Stiles/Lydia-Stupido Stilinski

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Stiles e Lydia erano imbottigliati nel traffico per arrivare all'università del ragazzo.
-Ti avevo detto di partire prima.- lo ammonì la ragazza poggiando la testa al finestrino.
-Scusami ma sai che è difficile allontanarsi da casa.- disse il ragazzo sorridendole. Lydia alzò la testa e lo guardò per poi sospirare.
-Sei uno stupido, Stilinski.- disse la ragazza prima di posare di nuovo la testa sul finestrino.
-Che ne dici di fermarci da qualche parte a mangiare?- chiese il ragazzo stiracchiandosi le gambe. Lydia si limitò ad annuire tenendo gli occhi chiusi e nel giro di pochi minuti cadde in un sonno profondo. Stiles continuò a guidare senza interrompere il sonno beato della sua ragazza. Appena intravide un area di sosta si fermò e iniziò a scuoterla leggermente.
-Lydia?- disse cercando di svegliarla. -Lyds?- continuò. -Amore?- chiese ancora una volta. Lydia si svegliò lentamente disturbata dalla voce di Stiles.
-Che succede?- chiese stroppicciandosi gli occhi.
-Non vuoi mangiare qualcosa?- chiese lui accarezzandole dolcemente il viso. La ragazza annuì scendendo velocemente dall'auto lasciandolo con la mano a mezz'aria leggermente confuso. Entrarono nel bar e si sedettero ad un tavolo. Ordinarono due panini e Lydia tirò fuori il cellulare guadagnandosi un'occhiataccia da parte del suo ragazzo.
-Lydia, si può sapere che ti prende? È da quando siamo partiti che ti comporti in modo strano.- disse il ragazzo continuando a fissarla.
-Non mi succede niente, Stiles.- disse la ragazza alzando lo sguardo dal cellulare. Stiles continuò a fissarla per tutto il tempo, cercando di evitare il silenzio che aleggiava tra di loro. Finirono di mangiare e Stiles si alzò senza neanche avvertirla dirigendosi all'esterno del bar. Qualsiasi cosa fosse accaduta a lei, adesso quello arrabbiato era lui.
-Stiles! Fermati!- urlò Lydia dietro di lui. Stiles continuava a camminare imperterrito. -Se non ti fermi non salgo su quella macchina!- urlò ancora più forte la ragazza. Stiles era già arrivato alla macchina e non perse un attimo ad entrarci dentro aspettandola stringendo il volante. Lydia per tutta risposta si avvicinò all'auto, lo guardò torva e iniziò a camminare verso la strada. Stiles strabbuzzò gli occhi vedendola camminare da sola nel buio, arrabbiata come non mai per qualcosa che non sapeva neanche di aver fatto. Accese velocemente l'auto e iniziò a camminare restando al passo della ragazza che sembrava fare finta di niente. Abbassò il finestrino sporgendosi verso di lei.
-Lydia, sali in macchina.- disse il ragazzo retorico. Lydia incrociò le braccia al petto ridendo amaramente.
-Pensi che così mi convincerai?- chiese per poi alzare l'indice della mano destra ed arricciare le labbra. -Ti sbagli, Stilinski.- disse per poi velocizzare il passo. Stiles fermò di colpo la macchina come se si fosse arreso, ma un secondo dopo aprì la portiera catapultandosi in strada e iniziando a correre. La raggiunse e la prese per un polso. Lydia si girò di scatto pronta a tirargli uno schiaffo ma lui era già pronto a bloccarla.
-Sai che con un urlo potrei farti esplodere la testa vero?- Stiles rise.
-Lo so fin troppo bene, ma sono abbastanza sicuro che non lo farai.- disse il ragazzo aumentando la stretta sui polsi.
-Mi stai mettendo alla prova?- chiese lei infastidita.
-Non mi permetterei mai.- disse Stiles attirandola a sé.
-Lasciami.- disse retorica lei mentre cercava di divincolarsi.
-Lo vuoi davvero?- chiese lui abbassando la testa su di lei. Lydia annuì poco convinta e in un secondo si ritrovò tra le braccia di Stiles. Lui mise una mano sul suo collo e una sulla sua schiena stringendola il più possibile e lei lo strinse a sé aggrappandosi alla sua schiena.
-Vuoi dirmi che succede?- chiese poi il ragazzo sfruttando la differenza di altezza per lasciare un bacio tra i capelli.
-Io credo di non essere pronta a fare questo passo, a lasciarci tutto alle spalle, a dividerci. Non credo di esserlo. Io ho bisogno di te.- disse la ragazza singhiozzando.
-Ehi, ehi, quando avrai bisogno io ci sarò sempre e sono sicuro che andrà tutto bene. Ti amo, Lydia e questo non lo cambierà nessuno.- disse il ragazzo per poi alzarle la testa e baciarla con tutto sé stesso. E nonostante le sette ore a dividerli, loro sarebbero stati più uniti che mai, perché avevano un legame profondo come quello di pochi.
-Stupido Stilinski.- sussurrò la ragazza sulle labbra del ragazzo che le aveva rubato il cuore.

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