no one's point of view
Passò un mese da quei travagliati giorni che per Elisa sembravano non finire mai. Mentre per Gionata tutto filava liscio come l'olio,tanto che probabilmente si era già dimenticato di lei e di ciò che gli disse sua madre.
Per lei era stato un mese di incessanti sofferenze,tuffi nel passato e notti insonni. Non per lui invece,che sapeva gestire al meglio le sue emozioni e infatti,si rimise con la sua ex -recente- ragazza,Flavia.
«Forse doveva andare cosí,non era nessun segno dal cielo.» disse lei alla sua amica,Rebecca. L'amica le tese una mano e lei la strinse così forte da riprendere a piangere.
Quel pomeriggio sembrava interminabile ed Elisa era rimasta a casa della sua migliore amica a confidarsi e cercare di dimenticarlo.
Erano le sette in punto quando Rebecca si alzò dal suo letto e la presa per un braccio,«Odio vederti così! Vorrei proprio dirgliene quattro per fargli capire quanto sia stato un cazzone.»
Elisa si sedette sul letto e la guardò stranita. Ma l'amica riprese a parlare,«Muovi quel dannato culo e andiamo in giro,anche tutta la notte a costo di trovarlo.»
«Capisci che non ha fatto nulla e probabilmente non si ricorda nemmeno di me? Il problema è solo mio,solo io mi sto facendo i film mentali. A lui non è mai fregato niente di me.»
Le faceva male dire quelle cose perché lei ne era consapevole che quella,era la verità.Rebecca sorrise e la rassicurò abbracciandola. «Sai cosa potremmo fare? Vedere dove avrà la prossima serata ed andarci.» disse emozionata.
«Ma è cosí coglione da accorgersi di me?»
«La smetti di fare la cretina? Prendi il computer,adesso!» si alzò e andò a prendere il computer dell'amica.Persero un bel po di tempo a cercare gli eventi in serata. Milano di notte,non era mai spenta.
Trovarono quello che cercavano:
The Club Milano: special guest della serata Sfera Ebbasta,start h 23.30!
Elisa ne fu più che felice,anche se non voleva darlo a vedere.
Finalmente lo avrebbe rivisto e non si sarebbe dovuta accontentata di vecchie foto o di ascoltare il suo album.
Erano le otto e quindici quando le due ragazze si divisero ed Elisa ritornò nella sua rispettiva casa. Da li a poco,sarebbero dovute uscire.
Elisa's point of view
Erano esattamente le 23.10 ed io ero ancora indecisa sul cosa mettermi.
Ero in parte già pronta,i capelli erano perfettamente sistemati in modo che la rasatura si vedesse e il mio trucco era impeccabile.Rivedendo per la milionesima volta il mio armadio alla fine ripresi ciò che avevo scelto in partenza: il body che scelsi metteva in risalto i miei tatuaggi sul décolleté e sulla mia schiena mentre,la mia gonna di pelle nera era perfettamente abbinata a delle calze a rete dello stesso colore.
Rebecca chiamò. "Tempismo perfetto." pensai e risposi al cellulare.
Neanche dopo cinque minuti fui in macchina con lei e ci dirigemmo verso l'entrata del club.
Era troppo tempo che non andavo in discoteca. "Da quando ti sei lasciata con Gionata." il mio io-interiore non mi abbandonava mai in queste situazioni. Proprio mai.
Ci dirigemmo al bancone e incominciammo a bere. La sensazione dell'alcool era sempre la stessa per me,mi faceva sballare subito.
Dopodiché ci avviammo in pista,a ballare come non mai. Avevamo gli occhi di un'intera discoteca puntati addosso,tanto che ad un certo punto mi sentii a disagio e decisi di uscir fuori.
«Rebs vado fuori a fumare,vuoi venire con me?» le gridai e lei scosse la testa. Perciò,mi incamminai da sola.
Fumavo e pensavo,aspiravo e buttavo il fumo molto velocemente tanto che non mi accorsi di aver finito la sigaretta.
Dopo aver finito,entrai e non vidi più Rebecca al solito posto: andai nel panico più totale ed incominciai a cercarla per tutta la pista.
Alla fine la trovai,con un ragazzo,intenti ad abbracciarsi nei divanetti: non vedevo molto bene il suo viso,ma dei ricci ribelli cadevano sul suo viso,compiaciuto del fatto di poter toccare il culo della mia migliore amica.
Scazzata,mi avvicinai verso la "coppietta" e tesi la mano allo sconosciuto.
«Molto piacere,Elisa. Tu saresti?» sorrisi verso di lui con un sorriso sghembo,stringendogli sempre di più la presa.
«Il piacere è tutto mio,sono Paolo ma se preferisci puoi chiamarmi Charlie.»
disse semplicemente."Ma chi è il coglione che si fa chiamare Charlie?" pensai.
«Mi dispiace interrompere questo momento,te la rubo un attimo.» non lo guardai nemmeno,presi Rebecca e la portai in bagno con me.
«Hai già fatto conquiste! Com'è possibile?» chiesi emozionata. Era davvero una bella ragazza e lei che si disperava ancora per quel coglione di Giuseppe.
Pian piano mi iniziò a spiegare come si svolse la vicenda ed io non potei far altro che schernila ed avvisarla,nel caso ci fossero stati problemi.
Lei tornò da questo Paolo o Charlie,come volete chiamarlo lo chiamate ed io mi diressi al bancone a prendere qualcosa.
Dopo aver ricevuto il mio cocktail,andai a scatenarmi in pista. Bevevo un sorso del mio bicchiere,quando un coglione mi spinse verso una coppietta,bagnando di cocktail schifoso il ragazzo.
«Scusami,non l'ho fat-» le parole mi si fermarono in gola. Persi totalmente la parola non appena capii che era lui.
spazio autrice
ciao raghiiii,come state? mi scuso per non aver aggiornato ieri ma la scuola mi toglie ore di esistenza vitali per scrivere i capitoli,sorry 😭💖
ed ecco che entra in scena lo zio Charlie e colgo anche l'occasione di fargli gli auguri!
E COMUNQUE BIMBI È UNA BOMBA
mi raccomando votate e COMMENTATE :)
alla prossima!
@/gionatabbst su ig
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BACK IN TIME • sfera ebbasta
Fanfictionrivivere ciò che ti è successo,proprio come un déjà-vu o rivivere ciò che ti è successo come non lo avresti mai immaginato? © cinygionata; march2017