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"Promettimi di non dirlo ad Andrew." mi disse Clement.
Perché non avrei dovuto dirglielo?
"No, non ti prometto nulla. Ma perfavore ho bisogno di sapere."
"Kate, se Andrew scoprisse quello che sto per dirti si incazzerebbe sia con me che con te. Perciò perfavore, non dirglielo." mi disse, quasi supplicandomi.
"E va bene. Ma ora dimmi."
"Andrew ha avuto un passato difficile: era un drogato. La sua vita era immersa in quella merda fin da quando aveva 16 anni. Proprio durante questo periodo della sua vita, ha incontrato parecchie persone violente; una di queste, non so per quale motivo, lo odiava.
Per molti giorni Andrew è tornato a casa con tagli e lividi, finché un giorno ha deciso di smettere andandosene via. Ma tornando qua, nella sua vecchia città, ha ritrovato il suo passato e ha ritrovato quella persona. Ora Kate, tu devi cercare di stargli vicino e di aiutarlo, perché potrebbe diventare violento o addirittura potrebbe risprofondare nella droga."
Andrew, il mio Andrew era stato un drogato. Stentavo a crederci.
E come diavolo era possibile che quella persona lo avesse ritrovato?
"O mio dio. Penso che l'unica cosa da fare sia andarsene di qua." gli dissi.
"Credo sia la cosa migliore. Quindi hai visto che forma avevano i tagli?"
"Ehm, si. C'è scritto il mio nome."
Clement non rispose.
"Clement? Ci sei?"
"Sei in pericolo Kate. Quella persona colpisce le persone più vicine ad Andrew, e in qualche modo è venuta a sapere di te. Dovete andarvene immediatamente."
Le mani incominciarono a tremare.
"O-ok. Ce ne andremo al più presto. Grazie Clement." e riattaccai.
Dovevo immediatamente cercare Andrew.

Fortunatamente lo trovai in giardino, intento ad usare il telefono.
"Andrew. Dobbiamo andarcene. Voglio tornare a casa." mentii.
Avevo promesso a Clement di non dirgli nulla e volevo rispettare questa promessa.
"No."  mi disse, mettendo il cellulare in tasca.
"Perché no? Ho bisogno di tornare."
"Devo fare i conti con il mio passato."
"Che significa?"
"Lo sai. Ho sentito che parlavi con mio fratello."
"Perfavore, non ti arrabbiare.."
"Non mi arrabbio. Ma dobbiamo stare qua, almeno per oggi."
"Ho paura." gli dissi.
"Non devi."
"Tu hai paura?"
"No." mi disse secco.
Come faceva a non averne?
"Kate, chiuditi in casa e non uscire per nessun motivo. Io tornerò domani mattina."
"Andrew perfavore no! Resta con me! Non devi per forza batterti con il tuo passato! Ti farai solo del male!" gridai.
"Ormai ho preso la mia decisione. Sto peggio se provo a dimenticare. Devo affrontarlo."
"No perfavore!" urlai piangendo.
Si avvicinò a me e mi prese in braccio, e mentre mi dimenavo mi portò dentro.
"Ti amo Kate." mi diede un bacio sulla fronte ed uscì, chiudendo la porta a chiave.
"Andrew!" urlai sbattendo i pugni contro la porta.
Ma non mi sentì, ormai era già troppo lontano.

Dovevo trovare un modo per uscire da quella stramaledetta casa, ma quelle stramaledette finestre avevano le inferriate, e questa stramaledetta situazione mi faceva impazzire.
Questa cavolo di casa non ha un'uscita se non la porta d'ingresso?
Cercai ovunque una via d'uscita ma quando finalmente arrivai nella cantina, tra l'oscurità vidi una porta.
Provai a sforzare la serratura con una forcina da capelli, ma fu difficile e stetti lì per più di mezz'ora quando finalmente sentii un click, e la porta si aprì.
Senza pensarci due volte e senza perdere tempo corsi fuori con la speranza di trovare lui.

Sono riuscita a pubblicare un capitolo!
Spero vi piaccia esattamente come gli altri, grazie ancora per il sostegno! ❣️

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