-Sì,- risposi io. Era scioccato. Be' anche io lo sarei stata. Lasciai che si riprendesse e dopo quella che mi sembrò un' eternità parlò:- non sono spaventato, più che altro... be'... non me l' aspettavo-.
-Non sei neanche un pochino spaventato?- Stava certamente mentendo. -Perché dovrei?- Chiese.
-Be' forse perché hai appena saputo che la tua migliore amica è una ragazza che ogni plenilunio si trasforma in una feroce bestia con zanne e artigli!- Ribattei.
-Sì, ma solo ogni plenilunio,- minimizzò.
-oh io non direi proprio, se volessi potrei trasformarmi in questo stesso momento-.
-Proviamo?- Mi stuzzicò lui.
-No in realtà ho esagerato. Visto che sono una Balck, ovvero faccio parte della famiglia di lupi mannari più antica di tutte, la mia trasformazione avviene più lentamente e per fasi, rispetto a chi viene morso come Scott, Isaac, Itan o Aiden-.
-E ... ora in che fase saresti?- Mi guardò divertito. Cosa c' era di divertente in una notizia come quella?
-Nella prima.- Risposi asciutta.
-Oh quindi saresti una piccola lupacchiotta?- Mi stava prendendo in giro, e non lo sopportavo.
-In questo momento,sì!- Possibile che fosse una notizia così normale da scherzarci sopra? -Quindi deduco da questo tuo comportamento arrogante, che siamo ancora amici?-
-Ma certo!- Dopo di ché fece una cosa che non aveva mai fatto: mi abbracciò. Stavo ancora cercando di capire cosa stesse facendo, quando si staccò da me tenendomi le mani sugli avambracci.
-Come mai questo scatto di affetto improvviso?- Un sorriso gli apparve sulle labbra:- te lo sei meritato!- Lo guardai con sguardo interrogativo. -Be' hai avuto il coraggio di darmi una notizia così sconvolgente e poi hai reagito meglio di quanto avrei immaginato alla notizia che io sapevo che ti piaccio-. Gli sorrisi come non avevo mai fatto e lui ricambiò. Non so come ebbi il coraggio di farlo, ma mi rituffai tra le sue braccia e le sentì stringermi la vita.
-Bene,- dissi alzando lo sguardo verso di lui -vogliamo fare qualcos' altro, oltre che rimanere qui incollati come due cozze?-
-Ah, guarda che sei stata tu a volere un altro abbraccio!- Si staccò e si diresse giù dalle scale, verso la cucina e io lo seguii.
-Fame?- Mi chiese.
-Sì, a pranzo ho mangiato solo mezza porzione di vitello tonnato confezionato-.
-Bene. Allora... ho due fette di crostata, un pacchetto di patatine e mezza focaccia ai pomodorini, cosa vuoi?-
-Mmm... la focaccia-. Scelsi.
-Okay, da bere ho... il tè freddo, succo di arancia rossa o la sprite-.
-Il tè.- Risposi mentre mi porgeva la focaccia. Prese il tè e le patatine per lui e si sedette al bancone facendomi segno di accomodarmi.
-Buona!- esclamai quando ebbi finito di masticare.- Dove l' hai comprata?--Non l' ho comprata, l' ha fatta mia madre. Infatti speravo che non scegliessi quella, mia madre non cucina molto spesso-. Gli lanciai un' occhiataccia. Sapevo che Melissa era una di quelle madri fantastiche, premurose al punto giusto e a cui potevi raccontare i tuoi problemi senza preoccuparti, quella persona che non avevo mai avuto, insomma.
Finii di gusto il pezzo di focaccia e io e Richard ritornammo in camera. -E ora che si fa?-
-Non lo so, mi aiuti con biologia? - Chiese scherzando ben sapendo che non era proprio il mio forte e che lui, se mai, avrebbe dovuto aiutare me. Quella sera, quando tornai a casa, dopo aver cenato da Richard, decisi di chiamare Derek per sapere come stava.
-Pronto?-
-Pronto, sono Alice. Tutto a posto?--Sì, tutto bene. E tu?-
-Sì sto bene. Fatto progressi dall' ultima volta che ci siamo sentiti?-
-Sì, molti progressi!- Rispose sarcastico, ma non capii se per la mia battuta o per il fatto che di progressi non ne avevano fatti.
-Avresti potuto chiamare almeno una volta, no?- Ripresi. -Perché avrei dovuto? Va tutto bene-.
-Be' fatelo sapere a Alison, oggi è arrivata a scuola quasi piangendo!--Perché?-
-Non riceveva una telefonata da Isaac da due settimane! Mi sembra ovvio preoccuparsi-.
-Va be', comunque stiamo tutti bene e abbiamo scoperto due o tre cosette, domani ti richiamo e ti spiego, ora devo andare, ciao-.
-Ciao, a domani-. Lo salutai e andai a dormire: erano solo le dieci e mezza, ma era stato un pomeriggio stancante. Appena toccai il cuscino mi addormentai, sognando di rivivere quegli abbracci mille volte.
SPAZIO AUTORE:
Questo capitolo lo dedico a _hajar_erraji_ che mi ha seguito dal primo capitolo e che anche se non ci seguiamo da molto, non so il perché, provo una profonda amicizia con lei, forse perché proprio per lei ho aggiornato questo capitolo!!
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Out the real [IN PAUSA]
Teen FictionAlice, la sorella di Derek, è innamorata segretamente del suo migliore amico. Quando finalmente lui sembra ricambiare i suoi sentimenti lei e tutto il branco dovranno scontrarsi con molti problemi... QUESTA STORIA NON L'HO SCRITTA IO MA UNA MIA AMIC...