Elisa's point of view
Vi ricordate di quando vi dissi che Gionata voleva una famiglia? Ecco,nemmeno a farlo apposta il suo desiderio si è 'come' avverato. Forse davvero qualcuno lassù,nei cieli dei cieli lo ascoltò quando mi disse quella frase.
Poco prima di Natale la mia vita sembrava di star prendendo una svolta enorme tanto da non farmene accorgermene.
Fortunatamente nessun intoppo si era insediato nella nostra relazione,ne io ne lui eravamo più dubbiosi verso l'altro capendo che per stare bene,dovevamo solamente stare insieme.
Il lavoro,il tour e la vita in generale di Gionata andavano a gonfievele ed io non potevo essere più che soddisfatta.
Aveva comprato una nuova casa tutta per noi,poco più grande rispetto alla sua perché diceva che non si sapeva mai nella vita,se fossero arrivati i figli un giorno avremmo dovuto avere molto spazio a disposizione.Per quanto riguarda i rapporti con i miei familiari,avevo finalmente riappacificato con mia madre dopo il compleanno e che ci crediate o meno,anche con mio padre e mia sorella ci rincontrammo e fummo più felici che mai.
Avevo tagliato,o meglio dire avevamo,i rapporti con Alessia. E forse,era meglio così.
In compenso avevo consolidato l'amicizia con le mie vecchie amiche e con un'altra Alessia,la ragazza di Mirko.
Insomma,cambiamenti che possono sembrare nulla ma che in realtà significano molto per me. Anche se ho perso delle persone importanti per me,significa che doveva andar così. Non rincorro nessuno poiché evidentemente non ero abbastanza per quest'ultimo.
Mancava un giorno al compleanno di Gionata ed io stavo più male che mai. Finalmente gli avrei rivelato il mio,nostro segreto che non sapevo più nascondere.
La cosa che mi faceva più ridere è che io stavo sempre più male ma,essendone a conoscenza solo io di cosa avevo e stavo provando,preferivo fare la finta tonta proprio per vedere la sua reazione.
Ogni qualvolta io gli dicevo 'mi gira la testa' oppure 'mi viene da rimettere' il suo intento era quello di chiederni se magari fosse incinta... Ma non lo faceva mai per paura di una mia reazione contraria. O se lo faceva si beccava le peggio parole\occhiatacce da parte mia.
Finalmente l'indomani stava arrivando e non vedevo l'ora di vedere la sua reazione.
Vi dico solo che quella notte dormii a casa di mia madre,lasciando il suo sguardo spiazzato davanti la porta di casa nostra. Volevo ridere ma mi trattenni.
La mattinata non tardó ad arrivare ed io balzai dal letto pronta per quella lunga ed estenuante giornata.
Avevo già preparato il suo regalo,incartato da due giorni in una bustina bianca. Adesso mancava solamente da scrivere qualcosa,un bigliettino magari ma niente di chilometrico o sdolcinato. Qualcosa di breve ma intenso. (E non pensate male.)
La penna tintinnava sul foglio e le mani erano così sudate tanto da farmi andare in ansia. Non era quello il momento adatto per farsi venire eventuali malanni.
Però più ci pensavo e più nella mia testa frullavano tante idee da farmi confondere. Non stava andando tutto secondo i piani prestabiliti.
Presi un respiro profondo per calmarmi e non appena stavo cominciando a scrivere la porta di camera mia si aprì. Alzai gli occhi al cielo e mi girai verso essa e vidi mia madre sorridente con un vassoio pieno di schifezze e porcherie.
Gli occhi mi si illuminarono e lasciai perdere tutto ciò che stavo facendo un secondo fa. «E questo?» lo indicai.
«Beh mi è sembrato strano il fatto che non sei scesa a fare colazione» rise, «così te l'ho salita io.»
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BACK IN TIME • sfera ebbasta
Fanfictionrivivere ciò che ti è successo,proprio come un déjà-vu o rivivere ciò che ti è successo come non lo avresti mai immaginato? © cinygionata; march2017