"Perché mi hai seguito?" gli chiesi singhiozzando.
"Non riesco a starti lontano. E non so come sia possibile, ma è più forte di me."
"Ma tu non mi conosci nemmeno." dissi.
"Ma è come se ti conoscessi da sempre. È come se finalmente io abbia trovato il senso di questa vita."
Com'è possibile?
Mi stava manipolando? Voleva solo portarmi a letto?
Glielo dissi.
"Fai così con tutte vero? Vuoi portarmi a letto con te?"
"No! È che sento il bisogno di proteggerti."
"Non lo so Andrew."
Poi cambiò discorso, imbarazzato.
"Vuoi un passaggio per ritornare a casa?" chiese.
"Si grazie. Ma prima vorrei passare da Alexa."
"Che le è successo?"
"Vedrai."Quando arrivammo, non c'era traccia di Alexa. Tutto era tornato in ordine, non c'era più traccia di fogli, vestiti, foto e soprattutto non c'erano più siringhe.
Era scappata ancora o aveva messo la testa a posto?
"Non c'è, torniamo a casa."
Salimmo in macchina e partimmo.
"Allora-disse Andrew- hai voglia di raccontarmi cosa è successo?"
"Alexa stava male. Aveva dei problemi con sua madre e dopo la foto che era stata pubblicata, ha deciso di scappare per prendersi una pausa."
"Si drogava?"
Mi colse alla sprovvista. Avevo deciso di eliminare quel particolare.
"No."mentii.
"Non mentire-disse- conoscevo bene le abitudini di Alexa. Sapevo che si drogava, l'avevo sorpresa nella cantina della scuola e le avevo promesso che non l'avrei rivelato a nessuno. E così ho fatto."
"E io per tutto questo tempo non mi sono accorta di niente?! Che amica sono?!"
Iniziai ad impanicarmi.
"Stai tranquilla, Kate. Alexa sapeva nascondere bene le sue emozioni, e tu lo sai meglio di tutti."
A quanto pare anche lui la conosceva bene.
"Andrew-dissi- non voglio tornare a casa."
Lui mi guardò con aria interrogativa.
"Che cosa vuoi fare?"
Avevo paura di tornare a casa. Avrei pianto tutta la notte, sicuro.
"Che ne dici di fermarci a mangiare qualcosa? Poi potremmo dormire da qualche parte."
"Ci sto. Potremmo prendere due stanze in un bed&breakfast."
Il fatto che aveva detto due stanze invece di una mi aveva rincuorato. Non mi voleva portare a letto.
"Ecco. Fermiamoci qui." disse accostando la macchina vicino ad un ristorante.Entrammo e ci sedemmo ad un tavolo.
"Cavolo, sembra un ristorante di lusso!" disse Andrew entusiasta.
"Guarda i prezzi del menù allora!"
Ordinammo cibo costoso a più non posso, stavamo morendo di fame.
Dopo aver mangiato eravamo sazi.
"Sono davvero felice." disse.
"Per cosa?"
"Per averti qui con me."
Arrossii e abbassai lo sguardo.
"Pago io." disse fiero.
"Assolutamente no! Facciamo metà! Costa troppo sta roba!"
"Mi hai sentito? Pago io!" disse ridendo.
"Andrew no!" e gli presi il portafoglio.
"Serviti pure. Paga pure tu con i miei soldi." rise.
"E va bene mi arrendo! Ma per le stanze, ognuno paga la sua."
"Va bene capo." E ci alzammo per andare a pagare.Subito dopo chiedemmo al proprietario se avevano delle stanze libere.
"Ne ho solo una -ci rispose- ma non penso che per una coppia come voi sia un problema."
Io ed Andrew ci guardammo.
"Allora andremo da un'altra.."
"Va bene signore-m'interruppe Andrew- la prendiamo."Cosaa?!
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Chiudi gli occhi e guardami
RomanceIN REVISIONE❗️ Avete mai incontrato la persona che vi ha sconvolto la vita? Che vi ha cambiati per sempre? Ebbene, Kate, una semplice ragazza di una piccola città americana, ha incontrato questa persona. Lui si chiama Andrew, frequenta la stessa sc...