Tutte fummo colte da uno spasmo unico, tranne Kira, lei era rimasta pietrificata dalla prima parola dell' ultima frase.
-Peter è andato a cercarlo-. Proseguì Aiden,- Sappiamo che è qui dentro,- e indicò il casermone alle sue spalle,-ma non sappiamo dove. E c' è anche un altro problema, è fatto di frassino; nessuno di noi può entrare, per questo abbiamo chiamato voi: nessuna di voi è un lupo mannaro-. Mi lanciò un' occhiata: no, aveva ragione, non ero ancora un lupo mannaro.
Parlai ancora io e la mia voce suonò ancora più roca di prima:- chi l' ha portato lì dentro?- Avevo paura della risposta, ma dovevo sapere.
-Mi dispiace deluderti, ma questo sarà uno dei vostri compiti-. Ritornammo dai ragazzi e Derek cominciò a parlare:- non sappiamo chi o perché abbia rapito Scott, né dove lo abbia portato, però sappiamo che di lì non potrà uscire se voi non entrate-. Fece una pausa e ci fissò tutte, soffermandosi un secondo di più su di me.- Questo è quello che dovete sapere,- concluse. Poi mentre le ragazze salutavano i loro ragazzi, Derek mi venne incontro prendendo da parte anche Richard. Guardò prima me e poi lui con sguardo interrogativo.
-Gli ho dovuto spiegare tutto, ormai aveva capito molte più cose di quante ne dava a vedere-. Provai a dire con tono di scusa. Mi guardò con uno sguardo che avrebbe fatto venire i brividi anche a un serial killer, poi si voltò di scatto e ritornò dagli altri. Io guardai Richard:- Devi scusarlo ma solo il fatto che noi siamo amici lo fa imbestialire-.
-Gelosia?- nel suo sguardo c' era qualcosa di divertito. -Parecchia- risposi con un mezzo sorriso.
Ritornammo anche noi dal gruppetto. Le ragazze stavano prendendo un wolkie- tolkie per ciascuna e così ne presi uno anch' io. Richard ne stava per afferrare uno, ma io fui più veloce:- cosa pensi di fare?-
-Sto prendendo un...- ma non gli lasciai finire la frase. -Non ti servirà-.
-E perché no?-
-Non penserai certo di venire con noi, vero?--E perché no?- Ripeté.
-Si da il caso che tu non abbia... armi,- risposi asciutta.
-Anche Stiles non ha le "armi", eppure eccolo lì-, ribatté lui indicandolo con in mano uno di quegli aggeggi.
-Smettila, lo sai anche tu che Stiles ha più esperienza di te-. -E con questo cosa intenderesti dire?-
-Intendo dire che tu non verrai, punto-. Mi lanciò un' occhiataccia.
Ma voleva davvero mettersi così in pericolo?
-E allora perché mi hai portato?- Sembrava determinatissimo.
-Perché fai parte del nostro "Branco", ma,- mi affrettai ad aggiungere,- non sei ancora pronto-. E con questo intendevo chiudere la questione.
Lo lasciai lì come un pesce lesso. Non lo avrei mai messo in pericolo più di quello che era già facendo parte del "Branco". Mi incamminai verso quella che doveva essere l' entrata, ma qualcuno mi bloccò prendendomi per un braccio. Mi girai e mi ritrovai il viso perfetto di Richard a pochi centimetri dal mio:- devi stare attenta, okay?-
-Ma non ero io quella innamorata?- Gli sussurrai all' orecchio. -No... non...- Provò a dire, ma io ero già andata via.
Se avessi detto che quel posto metteva i brividi, avrei detto un' enorme bugia: era il posto più terrificante dove fossi mai stata.
Derek e gli altri sospettavano che Scott fosse stato portato nell' interrato del casermone e così noi avevamo sceso il maggior numero d scale possibili.
All' interno regnava una calma aliena, interrotta soltanto dallo sgocciolare dell' umidità sulle pareti ricoperte di muschio e dai nostri passi che rimbombavano per quei tunnel bui e senza fine. Ogni tanto un rumore improvviso ci faceva saltare in aria, ma il più delle volte era qualche topo che sgattaiolava via.
La temperatura era mite, ma quel luogo aveva fatto venire la pelle d' oca a tutti, anche a Malia, la quale di solito era la più temeraria.
Ad un certo punto Kira disse:-ragazzi, guardate qua. Che cos' è?- Stava indicando la parete alla nostra destra. Sopra c' era come un bassorilievo che raffigurava un occhio senza pupilla.
-non lo so, ma è davvero inquietante-. fece notare Stiles come se ce ne fosse bisogno. Provai a toccare la figura, ma non appena la sfiorai una piccola scarica elettrica mi percorse il braccio. Ritirai di scatto la mano e Kira mi chiese:
-Una scarica elettrica?-
-Sì, leggera ma una scarica elettrica-. Risposi io.
-Già, avevo percepito un po' più di elettricità di quello che doveva esserci, in questo posto, ma non riuscivo a capire dove fosse di preciso.-
-Non c' è problema. Riusciresti a toccarlo, tu?- Chiesi sempre rivolta a Kira.
-Probabilmente sì, se la scarica non è troppo forte , ma non credo.- Detto questo passò una mano sull' occhio e quando la spostò disse:- no, è sopportabile-. Riprovò di nuovo a toccarlo, ma questa volta l' occhio si mosse all' indietro, come se Kira lo avesse schiacciato dentro la parete.
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Out the real [IN PAUSA]
Teen FictionAlice, la sorella di Derek, è innamorata segretamente del suo migliore amico. Quando finalmente lui sembra ricambiare i suoi sentimenti lei e tutto il branco dovranno scontrarsi con molti problemi... QUESTA STORIA NON L'HO SCRITTA IO MA UNA MIA AMIC...