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Subito sentii Peter che bussava.

-Non sono dell' umore giusto per parlare-. Dissi-

-Cos' è successo, ti ha fatto qualcosa?- Stava entrando nei miei pensieri e aveva capito che centrava Richard.

-Perché non li leggi tutti i miei pensieri, potresti capirlo da solo, no?- Gli urlai.

-Alice fammi entrare!- Mi gridò lui in risposta.

-Lasciami stare, te l' ho detto, non sono dell' umore giusto sta sera-. sentii i suoi passi allontanarsi e presi il cellulare, forse Lydia aveva dei consigli da darmi anche per queste occasioni, lei che di ragazzi ne sapeva tanto.

-Be' gli devi assolutamente parlare, tesoro. Ma non preoccuparti, ti perdonerà sicuramente, ho visto come ti guarda. E poi, credimi, si possono commettere errori ben più gravi-. Mi disse dopo che le ebbi spiegato tutto. Lo so che stava cercando di tranquillizzarmi in tutti i modi possibili, ma mi sembrava di essermi trasformata in una serial killer, e non in un lupo. -Quando e soprattutto come, posso parlargli, Lydia? Ti rendi conto di quello che ho fatto? Il primo bacio!-

-Sì, me ne rendo conto, ma devi chiarire le cose se vuoi che tutto vada bene. Quindi,- aggiunse prima che io potessi ribattere,- va' da lui e chiarisciti. Semplice, no. E ricordati di essere sempre sincera con lui-, mi disse appena prima che le riattaccai in faccia. Non so perché, ma quando ero arrabbiata con qualcuno, in questo caso me stessa, mi scaldavo con tutti. E dire che avevo deciso io di chiamarla. Povera Lydia.

Mi buttai sul letto e cercai in rubrica il nome di Richard, c'era la segreteria così lasciai un messaggio, sarebbe stato più facile.

-Quando e se vuoi possiamo parlare. Scusami immensamente-. Gli dissi. Ma come avrebbe potuto farlo? Mi chiesi mentre mi andavo a fare una doccia rilassante.

Quando ritornai in camera Richard mi aveva risposto, il messaggio diceva: "Certo che possiamo parlare, possiamo fare domani dopo la scuola?".

Mi sembrava un tempo infinitamente lungo, ma gli risposi che ero d' accordo. Mi inviò un altro messaggio, dopo aver letto il mio: " Se non è un problema per te, vorrei trascorrere la giornata di domani come abbiamo trascorso quelle di questa settimana, da amici, okay? Buona notte." E dopo quel "buona notte" mi aveva inviato un enorme cuore rosso. Dopo tutto quello che era successo mi amava ancora? Be' per me era lo stesso. Gli risposi che mi andava bene, gli augurai la buona notte e gli inviai anch' io un grosso cuore.

Dopo di ché mi infilai nel letto e mi addormentai.

Il giorno dopo mi svegliai prima che la sveglia suonasse, così la spensi e andai a farmi una doccia come poche. Ci misi mezz' ora solo per lavarmi, mentre di solito in mezz' ora mi lavavo, mi asciugavo i capelli e riuscivo anche a vestirmi. Dopo altri trenta minuti avevo finito di asciugarmi i capelli e li avevo raccolti lasciando qualche ciuffetto fuori e stavo scegliendo cosa mettermi. Dopo un quarto d' ora mi ero messa una canottierina attillata blu, un jeans skinny e chiaro e una felpa con lo scollo a barchetta verde smeraldo. I colori si abbinavano perfettamente tra loro e se avessi tolto la felpa, la canottiera mi avrebbe reso sexy: perfetto! Lydia sarebbe stata fiera di me, pensai. Feci una veloce colazione e mi truccai. Misi un po' di mascara sulle ciglia, la matita nera e un po' di rossetto rosa sulle labbra. Ero pronta. Non ci avevo mai messo tanto per prepararmi, ma ne era valsa la pena.

Scesi le scale e, come avevo sospettavo mi ritrovai davanti Richard. -Eilà, buongiorno! Come va?- Disse rimanendo a bocca aperta davanti ad una me così diversa.

-Benissimo!- Risposi. Salimmo in macchina e mentre mi stavo allacciando la cintura mi diede un leggero bacio sulla fronte. Quando si staccò lo guardai, ma lui era concentratissimo a fare retromarcia.

Arrivammo a scuola e Lydia e Alison ci raggiunsero. -Tutto a posto?- Mi chiese Lydia.

-Sì, sì tutto bene-, le risposi io.

Entrammo a scuola e lui andò a prendere i suo libri, mentre Lydia mi faceva il terzo grado.

-Allora cosa ti ha detto?- Chiese, sembrava elettrizzata. -Perché tutto questo entusiasmo?-

-Oh, oggi sei vestita meglio del solito,- sembrava delusa,- pensavo fosse per lui-.

-Sì è per lui, ma non mi ha chiesto niente, se era questo che volevi sapere-. -Non importa, prima o poi lo farà! - Mi guardò con un' espressione come per dire: "tanto lo so per certo che succederà".

Andammo in classe e trovai Richard che mi teneva il posto. -Grazie- dissi accomodandomi.


SPAZIO AUTORE:

Non aggiornavo da un sacco di tempo così ho messo 5/6 capitoli di fila 

SCUSATE!!

Out the real [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora