Untold Stories

Bellamy/Clarke-Promises

Spoiler 4x08

Bellamy era arrivato da qualche ora nel laboratorio e stava guardando attentamente le scene che si susseguivano davanti ai suoi occhi. Il ragazzo osservò l'uomo mentre veniva messo in quella specie di macchina per le radiazioni e continuava ad osservarlo mentre Jackson girava le manovelle per aumentare la quantità di radiazioni e Clarke si avvicinava sempre più speranzosa al vetro non notando alcun effetto particolare. Ad un tratto l'uomo iniziò a contorcesi dal dolore, urlando che la pelle gli bruciava e Clarke corse subito per liberarlo, ma Bellamy la fermò bloccandola per le spalle. Quando lei si girò per chiedergli spiegazioni, lui scosse la testa.
-È pericoloso, non posso permetterti di rischiare di essere colta dalle radiazioni.- disse il ragazzo aumentando la presa sulle sue spalle. La ragazza rimase ferma a fissarlo, per evitare di guardare l'uomo il quale sangue nero stava ricoprendo tutta la macchina. Poi si avvicinò a Bellamy e si accasciò completamente contro di lui, nascondendo il viso sul suo petto. Bellamy la strinse a sé chiudendo gli occhi a sua volta mentre Clarke si concentrava sul battito del suo cuore. Avrebbe fatto di tutto per continuare a farlo battere il più a lungo possibile.

Mentre Clarke e Luna ripulivano la macchina il silenzio aleggiava nell'aria. Tutti si sentivano colpevoli per quello che era successo.
-Si meritava quello che gli è successo, dopo tutto quello che mi ha fatto.- disse Emori per smorzare la tensione. Roan si avvicinò alla macchina e ne tirò fuori un bracciale.
-Anche lui onorava i morti.- sussurrò guadandolo. Clarke ebbe un sussulto.
-Baylis faceva parte dei Sangedakru. Loro non onorano i morti.- disse la ragazza girandosi verso gli altri. Emori iniziò a sentire il panico salire.
-Le avrà rubate!- esclamò la nomade.
-Non avevi tatuaggi che lo riportassero a quel clan.- disse Roan. Emori iniziò a correre verso la macchina ma venne fermata da Miller.
-John distruggi la macchina!- urlò mentre Murphy iniziava a camminare nella direzione della ragazza. Bellamy tirò fuori la pistola e la puntò al ragazzo.
-Non muoverti, Murphy.- disse il ragazzo mentre Murphy lo guardava con sfida. -Non farmelo fare.-

-Non potete rinchiuderci qui dentro!- urlava Murphy mentre Emori lo guardava sconfortata. -Non vi permetterò di usarla per i vostri esperimenti mortali!- continuava il ragazzo cercando di liberarsi. Le porte si chiusero e Abby si rivolse a Jackson.
-Prepara Luna.- disse ma Luna sgranò gli occhi.
-Non permetterò che il mio sangue faccia del male a qualcuno.- sentenziò la ragazza cominciando a camminare strisciando la gamba dolorante.
-Luna, non constringermi a combattere con te in questo stato.- disse Roan mettendosi davanti a lei. Luna cercò di combattere ma Roan l'addormentò, poi la prese in braccio e la poggiò sul lettino. Raven rimase bloccata davanti a quella scena. Poi si girò verso Bellamy.
-Tu approvi tutto questo?- gli disse e lui evitò il suo sguardo. -Benvenuti a Mount Weather.- sussurrò poi la ragazza.

Clarke osservava la madre estrarre il sangue dal corpo di Luna dalla stanza sopra il laboratorio quando qualcuno entrò nella stanza.
-Stai bene?- le chiese Bellamy entrando e avvicinandosi a lei.
-Tu?- rispose Clarke con un'altra domanda.
-Avevo promesso di non lasciare morire più nessuno Clarke.- rispose il ragazzo. Clarke gli strinse la mano intrecciando le proprie dita con le sue.
-È la cosa giusta da fare.- disse Clarke cercando di sorridergli. Lui accennò un sorriso per poi guardare il vetro.
-Credo sia il momento.- disse cominciando a camminare ancora con la mano intrecciata a quella di Clarke.

Miller stava per prendere Emori quando Bellamy lo fermò lasciando stupiti tutti.
-Nessuno può decidere chi deve rischiare la propria vita e chi no, tranne i diretti interessati.- disse Bellamy guardando Clarke negli occhi. -Ed è per questo che ho deciso che sarò io a fare da cavia per l'esperimento.- disse poi il ragazzo tornando all'interno del laboratorio.
-Non ti permetterò di farlo, Bellamy.- disse Clarke mettendosi davanti a lui.
-Clarke, sto decidendo io di farlo. È una mia decisione.- disse il ragazzo accarezzandole le spalle. -Mi fido di te.- continuò poi lui prima di lasciarle un bacio sulla fronte e andare verso Abby.
-Cosa devo fare?- chiese il ragazzo alla donna. Abby lo fece sdraiare sul lettino dopo avergli fatto togliere la giacca e andò a prendere la siringa con il sangue. Si avvicinò e lo guardò dritto negli occhi.
-Sei sicuro?- gli chiese e lui annui. Clarke si avvicinò alla madre e notò la mano tramante di quest'ultima.
-Mamma, faccio io.- disse Clarke prendendole la siringa dalle mani. La donna annuì spostandosi di lato mentre Clarke si avvicinava a Bellamy. Gli accarezzò il viso e lui le regalò un dolce sorriso. E proprio quel sorriso le diede la forza per fare quello che aveva intenzione di fare. Gli strinse la mano e fece per infilare l'ago.
-Non posso permetterlo.- sussurrò prima di cambiare direzione della siringa e infilare la punta nella pelle candida del suo braccio. Bellamy spalancò gli occhi alzandosi di scatto.
-No, Clarke!- urlò mentre lei continuava a stringere la sua mano. -Io lo stavo facendo per te, non posso permetterti di farlo! Avevo promesso a me stesso di farti vivere il più a lungo possibile!- continuò lui, ma Clarke lo fermò mettendogli la sua mano sulla sua guancia.
-Avevo fatto la stessa promessa a me stessa.- sussurrò mentre lui la fissava con gli occhi sbarrati.