1.

2.1K 81 11
                                    


Perchè deve essere tutto così complicato?

Perchè non potevo trovare due gemelli comuni, a cui piace il calcio e non parlano di altro da mattina a sera?

Perchè invece mi sono dovuta ritrovare come due migliori amici Marcus e Martinus Gunnarsen?

Così diversi ma uguali.

Così testardi e cocciuti, proprio come questa sera.

Per una volta che lascio decidere a loro che film guardare, iniziano a discutere.

Sono a casa loro, come per la maggior parte della mia giornata.

Io ed Emma abbiamo rinunciato a farli ragionare così, mentre litigano, decidiamo di guardarci qualche video su YouTube.

Verso le dieci e mezza, si rendono conto che non li ascoltiamo da parecchio tempo e, facendo gli offesi, se ne vanno a giocare a calcio al piano di sopra.

Quando mi accorgo dell'ora, e che la piccola Emma dorme come un sasso, decido di prenderla e portarla nel letto.

Passo davanti ai ragazzi che mi guardano con diffidenza, non li ho mai visti così.

Rimboccate le coperte alla piccola Gunnarsen, rimango un po' ai piedi del suo letto e un nodo mi si forma in gola.

L'aria si era fatta pesante, lo sentivo benissimo.

Non sapendo cosa fare, mi porto le ginocchia al petto e inizio a guardare in un punto non definito del pavimento.

Ad un certo punto sento arrivare qualcuno alla porta e, guardando l'ombra, capisco che è Mac.

"Tinus è andato a dormire, ti saluta."

Che sfacciato, poteva almeno salutare.

Be', che aspettarsi da un tipo del genere.

Ho conosciuto circa un anno fa' prima Mac, poi qualche mese più tardi mi ha presentato Tinus, ma non credo di andargli molto a genio.

Solo ora mi accorgo che Mac è dieci minuti che aspetta una mia risposta.

"So cosa stai pensando." mi dice.

"Perchè continui a credere di non piacere a Tinus?"

"Perchè è così. Andiamo Mac, lo vedi pure tu che mi guarda ogni volta con disprezzo."

"Si, ma... Lasciamo stare, so già perfettamente che è una battaglia persa."

Gli sorrido.

Certe volte è davvero strano come mi conosca bene.

"Mac, sto morendo di sonno. Vado sul vostro divano dove vostra madre mi ha lasciato le coperte."

"Sicura che non starai scomoda?"

"Tranquillo, ora vado, buonanotte."

Così dicendo, mi alzo e vado verso il divano.

Prendo a caso la coperta che mi sembra più calda e mi ci avvolgo dentro.


HeartbeatDove le storie prendono vita. Scoprilo ora