Elisa's point of view
Era così evidente che lui non avesse bisogno di me da non capire perchè mi lasciassi abbindolare da lui e dalle sue azioni. Questo era un evidente segnale che io dovessi cambiare vita,lasciare l'Italia proprio come avevo fatto anni fa.
Non appena salii in auto,aspettai che l'incazzatura passasse... Di certo,non avrei voluto avere un'incidente per colpa sua proprio come quello di tre giorni fa.
Tre giorni. Solo tre fottutissimi giorni anche se,ai miei occhi sembrava esser passata un'eternità.
Non appena mi calmai,misi in moto per tornare a casa,cercando di non pensare al fatto che mi sarei provocata ulteriori danni se fossi stata distratta.
Arrivata davanti il vialetto di casa parcheggiai l'auto e scesi. Suonai svariate volte il campanello senza ricevere risposta: capii che mia madre potesse essere al lavoro o che fosse uscita. In conclusione,aprii con le mie chiavi di casa.
Non appena entrai accesi la luce,buttai il mio zaino a terra e mi tolsi le scarpe,proprio come mi era solito fare. A nia madre questa cosa non era mai piaciuta ma,dato che lei non c'era,mi ero auto-autorizzata di fare tutto ciò che volevo.
Andai in cucina prendendo alcune schifezze dalla dispensa,per poi dirigermi in camera mia. Come avevo già detto in precedenza,volevo andare via dall'Italia. Bene. La prima cosa da fare? Prenotare un biglietto... Ma per andare dove?
Cominciai a documentarmi su Internet sui vari posti. La Francia fu uno di questi che mi diede all'occhio.
Posto trovato.
Un'altra domanda,però,mi sorgeva spontanea: in quale zona della Francia sarei voluta andare?
"Bella domanda." mi ritrovai a pensare.Decisi di optare per Marsiglia,quindi avrei dovuto cercare un albergo lì.
Magari in un futuro sarei rimasta,chi lo sa.
Non appena finii di prenotare il biglietto e tutto,mia madre tornò a casa ma decisi di non dirle niente riguardo questo viaggio che avrei dovuto fare,da sola,fra tre giorni Ma,anche se glielo avessi detto alla fine avrebbe acconsentito,a malincuore: ho diciannove anni,non dieci.
Mia madre era al corrente,ovviamente,di ciò che stavo passando con Gionata e ci avrei scommesso tutto l'oro del mondo che dal mio sguardo si percepiva un velo di tristezza; fortunatamente non mi chiese nulla.
Dopo aver finito di cenare e,ovviamente averla aiutata a sparecchiare e lavare i piatti,chiamai Rebecca per vedere cosa faceva. Disse che era rannicchiata sul divano a deprimersi come una cinquantenne zitella e ridendo,le chiesi se voleva venire a dormire con me.
Come volevasi dimostrare,non ci pensò due volte ad accettare.Arrivò con un netto ritardo,solito da parte sua. Non appena entrò fece la solita discussione con mia madre e salì in camera mia. La sua espressione era davvero strana e non l'avevo mai vista così.
«Tutto a posto? Sembra che tu abbia visto un mostro!» ci scherzai su e vidi che lei,per un momento stentò a ridere per poi fare una risata sforzata. «Re? Che cazzo hai?» questa volta divenni seria: doveva di certo dirmi che le passava per quella testa.
«Ti ricordi quando ti dissi 'sono sola a casa a deprimermi'?» annuii. «Beh ecco... Io devo farti vedere una cosa.» si abbassò per aprire la sua borsa ed estrasse qualcosa. Non si alzò nemmeno e mi lanciò quest'oggetto che inizialmente non capii cos'era. Non appena lo ebbi tra le mani,spalancai gli occhi e diventai paonazza.
Era incinta. Aveva solamente diciannove anni. Non me lo sarei mai aspettata da lei e a dir la verità ci rimasi male. Però non poteva di certo abortire per la carriera che tanto sognava di realizzare. Avevano fatto questo 'sbaglio'? Adesso dovevano prendersi le loro responsabilità
«Non mi dici nulla?» mi chiese,sull'orlo di piangere. Andai verso di lei e la abbracciai,rassicurandola. Non le nascosi ciò che pensavo riguardo ciò ma vidi che anche lei sembrava pensarla come me. Inoltre,mi disse che Charlie non appena lo scoprì restò inerme tanto da farla preoccupare,ma alla fine disse che nonostante la giovane età,avrebbe cercato di essere il miglior padre di tutti i tempi.
Adesso toccava a me dirle cosa avevo in serbo. «Adesso tocca a me dirti una cosa.» dissi,tenendole le mani. «Non è che sei incinta pure tu?» rise ed io scossi scettica,la testa.
«Ho deciso di andare in Francia,per sempre... O almeno,credo.»
spazio autrice
Ciarli kosa ciera in kuel bit? Ai marpioneeeee
comunque,sto bambino dal nulla nessuno se lo aspettava ehhhhhla situazione sembra degenerare tra i due ehhh
@\gionatabbst su ig
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BACK IN TIME • sfera ebbasta
Fanficrivivere ciò che ti è successo,proprio come un déjà-vu o rivivere ciò che ti è successo come non lo avresti mai immaginato? © cinygionata; march2017