogliare,pian piano.
Guardandole attentamente mi resi conto che non c'erano solo foto di coppia,ma anche foto singole di noi... Probabilmente le avevamo scattate ognuno a vicenda.
Mi soffermai su una in particolare e la ispezionai,nel vero senso della parola.Era bello,ma bello da togliere il fiato. Peccato il cuore di pietra ma anche l'apatia che lo rivestiva. Ma non posso assolutamente negare che ho passato gli anni più belli della mia vita,con lui.
Però ho capito una cosa: le cose belle sono destinate a finire. E infatti,la nostra storia finii nel più brusco dei modi. Ma grazie alla rottura,sono cresciuta e per in un certo senso lo ringrazio per non essere restata la bambina di prima.
Lasciai la foto fuori e scesi in cucina a pranzare. Eravamo io e mia madre,come al solito. Da quando i miei genitori si sono separati l'aria a casa è più piacevole e tranquilla anche se molto silenziosa,secondo me.
Solito pranzo,aiutai mia madre a sparecchiare e dare una spazzata veloce a terra.Salii su e andai in camera a prendere un cambio. Volevo uscire,non volevo restare a casa.
Mi avviai verso il bagno e riempii la vasca. Nell'attesa,presi il computer e misi il CD nel lettore.Partì Notti.
Non conoscevo molto bene i testi e quindi non potevo dare un giudizio.Pian piano le canzoni scorrevano e ne partì una che ascoltavo parecchio in quei quattro giorni.
Non è una canzone d'amore
Non ne ha bisogno una vera Eva Kant
Letali come due pistole
Bang bang
Dici che non ho più tempo per noi
Ma se mi cerchi mi trovi, lo sai
Dove vuoi, quando vuoi, ti aspetto giù
Dove andiamo è uguale, decidi tu
Ma fidati di me
Le altre non hanno nulla in comune con te...Più la ascoltavo e più pensavo. Pensare mi faceva male perché subito dopo,il pianto aveva la meglio su di me.
Incominciai a canticchiarla e mi piaceva,da morire. Forse era proprio la sua voce o la canzone.
Il mio punto debole è sempre stato lui.
Dopo esser uscita dalla vasca,essermi vestita e truccata,riordinai un po la camera. Infine,presi le cuffie ed uscii di case ovviamente dopo aver avvisato mia madre.
Il mio intento era solo quello di passeggiare con lo scopo di ri-dimenticarmi di lui,proprio come avevo fatto anni indietro.
Non vedo perché adesso non mi venga facile passarci su. Se un mese fa mi avessero detto che io,Elisa,avrei trovato una lettera da parte sua avrei riso sommessamente.
Il duomo era sempre strapieno e confusionario ma sempre meraviglioso.
Andai al bar del duomo per prendere qualcosa da mangiare. Mi sedetti,da sola come al solito ed aspettai che qualcuno venisse a prendere la mia ordinazione.
Aspettai,invano fin quando non decisi di andarla a prenderla io personalmente.
Stavo aprendo la porta d'ingresso del bar quando il telefono vibrò nella mia tasca destra: rapidamente guardai verso essa e lo presi,ma nel frattempo mi scontrai con qualcuno.«Mi scusi.» dissi senza alzare lo sguardo,cercando di andare avanti.
«Sbaglio o ti conosco?» disse la voce che alle mie orecchie apparve molto,ma molto familiare.
Alzai lo sguardo e la vidi. Bene,ero fregata.
«Ma quanto tempo,Elisa! Come stai?» mi abbracciò ed io,non potetti rifiutare.
Valentina era sua madre. Era sempre stata gentile con me,non mi ha mai trattata male nemmeno dopo la rottura con il figlio.«Bene,Valentina grazie. Ti vedo in forma!» dissi cercando di sembrare il più entusiasta possibile.
Ehi Dio,scusa,proprio a te... mi vuoi proprio male,vero?
spazio autrice
terzo capitolo is here! preparatevi che dal prossimo capitolo ci saranno colpi di scena ma per adesso non voglio anticiparvi nulla 😎
colgo l'occasione di questo spazio per ringraziarvi per i voti ed i commenti!
alla prossima!
@/gionatabbst su ig
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BACK IN TIME • sfera ebbasta
Fanfictionrivivere ciò che ti è successo,proprio come un déjà-vu o rivivere ciò che ti è successo come non lo avresti mai immaginato? © cinygionata; march2017