Spoiler 4x06
Bellamy
Il terreno scosceso era regolare sotto il peso delle gambe stanche del ragazzo. La testa coperta da un sacco non gli permetteva di vedere dove stesse andando, ma le guardie Azgeda lo spingevano a continuare a camminare. Non che gli importasse molto dove stesse andando, gli occhi annegati nelle lacrime di una promessa rotta e di una perdita importante nella propria vita, la perdita più importante. Immaginava il corpo di Octavia esamine da qualche parte mentre lui veniva spinto verso una meta sconosciuta. E nel buio che lo circondava si sentiva perso, eppure aveva preso una decisione, nello stesso momento in cui aveva visto i pezzi della spada di sua sorella cadere al suolo con un tonfo sordo, in quel momento lui era morto, non esisteva più nessun Bellamy Blake, non esisteva più niente se non il dolore e gli occhi che bruciavano. Non sentiva neanche più Kane cercare di liberarsi dalla presa delle guardie. Non sentiva più niente. Ad un tratto tutto si fermò. Le guardie lo bloccarono per le spalle e sentì chiaramente la voce di Roan dire qualcosa, ma ancora una volta non capì. Lo spinsero verso il basso costringendolo ad inginocchiarsi e sentì qualcuno al suo fianco fare lo stesso. Ancora parole al vuoto prima che lo liberassero dal buio. La luce lo accecò illuminando le lacrime sul suo viso. Non distinse niente fin quando la vista non prese la propria funzione. Si ritrovò immerso nell'azzurro di quegli occhi così dannatamente preoccupati e la testa cominciò a funzionare di nuovo, aveva ritrovato una parte di sé stesso in quegli occhi, una parte di Bellamy Blake che aveva donato a quella ragazza. Perché senza accorgersene aveva donato una parte di sé stesso a Clarke Griffin dividendosi tra lei e sue sorella. Allora si accorse che Bellamy Blake non era morto, non del tutto, perché una parte era ancora viva e vegeta. E si rese conto che quella parte valeva la pena di tenerla in vita, che aveva ancora una ragione per vivere.Clarke
Clarke stava aspettando la resa dei conti con Roan, sapeva avesse qualcuno del suo popolo e che avrebbe dovuto trovare un modo, un qualsiasi modo, per raggiungere un compromesso con gli Azgeda. Si trovava da sola ad affrontare tutto, soprattutto si trovava senza Bellamy. Il rumore degli zoccoli dei cavalli la distolsero dai suoi pensieri portandola a volgere il capo verso i nuovi arrivati. Si trovava da sola ad affrontare una marea di Azgeda. Ma lei non aveva paura, almeno così credeva. Se Bellamy fosse stato con lei le avrebbe detto che nonostante tutto era una principessa coraggiosa, ma Bellamy non c'era e questo le lasciava un vuoto enorme. Gli Azgeda fermarono la loro marcia qualche metro di distanza di Clarke, poi due guardie avanzarano rispetto alle altre con i due ostaggi davanti. Li fecero inginocchiare mentre la ragazza stringeva i pugni nel vano tentativo di calmarsi. E ancora una volta il suo pensiero tornò su Bellamy e su come l'avrebbe calmata in quella situazione. Le guardie tolsero i sacchi dalle teste degli ostaggi e Clarke per un secondo si sentì persa. Le mani ricaddero velocemente lungo i fianchi e lo sguardo era perso in quello scuro del ragazzo che aveva davanti, li in ginocchio, distrutto come non mai, non sapeva cosa fare, non sapeva cosa dire, aveva perso tutta la sua sicurezza, perché forse la sua sicurezza era lì in ginocchio a qualche metro da lei, circondato da guardie, perso nel suo sguardo quanto lei lo era nel suo. E in quel momento, la frase 'qualsiasi cosa per raggiungere compromessi' non le sembrava adatta a quella situazione, perché non sarebbe scesa a nessun compromesso se si trattava di Bellamy.
-Your move, Wanheda.-
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Untold Stories
FanficRaccolta di One shots multifandom! •Possibili spoiler dal momento che seguo la programmazione Americana. ▪The 100 [21] ▪Teen Wolf [14] ▪Skam [1] ▪Shameless [1] ▪Crossover [1] ▪Multifandom [1] Credits per la stupenderrima copertina a @-sarcasmreid