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-Mi chiedevo se ti facesse piacere venire a mangiare a casa mia stasera-. -Oh sì, mi piacerebbe. Ma a cosa devo questo invito?- Chiese curiosa. -Tu hai cucinato per me per un po' di sere, quindi volevo ricambiare-. Risposi semplicemente.

-Che gentile, non avresti dovuto, Alice-.

-Be'...-, ero un po' imbarazzata devo ammetterlo.- Comunque non aspettarti chissà cosa, non sono proprio una cuoca provetta-.

-Non c'è problema, so accontentarmi-, disse con un sorriso stampato sul volto. -Bene, allora corro a prepararmi-.

-Certo, io vado a casa e comincio a cucinare. Tu e Richard venite verso le otto e mezza, okay?-

-Va bene, a dopo-, mi salutò salendo le scale.

Salii anch' io e presi il mio zaino riferendo anche a Richard l' invito. Arrivai a casa e trovai Derek e Peter che discutevano, ma appena varcai la soglia del loft, smisero di complottare tra loro.

Non feci molto caso a questo e subito dissi:- questa sera ho invitato Richard e sua madre a cena, qui da noi-.

Dopodiché li guardai. Non avrebbero potuto avere espressioni più diverse. Peter ricambiava lo sguardo tranquillamente, e se avessi potuto leggergli nel pensiero so che sarebbe stato felice di avere Melissa a cena.

Derek aveva strabuzzato gli occhi e se avessi potuto sapere quali erano i suoi pensieri avrei visto un' unica parola: gelosia.

Peter tornò a ciò che stava facendo, mentre Derek mi prendeva da parte. -Perché mai quello-, mi disse furibondo,- dovrebbe venire a casa mia a mangiare? - Aveva pronunciato la parola "quello" con un odio che non gli avevo mai visto.

Mi stavo arrabbiando. Cosa gli aveva fatto Richard per parlarne così? Era il mio ragazzo...

A quel pensiero mi ricordai la brutta notizia di Peter in Messico.

No, non poteva certo essere per quella stupida e infondata ipotesi. Richard non era un vampiro, quindi Derek non poteva odiarlo per questo.

-Allora, vuoi rispondermi o vuoi restare a pensare a lui per l' eternità?- La sua voce arrabbiata mi riportò coi piedi per terra.

Decisi di rispondergli un po' per le rime, non poteva parlare così del mio ragazzo.

-Primo, quello sarebbe il mio ragazzo e il suo nome è Richard; secondo gli ho invitati perché si da il caso che, se non te ne fossi accorto, ho mangiato, su invito di Melissa, a casa sua per una settimana. E visto che mi sembrava carino ricambiare, l' ho invitata io per una sera a casa mia!- Gli urlai contro.

Mi guardò truce e mentre saliva le scale lo sentii insultare abbastanza pesantemente qualcuno, chi non riuscii a capirlo.

Anch' io andai nella mia stanza e iniziai a decidere cosa mettere. Erano le sette e alle otto e mezza sarebbero arrivati i due ospiti, così decisi di farmi una doccia, dopodiché avrei iniziato a cucinare.

Quando finii di asciugarmi i capelli, indossai i vestiti che avevo scelto. Non volevo essere né troppo elegante, ma neanche troppo casual, quindi avevo scelto una maglietta un po' attillata lilla e dei jeans chiari. Indossai anche una semplice collanina e le mie Stand Smith verdi, infine raccolsi i capelli in una coda, lasciando fuori qualche ciuffetto elegante.

Scesi in cucina cominciando a scegliere mentalmente cosa cucinare e optai per un menu mediterraneo. Nel frigo c' era del pesce preso da Peter quel pomeriggio su mia richiesta.

Lo presi e iniziai a pulire le spine rimanenti, (me lo ero già fatto fare dal pescivendolo data la mia scarsa conoscenza nel campo), stando attenta a non lasciarne nemmeno una.

Dopo un po' preparai il sughino che avrebbe accompagnato il pesce: pomodorini freschi, aglio e olive. Un profumino delizioso cominciò a invadere la cucina.

Preparai la tavola cercando di mettere tutte le posate uguali per tutti, quanto ai bicchieri ne presi cinque della Nutella e li misi in tavola. Mi pia-cevano, davano un tocco colorato al tutto.

Preparai un po' di insalata di pomodori e mi fiondai in pasticceria a prendere qualche pasticcino e quando tornai a casa il pesce era quasi pronto. Preparai anche delle salsine da mettere su fette di pane tostato e misi in tavola sia il pane, sia la salsa rosa e quella verde.

Alle otto e trentacinque arrivarono Melissa e Richard e ci accomodammo tutti al tavolo della cucina.

-Cavoli che profumino squisito!- Esclamò Melissa,- meno male che non eri una cuoca provetta-.

-Oh be', non ho fatto niente di speciale-. Solo a quel punto mi accorsi che Richard mi stava fissando.

Gli sorrisi e anche io lo guardai; indossava una camicia bianca, leggera, con le maniche arrotolate fino ai gomiti, e un jeans nero non troppo largo, era immancabilmente divino!

A quanto pare a tutti piacque il mio menu, anche a Derek che, anche se non si potesse dire che era felice, aveva mangiato di gusto.


Out the real [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora